Questa montagna ha per me un significato particolare, in valle è stata anche chiamata “l’orco della val di Rhémes” ed è stata oggetto di racconti, leggende e anche spunto per alcuni romanzi avventurosi. Negli ultimi trent’anni le persone che siano salite da questo versante (solitamente si sale abbastanza agevolmente dalla Valgrisanche) si contano sulle dita di una mano, forse per il suo aspetto austero, oppure per le sue ripide pareti composte da roccia molto friabile, o semplicemente perché il maltempo viene sempre da li o ancora per i suoi 2000 mt di dislivello dal paese…
Ma personalmente non solo per queste ragioni, negli anni ottanta la cordata di mio fratello ebbe un grave incidente che portò un nostro amico a serio rischio della vita e a conseguenze permanenti, quindi quando nella mia famiglia si nominava la Grande Rousse c’era sempre una sorta di pasusa di silenzio nella frase, inevitabile che il pensiero corresse a quella brutta avventura, io lo vivevo come una sorta di conto da saldare con la montagna, insomma da alcuni anni progetto di scalarla e possibilmente dalla mia valle di Rhémes. Relazioni non se ne parla, la guida alpina del paese al quale ho chiesto informazioni mi ha detto: “no non l’ho mai fatta e nemmeno saprei da chi mandarti però dai! vai tu a vedere e fai foto che poi scriviamo una relazione”… incoraggiante... Di mio so che c’è un ghiacciaio esanime da attraversare e una via da trovare a scelta, tra rimontare una placconata e arrivare così sulla cresta a nord, oppure dalla sommità del ghiacciaio percorrere tutto lo spigolo est.
Ore 4.00 si parte, dopo 2 ore alle primi luci del giorno pongo il piede su quel che resta del ghiacciaio di Torrent, pendii sostenuti (sino ai 50°) di ghiaccio vivo e ben crepacciati mi conducono in 2 ore al colletto dove attacca lo spigolo roccioso di sinistra che conduce sino in cima, in quanto di attaccare la parete la cui base risulta coperta di sedimenti instabili lasciati dal ritiro del ghiacciaio non se ne parla e inoltre ancor prima del sorgere del sole le pareti scaricano diverse pietre…no non si va. Affronto le masse instabili ma nemmeno troppo, passaggi facili di 2° e 3° grado, un solo passo di 4° perché un grosso blocco ostruisce l’uscita di un diedrino. Sono già a quota 3370, mancano solo 230 metri alla cima, in meno di un’ora sarò sul “mostro”, da solo, uno dei pochi….
E invece no! Come se apparisse dal nulla dietro l’angolo una sorpresa: un crollo relativamente recente ha generato una decina di metri di placca liscia, sarà un 5° al max superabile facilmente aggrappandosi sul suo spigolo e poi aggirandone il tetto che la sovrasta…si, facilmente con una corda attaccata all’imbrago, incastrando un friends in fessura e un socio che ti fa sicura, da solo o sei mandrake, o sei scemo, o sei un drago o si torna indietro, e io torno indietro! Uff poco più di 200 mt di facili roccette mi separavano dalla storia, o almeno quella della mia valle.
In discesa trovo anche il tempo per commettere due errori in uno, guardo ancora in su e scivolo via sul pendio ghiacciato per una quindicina di metri, mi fermo bene ma un taglio profondo a un dito fatto con la picca e un altro paio sbucciate, mi ricordano che anche se hai caldo sul ghiacciaio i guanti non li devi mai togliere, ma soprattutto se sei da solo non devi volare!!!
Ecco ciò che resta del ghiacciaio, ghiaccio duro come pietra
ultimo pendio al colletto
la parte di roccia che porta in cima
...e qui la maledetta placca!!!
lo sguardo spazia dal Monte Bianco al Granpa
ma si torna indietro...
La montagna anche questa volta ha vinto e mi ha dato anche una bacchettata sulle dita, ma ora so quale è il suo punto debole e mi serve solo un volenteroso che si spari con me 2000 mt di dislivello per fare una cima che ai più non dice nulla, sono aperte le iscrizioni, accorrete!!!
Ah dimenticavo!! L'alba?
Sempre stupenda!!! fortunati noi che le vediamo da qui...
3 commenti:
Ale come ti capisco...
Mi spiace che non hai coronato un tuo sogno, ma si sa', con la perseveranza c'è la farai.
Te l'avevo detto che dovevamo andarci insieme! :)
Bravo, bella avventura!
Ma quel pirla di Simone non posta nulla??
ormai il Simo pubblica solo su onice; anzi forse nemmeno li, è tanto pigro che il Tacul lo ha relazionato Mario...e lui nemmeno ha commentato
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