Chi e perchè.
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio
30 mag 2011
29-05-2011 Albard "I love you Silvye"-"Doctor Jimmy"
il primo tiro tranquillo (per la prima parte)
Che passaggino divertente da fare con i piedi in opposizione (Peccato gli alberi che coprono un pò)
Sono talmente concentrata che mi dimentico qualche foto... Qui siamo sul famoso Dulfer (che mi è piaciuto molto) con traverso di seguito (liiisciooo!!! 6a?) che mi ha divertito un pò meno... Ma molto soddisfacente (sì, quando l'ho superato...)
La stanchezza, unita a quella del giorno prima, inizia a farsi sentire... Non ricordo che tiro è questo...
Tratto davvero esposto. Il vento, nonostante la bella giornata, era freddo e forte
8° o 9° tiro? Boooh! Ho perso il conto... E le connessioni cerebrali
12° e ultimo tiro... Non più su "I love you Silvye" ma su "Doctor Jimmy"
Sono arrivata alla fine? Sono sconvolta, stanchissima (ma felice, anche se non si vede)... Mi devo appoggiare da qualche parte...Week end di sola arrampicata... E che arrampicata! Solo un anno e mezzo fa anche un monotiro mi sembrava un'impresa... Non ho parole...
Ciao a tutti
29 mag 2011
Zucco Pesciola, via Gasparotto, la gita de: "la prima volta che"
Questa è la gita di quelli della prima volta; la prima volta che vado ai piani di Bobbio senza la funivia (che palle!!!)...la prima volta che vado ad arrampicare guidando una cordata e mi dimentico l’imbrago (che pi..la)…la prima volta che esco in montagna con Antonio “friend” di Chiara, di poche parole ma molta sostanza (lui sa perché ho scritto friend, non me ne voglia)….la prima volta di Alessandra da prima (e si, amiamo il rischio noi!)…la prima volta di Chiara e Maurizio in giro con me (forse anche l’ultima visto cosa ho scelto vero Chiara?!)...ma soprattutto (non me ne vogliano gli altri)… LA PRIMA USCITA DI MORGANA!!!! la sua prima volta in giro con me, con noi, sulla roccia, con una corda, con una imbragatura, e mettiamoci pure il freddo…insomma è stata un’esperienza favolosa, ed è andata benissimo. Una contentezza, che a suo dire superava la stanchezza che pure era tantissima, direi contagiosa; scendendo ridevamo tutti di come lei raccontava al telefono la gita a sua mamma e all'amica Lucie: “c’erano delle rocce grandissime noi le abbiamo scalate!! Si mamma, con le corde i caschetti e legati con l’imbragatura!...È stato bellissimo non mi rendo ancora conto di quello che ho fatto…..devi assolutamente dirlo a papà”
Ma andiamo per gradi, la allegra compagine di oggi perde Richy e Annalisa all’ultimo, aveva già perso Andrea, Lucie, Simone e Fausto, ma se ci fossero stati tutti avremmo dovuto prenotare tutte le vie del monte Pesciola poiché anche così eravamo: Io, Alessandra, Maurizio, Chiara, Antonio e Morgana appunto. Pianifichiamo 2 cordate da tre e come meta scegliamo una delle vie dello Zucco di Pesciola, guarda guarda studia studia e noi mirabili menti del CAI abbiamo partorito tra tutte le vie che ci sono nel lecchese, le uniche con 1000 metri di dislivello di avvicinamento, ed esposizione a nord nel primo giorno di maggio in cui non ci sono 30 gradi all’ombra, un freddo cane!!! Siamo dei geni!
Alla fine puntiamo per la via Gasparotto che corre centralmente alla parete e dritta sotto la cima.La via prometteva di essere di terzo grado con un paio di passi di quarto, ma vuoi per il freddo o vuoi perché di passaggi di quarto secondo noi ce n’erano più di un paio e anche piuttosto atletici, direi che non è stata banale, divertente. Un poco di pepe in più alla gita è arrivato dalla discesa del canale coperto da neve ancora dura , cosa che, viste le scarpe da ginnastica di Morgana, l’inesperienza dei partecipanti e l’assenza di picozze, ci ha suggerito di lanciare 2 doppie e scendere con maggiore sicurezza. Altro pepe è arrivato dal fatto che il sottoscritto ha pensato bene di dimenticare l’imbragatura per la nostra nuova amica, quindi le ho dato la mia e mi son fatto realizzare addosso dalla abile Chiara, un rimedio di fortuna fatto con 2 cordini che avrebbe fatto invidia a Cassin!! Grande Chiara!!
eccola alla partenza tutta agitata
al primo tiro già si sentono poco le dita
Chiara alle prese con l’artificiale
ma per qualcuno lo è troppo…Mauri, una piccola dieta?!
siamo in alto, all’ultimo tiro, ma qualcuno lassù nel cielo è più in alto di Chiara e Maurizio
Ovomaltina va da prima e fa anche la rima
e finalmente in vetta con le membra stanche, ma il viso raggiante di soddisfazione
e un ultimo sguardo alla via percorsa
Di cose belle ce ne sono state tante in questa giornata, ma una vince su tutte. Noi un po’ abituati a certe difficoltà rischiamo di non emozionarci più per una via di terzo/quarto come questa, e quindi è importante che qualcuno ci ricordi di essere grati al Creatore perché ci da la possibilità di gustarne, grati sia perché le montagne ci sono e anche perché Egli ci da la salute per scalarle. Oggi questo qualcuno per me è stata Morgana con i suoi occhi stanchi ma pieni di gioia, 2 settimane fa è stato Fausto con le sue grida alla Raty, qualche mese fa invece il testimone è stata Alessandra con i suoi sms pieni di orgoglio per avercela fatta a fare il Canalone Porta da sola e prima ancora qualcun’altro. Chissà quante volte abbiamo gioito per una cima attraverso la gioia di una persona che era alla sua “prima”, magari sorprendendoci a gioire su una cima che a noi può risultare insignificante…che bello!! Abbiamo il dovere di favorire un ricambio di persone per tenere viva una sezione che gente appassionata come noi ben 50 anni fa ha fondato. Sto imparando che non è solo una sorta di “doverismo”, di militanza cieca e ottusa, solo di campanilismo o comune senso di appartenenza, bensì è un modo per ridestarci continuamente alla bellezza del comunicare il buono il bello e il vero!!! A testimonianza di questa passione, al ritorno ai prati ci siamo trovati incontro Richy con Giotto, che durante una passeggiata al parco Increa “si sono allungati” sino a li per essere almeno un poco con noi!
Grazie a tutti
26 mag 2011
Mellica Valle
25 mag 2011
Senggchuppa e Adamello
Dopo la festa è ora di partire e subito ci accoglie la Nord-Est del Fletschorn
Andrea oggi è in forma
Sopra al bivacco De Zen inizia la NE del Senggchuppa
Visto che si chiama scialpinismo facciamolo un po' di alpinismo!
E siamo in vetta ad ammirare un'altra Nord-Est
Corona imperiale
La calotta finale, noi saliti a destra tra le rocce e scesi a sinistra con gli sci
Poi inizia la parte seria che Andrea si fuma in fretta
Relax sul fondovalle
Dietro di noi la Cima di Plem già spoglia di neve
Sopra di noi il Passo dell'Adamello
Neve dura che ci consente di salire in fretta
Al Passo rimettiamo gli sci, dietro il Corno Miller
Davanti invece l'Adamello...fatto trenta facciamo trentuno!
Tanta neve in alto...riusciamo a percorrere la cresta dell'Adamello in sci con un solo togli e metti
In sei ore siamo in cima soli soletti a guardarci attorno...qui le Lobbie con il Corno Bianco in primo piano
Verso il Carè Alto
Sciata sulla calotta sommitale memorabile poi ci infiliamo in un ripido canale sui 50° che si spara sul Pian di Neve
Preparativi
Condizioni super
Sotto la musica cambia un po'...neve dura che richiede un po' di decisione per curvare
E per concludere un bello slalom tra i tanti sassi che quest'anno hanno già soffiato il posto alla neve