Chi e perchè.
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio
29 nov 2009
Monte Mars-Cresta di Carisey
Altro week-end di novembre, altra salita mollata a metà qualche tempo addietro e finalmente portata a termine. Sempre con il fido Simone, questa volta anche con il fido Ale.
Saliamo da Oropa, con la funivia. Non siamo puiù giovincelli che salgono dal versante opposto sparandosi 1200 metri di avvicinamento (o forse ci siamo fatti furbi?)
La cresta del monte Mars è un'ottimo granito che regala bei passaggi sempre ben (troppo) protetti a spit. Saliamo quindi di conserva, veloci, l'ultima funivia è alle 17 e non vogliamo scendere a piedi. Arriviamo all'ostica fessura che ci aveva respinti. Dulfer pieno e, quella volta, era bagnata fradicia.
In troppi ci osservano...
Quest'altra è rimasta ferma per almeno due minuti mentre recuperavo la ciurma
Finiamo la cresta e raggiungiamo il sentiero di discesa. La cima è vicina e noi ci andiamo godendoci il sole...
In questa stagione anche facili passaggi su un sentiero un po' scosceso diventano impegnativi con la neve inconsistente che ricopre erbaccia secca. Con attenzione raggiungiamo la cima
Da qua siete proprio belle! (I parte)
II parte
Al colle proprio sopra la funivia ci godiamo l'ultimo sole, poi scendiamo nel freddo versante dove regna l'inverno. Noi sotto al sole, la pianura immersa nel freddo e triste grigiume....
Ma come in una bella favola tutto finisce e si torna a casa....
25 nov 2009
Da solo come un cane...anzi no !
Voglio stimolare qualcun'altro a narrare le proprie esperienze.
E' vero all'inizio sembra tutto difficile ma se ci sono riuscito io e la Chiara... voi siete sicuramente piu' bravi.
Quindi anche se non conoscete la via Anniversario, ( Io non mi ricordo neanche la data del mio ! )
Non mi vergogno ad ammetterlo e tanto meno a pubblicare queste foto che tutti possono fare.
Domenica con la Chiara dovevamo trovarci per provare un percorso poi dopo un po' di malintesi mi trovo da solo o meglio con l'unico che non puo' dirmi di no.
All'inizio per lui tutto è nuovo anche l'ambiente del bosco, per me è bello vedere libero senza guinzaglio e nel suo ambiente, in fin dei conti e mezza volpe.
24 nov 2009
Via Anniversario...Finalmente
Parete del Medale, Via Anniversario. La via d’accesso alle grandi della parete. Per chi non conoscesse la parete (prima si vergogni poi vada a comperarsi la guida del Pesci), 400 metri di calcare perfettamente verticali dove grandi nomi dell’alpinismo (Cassin, Gogna, Bonatti...) hanno tracciato vie di difficoltà che non mi sono ancora permesse.
Sarà che in passato questa via ci ha già respinto, sarà il grado elevato, sarà che la parete del Medale oggi era particolarmente tetra, sta di fatto che ero agitato, ma avevo una gran voglia di salirla, infatti non ho discusso neanche sull’orario di partenza anche se già mi aspettavo una permanenza in macchina aspettando l’alba. Poco male, almeno siamo i primi ad attaccare, 7.37 passavo la corda nel primo rinvio.
I primi 6 tiri passano veloci, erano quelli già saliti in passato. Poi, arriva il 7° tiro, quello da cui avevamo deciso di buttare le doppie....Questa volta no, anche se gli spit della Saronno ’87 confondono abbastanza, riusciamo a trovare l’itinerario giusto e arrivano una serie di diedri veramente duri ma ben protetti.
Difficoltà continue di VII- dove non mi faccio problemi a tirare chiodi, peccato che i passaggi obbligati ci sono e sono difficili. Dopo questo segue un altro tiro duro ma interessante, atletico e molto poco fisico, se non per l’uscita da uno strapiombino che richiede un po’ di forza (o per farlo in libera o per tirare i cordini). Poi con tiri di V discontinui si raggiunge l’ultima sosta della Saronno ’87, da cui con un’ultima lunghezza un po’ duretta si arriva in cresta.
Completiamo la giornata con la salita in cima, per poi scendere dal versante opposto e concludere con un bel giro ad anello la nostra giornata.
x una salita: consiglio qualche friends medio piccolo, comunque non indispensabili. Sul 6° tiro segnalo che un fittone è inutilizzabile, proprio quello che protegge il passaggio sotto la sosta valutato di VI; ci si può spostare a dx (occhio alla roccia non sempre sana) dove c’è un chiodo nascosto in una nicchia, difficoltà di poco più basse.
Chissà se qualcuno metterà sul blog qualche foto dei tempi che furono..
16 nov 2009
Cima Presena
Vero Simone !!!!!
Non avevo voglia di guidare e tanto meno di iniziare la stagione ma qualcuno ha insistito, risultato, ore 9 partiamo dal parcheggio dopo il Tonale.
Meno male iniziamo su una strada che sale dolcemente, cosi abbiamo il tempo di regolare gli scarponi e il fiato.
O meglio ora manca la discesa....Dobbiamo scegliere se scendere dalle piste del Presena....
1 nov 2009
Cresta OSA
Visto che fino a mattina inoltrata sono stato a cacciar balle con gli amici, la partenza è alle 8 da Verano, sappiamo già che troveremo traffico....
Infatti
I ragazzi sono proprio bravini, seguono che è un piacere!
Poi in cima ci concediamo un po' di riposo, peccato il meteo: doveva essere bello e caldino, invece ha fatto freddino e una densa nuvolaglia ci ha tenuto celate le vette che fanno da sfondo a questa bella salita.
Nota: sul primo tiro erano presenti un paio di friends incastrati. Ora non ci sono più, quindi l'unica prtezione nel primo tratto di cresta, quello a mio avviso più difficile, è un cordino metallico nel passaggio valutato di IV
Estate 2009
Quindi ecco alcune delle immagini della mia bellissima estate.
PERU' - CORDILLERA BLANCA - 17 giugno/10 luglio
Sono tornata da oltre 3 mesi dal mio fantastico viaggio in Perù - un trekking di 20 giorni in Cordillera Blanca - ma mi basta fermarmi un attimo xchè mi tornino ancora negli occhi, nella mente e nel cuore quei posti, quei monti, quelle pampas sterminate dove piantavamo ogni sera le nostre tende (tranne nei 5 giorni in cui abbiamo dormito nei 3 rifugi - Ishinca, Huascaran, Pisco o Perù - costruiti e gestiti da OMG - Operazione Mato Grosso).
Quei ruscelli limpidissimi - e freddissimi!! - dove ci immergevamo ogni pomeriggio e che ci cullavano ogni notte con il suono del loro scorrerre.
Quei nevados così immensi, immacolati ma anche così a portata di mano, dove, mentre ci salivi (col fiatone, per le quote!) e poi arrivando in vetta non ti veniva altro se non di sorridere, di ringraziare e di essere felice...... E certamente non per l'impresa.
E ancora quei fiori profumatissimi - taugli - che trovavi fin quasi sui 5000mt;quei laghetti da fiaba; quei boschi profumatissimi di eucalypto, che più su si trasformavano in boschi di quenal (una pianta bellissima, più o meno simile alla nostra quercia da sughero, ma con una corteccia molto più rossa e più squamosa, tipica del Perù e della Bolivia); quei cieli stellati (mai viste così tante stelle, così luccicanti e che sembravano così.....vicine!) e quella luna che illuminava a giorno anche se era solo uno spicchietto, grazie al riverbero delle pareti ghiacciate..... E non vi dico il chiarore quando è stata piena......Anche se di sera faceva freddo a rimanere fuori dalla tenda ad ammirarle.....Ma chi lo sentiva il freddo.....(almeno per un pò!).
Quelle albe accecanti, che portavano finalmente il sole, e la brina si scioglieva sulle tende.
Quei tramonti infuocati e velocissimi, che nel giro di pochi minuti ti costringevano ad indossare pile, guanti e cappello .....(che non toglievi fino al mattino successivo).
E poi i bimbi, col sorriso sul volto e nel cuore; le donne, coi loro abiti coloratissimi, che portavano al pascolo gli animali (capre, soprattutto, e tori); gli uomini, dediti a sistemare i villaggi o a coltivare (soprattutto patate), nelle distese sterminate di campi lungo i versanti delle montagne.....che ancora adesso mi chiedo come facciano a coltivare con quelle pendenze.
E poi - soprattutto - loro, i volontari dell'associazione Mato Grosso. Sia quelli peruani, del posto, che quelli provenienti dall'Italia. E' grazie all'aiuto e all'operato dei volontari italiani che questa gente - e soprattutto questi ragazzi - hanno smesso di scappare a Lima a "far fortuna" (e poi sai che fortuna, vivere nelle favelas alla periferia della città e fare qualche lavoro, più o meno infimo, ogni tanto...) e hanno incominciato a valorizzare e sfruttare le "ricchezze" della loro terra, grazie alle loro abilità. Come il LEGNO: dalle scuole di falegnaria e intaglio escono dei mobili stupendi, senza una vite, un chiodo, ma tutto ad incastro, e abbinato alla roccia. Come le LANE e i TESSUTI: magliette, maglioni, cappelli, guanti, sciarpe, poncho, giacche......tutti bellissimi e coloratissimi. E come - da ultimo - le MONTAGNE. Le strabilianti montagne della Cordillera Blanca e della Cordillera Nigra. E' da qualche anno infatti che è nata una vera e propria SCUOLA DI GUIDE ALPINE a Marcarà (vicino a Huaraz) nel cuore della Cordigliera Andina. I ragazzi vengono formati da guide alpine italiane in 3 anni di corso - comprensivi di periodi di tirocinio e uscite sul campo; poi passano una serie di esami finali e alla fine diventano guide alpine a tutti gli effetti. Ora, alla SCUOLA DELLE GUIDE di Marcarà ci sono 5 guide già "diplomate", che accompagnano i vari gruppi, e altrettante 5 "aspiranti guide" che si stanno formando, e fanno da "aiuto-accompagnatori". E sono tutti bravissimi. La nostra stupenda guida si chiamava Edgar, un ragazzo di 28 anni, che ci accompagnato - con professionalità e serietà ma anche con simpatia, cortesia e gentilezze - per tutti i 15 giorni effettivi di cammino, sia nelle parti di "puro" trekking (la VIA DON BOSCO, un cammino che si snoda tra i 3000 e i 5000mt. e che corre lungo e parallelo alla Cordigliera Bianca, su è giù tra le varie quebrada, con tappe giornaliere di 5, 6, 7 e talvolta 8 ore), sia in quelle più "alpinistiche" (siamo saliti su 3 ghiacciai: Ishinca, Urus e Pisco, rispettivamente a 5550mt., 5490mt. e 5780mt. ..... Pure io! ...... A quasi 6000mt.! Grazie ad Edgar e ai miei fantastici compagni di cammino).
Io continuerei a scrivere di questo viaggio, all'infinito. Ma sono certa che le immagini valgono di più di tante parole. E stancano anche meno.
Un'ultima precisazione: tutto il denaro che abbiamo speso per il trekking e che abbiamo consegnato a marcarà è stato tutto impiegato per la "missione" di OMG, ovvero la sistemazione dei villaggi andini, il sostentamento ai poveri, le spese per il funzionamento dell'ospedale di Chachas o dell'orfanotrofio, e via dicendo.....
Buona visione. E per me, ma anche per chi ne avesse voglia, un augurio a ritornare/andare presto in questi luoghi.
Perù |
18/19 luglio: gita CAI Brugherio: Rifugio Crete Seche (mt.2410) e Mont Gelè (mt. 3519)
Della serie: se non si superano i 3000 non siamo contenti!!!!!
Crete Seche |
26 luglio: M.te Roisette
E la Val d'Aosta va per la maggiore!
15/22 agosto: Capalbio
Al mare! Ma comunque si cammina. E si và in bici!
MteRoisette-Capalbio |
30/31 agosto: Gita CAI Brugherio: Dolomiti di Brenta - Rifugio Agostini e ferrata Castiglioni
E vai di ferrate!
Dolomiti Brenta |
1 settembre: Rifugio Marinelli e Vallone dello Scerscen
Troppo bello starsene a casa. Le ferie infrasettimanali sono le più belle! Soprattutto con giornate del genere.
Marinelli |
6/7 settembre: gita CAI Concorezzo: Pale di S.Martino - rifugio Pradidali e ferrata
Seconda ferrata.....ma solo per i pochi ma buoni! E io mi devo allenare!......Quello che si vede dalla cima del M.te Fradusta è il Golfo di Venezia!
Pale di San Martino |
14 settembre: P.zzo Trona - "Sunrise"!
12 ottobre: Pizzo Tre Signori - CAI Monza/Corso Escursionismo
Pizzo Trona e Tre Signori |
13 ottobre: Festa di Brugherio.......nell'Appennino Piacentino
Appennino Piacentino |
26 ottobre: M.te Generoso.......e giuro che l'anno prossimo la mettiamo come gita CAI! Troppo panoramica e interessante!
Monte Generoso |