Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

15 ago 2013

Pizzo Prevat

Mai come stavolta devo ringraziare Luca che mi ha assecondato in tutti i miei cambiamenti di programma, quindi penso sia giusto questa volta partire dalla cima raggiunta.
 Tutto inizia quando ancora avevo il costume da bagno addosso, un giro di sms mi fa sapere che solo Luca è disponibile per il 14.
Il dove viene deciso la sera prima guardando il meteo.
Sulle alpi il meteo non è dei migliori ma in svizzera specie nella zona di Faido sembra essere meglio.
Quindi decidiamo di andare in quella zona e di preciso a Lavorogo dove vi è una bella falesia con tiri fino a 12 lunghezze...
Partiamo da Milano alle 6,30 sotto un bel temporale...
Ovviamente il morale è basso ma tentiamo lo stesso.
Passata la frontiera il tempo sembra migliorare e anche il nostro umore migliora.
" Luca va che c'è una via che si chiama " Del Veterano " è bella lunga ma con un tempo cosi la possiamo tentare...
All' uscita dell' Autostrada a Quinto il cielo è azzurro
" Luca gira ancora la pagina della guida, c'è il Pizzo Prevat che ne pensi ? "
Bè eccoci alle 8,15 sulla funivia che ci porta alla Capanna Tremogio.
Posto veramente incantevole.
 Da qua saliamo sul sentiero che va alla capanna Lejt
 Arrivati all' Alpe Campolongo ecco apparire la nostra meta
 Forse perché siamo in Svizzera, ma anche il ruscello sembra fatto apposta a S
 Caratteristico l' avvicinamento, specie nella fascia bianca, simile a calcare ma molto piu' sabbioso, e ricco di minerali.
 Dal passo di Campolungo ci dirigiamo verso l'attacco sotto queste caratteristiche rocce simili a serracchi.
 Viste le numerose cordate impegnate sullo spigolo Nord-Est decidiamo di andare a fare la cresta Nord -Est ma dopo le prime lunghezze fatte in conserva il nostro sguardo finisce nuovamente sullo spigolo  "Che linea che ha ...Che peccato dover fare la cresta quanto una cosi bella linea ci guarda...Dai che andiamo a farlo ".
 Luca acconsente ancora al cambiamento ed eccoci alla bade dello spigolo.
 Facciamo una variante per superare le varie cordate, ma il terreno instabile e l' assenza di protezioni ci fa' desistere rientriamo in via e ci accodiamo ...
Da notare la faccia di Luca.. Della serie "Se ne inventa un altra l'ammazzo !"
 Uno spigolo cosi affilato non l' avevo mai fatto, su certi passaggi è come camminare su un filo...
 Tiro dopo tiro saliamo...
 In alternata ci scambiamo il comando, è un piacere arrampicare...
 Non siamo in falesia le protezioni sono distanti e integrare è d' obbligo.
 L' ultimo tratto è stupendo si arrampica su fiamme di granito !
 Forse arrampichiamo perché non siamo in grado di volare...Guardando giu' o in su la cosa non cambia, siamo nel cielo !
 Ultimi metri...
 E Luca arriva in cima !
 Dopo le doppie sulla normale, una breve sosta , giu' di corsa per beccare la funivia...
 Da notare la fascia di color bianco sembra una lingua di un ghiacciaio.
 Un ultimo sguardo a questa fantastica cima e giornata sono il minimo .
Ma la cosa piu' importante è un grazie a chi mi ha assecondato in tutti i cambiamenti di programma.
E grazie Erika per la guida che mi hai regalato, senza quella, tutti questi cambiamenti non li avrei mai fatti !
 Qua lo schema della salita dello spigolo, la cresta con difficolta inf. passa a sinistra.

Arrampicare in Toscana Torre Belen

Come ogni anno eccomi in Toscana a fare le vacanze.
Ovviamente il mare io e Giotto lo vediamo poco ...
Infatti il nostro passatempo preferito oltre alle bruschette e le fiorentine ( si la ciccia, che le gnocche ) è la ricerca di posti nuovi dove arrampicare.
Quest' anno oltre ad aver arrampicato con Iaia e Luca al Monte Lieto che ringrazio per la loro disponibilita'.
Ho trovato 2 nuove posticini uno è la falesia dei "Sette Nani", un po' laboriosa da trovare ma meritevole per le giornate non troppo calde :
Ma il posto che mi ha colpito di piu' e la falesia di Pruno, paesino nel cuore delle Apuane sotto il cospetto delle Panie e del Monte Forato ( Mauri ti ricordi che doppia??? ). 
 Lasciato l' abitato in poco tempo si raggiunge su una bella mulattiera la localita' "Mulino del Frate"
 Prima di attraversare il caratteristico ponte vi sono gia' dei cartelli che indicano la falesia.
 La struttura è esposta a est e quindi in pomeriggio non prende il sole ottima in estate.
 Caratteristici sono i buchi che si sono formati, non visibili dal sotto...
 Il posto inutile dirlo è scarsamente frequentato ma veramente bello, e attrezzato molto bene.
Queste sono le vie che sono riportate in una bacheca posta in zona
 
Tutte le inf. le potete trovare qui: