grazie per i vostri suggerimenti; vi invio una foto molto sbiadita e scura, ma magari qualcuno ricorda di averla vista. grazie! lascaris
Chi e perchè.
"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio
28 lug 2009
una lapide in montagna
non mi intendo molto di montagna, ma se ne intendeva mio padre, alpinista negli anni '50. A questo proposito vorrei chiedere a tutti voi, che a differenza di me conoscete bene le montagne, di rispondere a un interrogativo che mi sono posto ultimamente attraverso una vecchia fotografia. Purtroppo non posso più domandarlo a mio padre perchè è recentemente scomparso.Grazie a tutti per l'eventuale collaborazione. Una lapide affissa in montagna ( non so dove) ricorda due alpinisti scomparsi il 7 agosto 1950 nel tentativo di raggiungere la " punta Sertori". Si chiamavano Remo Volpi e Aldo Giannoni. La lapide è stata posta dal " Club Stambecco". Queste cose le ho apprese dai racconti di mio padre er ora di nuovo emersi attraverso quella vecchia fotografia. Erano compagni di cordata di mio padre in quella occasione ed ora vorrei sapere qualcosa di più e se possibile rintracciare la lapide, se ancora esiste. Se qualcuno di voi mi può aiutare nella ricerca mi farebbe un grande favore.
Lascaris
Lascaris
27 lug 2009
Dent Blanche
Suona la sveglia 5.50.
Non riesco a svegliarmi.
Avrei dato qualsiasi cosa per restare a letto ma cio’ non è possibile.
Come mai ho cosi tanto sonno ?
A si ora ricordo, ieri sera siamo tornati tardi, erano circa le 2 ora che mi sono messo a letto.
E mi ricordo pure perché, la colpa è come al solito della montagna e questa volta del Dent Blanche.
Come mai siamo arrivati cosi tardi, bisogna tornare indietro qualche giorno…
Come al solito, fino all’ ultimo, non si sa mai dove si deve andare.
Questa volta la scelta è contesa fra la Biancograt ( Orzo Bimbo ) e Dent Blanche ( Andrea ).
Alla fine per questioni di tempo si decide di puntare per l’idea di Andrea ( poi non dire che si fa’ solo quello che voglio io ).
Le telefonate intanto si infittiscono, alla fine chi viene oltre noi due, Simone ( strano vero ) , Ale e Ale ( mii che fantasia ).
Si potrebbero distinguere con il bello e il brutto, ma dato che sono tutte e due mica un gran che, li distinguiamo con il bergamasco ( Airborne ), e il brugherese (“La suocera” , il perché ; è uno scassamento di p…. se vi si mette di fianco a voi che guidate, manco Natale arriva a tanto ! ).
Ok il gruppo è fatto, ora lo scuolabus questa volta va anche a prendere Airborne alla stazione di Monza, ora partiamo ma no …La Suocera si è dimenticata il caschetto, torna a Brugherio e alle 7 finalmente prendiamo il tangenziale.
Il viaggio è bello lungo, sono circa 285 km , per arrivare a Ferpècle, ma nella macchina il buon umore regna.
Da segnalare che nelle vicinanze di Evolène ci sono le piramidi di terra, dato che sono ben visibili dalla strada anzi, ci si passa pure sotto,a chi interessa tenga a portata di mano la macchina fotografica.
Cosa che noi ovviamente non abbiamo fatto.Dal parcheggio di Ferpècle iniziamo a salire i 1700 mt di dislivello che ci portano alla Capanna Rossière
Alpe Bricola 2415 mt
E finalmente eccolo !
Laghetto glaciale del Manzette con il Dent Blanche
Ultimo pendio prima dell Rifugio
Il bagno del Rifugio....
E al suo interno...Scarica direttamente sul ghiacciaio, quindi la velocita' è essenziale se non si vuol farsi ghiacciare le ciappette !
Ultima foto prima di andare a mangiare
Finalmente arriva il mangiare... ma per i nostri gusti bisogna modificarlo....
Ma anche con le modifiche mica a tutti piace .
Mentre le due fogne oltre a spazzolare il piatto ,ci bevono pure sopra
Cartello di pericolo prima del dormitorio !
Come si arriva nella nostra camera.
Tutti assieme appasionatamente !!!!
Sveglia alle 3.30 colazione alle 3.45 partenza alle 4.10
Dopo i vari pezzi sul ghiacciaio ora si inizia...
Non riesco a svegliarmi.
Avrei dato qualsiasi cosa per restare a letto ma cio’ non è possibile.
Come mai ho cosi tanto sonno ?
A si ora ricordo, ieri sera siamo tornati tardi, erano circa le 2 ora che mi sono messo a letto.
E mi ricordo pure perché, la colpa è come al solito della montagna e questa volta del Dent Blanche.
Come mai siamo arrivati cosi tardi, bisogna tornare indietro qualche giorno…
Come al solito, fino all’ ultimo, non si sa mai dove si deve andare.
Questa volta la scelta è contesa fra la Biancograt ( Orzo Bimbo ) e Dent Blanche ( Andrea ).
Alla fine per questioni di tempo si decide di puntare per l’idea di Andrea ( poi non dire che si fa’ solo quello che voglio io ).
Le telefonate intanto si infittiscono, alla fine chi viene oltre noi due, Simone ( strano vero ) , Ale e Ale ( mii che fantasia ).
Si potrebbero distinguere con il bello e il brutto, ma dato che sono tutte e due mica un gran che, li distinguiamo con il bergamasco ( Airborne ), e il brugherese (“La suocera” , il perché ; è uno scassamento di p…. se vi si mette di fianco a voi che guidate, manco Natale arriva a tanto ! ).
Ok il gruppo è fatto, ora lo scuolabus questa volta va anche a prendere Airborne alla stazione di Monza, ora partiamo ma no …La Suocera si è dimenticata il caschetto, torna a Brugherio e alle 7 finalmente prendiamo il tangenziale.
Il viaggio è bello lungo, sono circa 285 km , per arrivare a Ferpècle, ma nella macchina il buon umore regna.
Da segnalare che nelle vicinanze di Evolène ci sono le piramidi di terra, dato che sono ben visibili dalla strada anzi, ci si passa pure sotto,a chi interessa tenga a portata di mano la macchina fotografica.
Cosa che noi ovviamente non abbiamo fatto.Dal parcheggio di Ferpècle iniziamo a salire i 1700 mt di dislivello che ci portano alla Capanna Rossière
Alpe Bricola 2415 mt
E finalmente eccolo !
Laghetto glaciale del Manzette con il Dent Blanche
Ultimo pendio prima dell Rifugio
Il bagno del Rifugio....
E al suo interno...Scarica direttamente sul ghiacciaio, quindi la velocita' è essenziale se non si vuol farsi ghiacciare le ciappette !
Ultima foto prima di andare a mangiare
Finalmente arriva il mangiare... ma per i nostri gusti bisogna modificarlo....
Ma anche con le modifiche mica a tutti piace .
Mentre le due fogne oltre a spazzolare il piatto ,ci bevono pure sopra
Cartello di pericolo prima del dormitorio !
Come si arriva nella nostra camera.
Tutti assieme appasionatamente !!!!
Sveglia alle 3.30 colazione alle 3.45 partenza alle 4.10
Dopo i vari pezzi sul ghiacciaio ora si inizia...
Il canale che aggira il Grand Gendarme
Panorama dalla cima
La bandiera sventola anche quassu'
Il Cervino davanti a noi
Ora bisogna scendere....
Le creste finali...
La doppia nell canale
Probabilmente qualcuno dira' "che poche foto sulla cresta....". Ma vi assicuro che fare foto era l'ultimo pensiero in certi punti.
Dopo aver mangiato qualcosa al Rifugio, via giu' di corsa e alle 19.20 eravamo alla macchina
Ma il viaggio di ritorno fini in una coda a Sesto Calende...tanto era presto !
Dopo aver mangiato qualcosa al Rifugio, via giu' di corsa e alle 19.20 eravamo alla macchina
Ma il viaggio di ritorno fini in una coda a Sesto Calende...tanto era presto !
20 lug 2009
Castore - Parete Ovest
Partenza da S.Jacquest per affrontare i 1730m di dislivello fino al rifugio Guide della Val d'Ayas. Clima tutt'altro che estivo. Nuvole, freddo, vento e sopra i 2000 rovesci di neve. Salita lunga ma piacevole tra i boschi iniziali, i prati dei Pian di Verra, il lago Blu e la sponda morenica del ghiacciaio che termina al rifugio Mezzalama. Qui spunta un po' di sole.
Il rifugio Guide è in vista, quest'anno la zona sotto al rifugio è un bel pendio di neve che facilita la salita.
In 4h45min siamo finalmente al caldo, fuori le nubi sono sparite ma il vento continua incessante
Domenica l'idea è di unire Polluce e Castore. Alla sveglia alle 4.15 il vento continua a farla da padrone. Il rifugista ci consiglia di tornarcene a letto: in effetti fuori è difficile stare in piedi durante le raffiche più violente, inoltre la temperatura è sui -10° e le cime sono pure avvolte dalle nubi.
Seconda sveglia alle 6.30, il vento si è un po' placato. Alle 7 partiamo, direzione Castore.
Tutti i crepacci sono ben chiusi, giusto uno inizia ad aprirsi ma col freddo di oggi il ponte che permette di superarlo direttamente è solidissimo.
La Ovest del Castore è un'elegante parete di 400m con pendenza massima sui 40°. Le condizioni sono ottime e ci permettono di salire in fretta. Verso la fine c'è la terminale che ad oggi si supera agevolemente.
Poi si sbuca in cresta da cui in pochi minuti si è in vetta.
Il socio di oggi, ilCatena, in vetta
Dedicata ad Orzobimbo
Verso il Vallese
La Val d'Ayas con in fondo il lago Blu
Breithorn e Cervino
Discesa per la via di salita, in breve siamo alla base della parete con temperature un po' più piacevoli.
L'ambiente glaciale fa davvero la sua porca figura
Il Polluce, apputamento rimandato
Una lunga lunga lunga discesa ci aspetta. Poco sotto il rifugio Guide incontreremo Giovanni, quello di Aldo Giovanni e Giacomo! Se ne incontrano di personaggi famosi andando in montagna (però la prossima volta voglio le veline)
Lasciamo il regno dei ghiacci e torniamo nel verde della Val d'Ayas
Un giorno si dovrà tornare con gli sci...
Il rifugio Guide è in vista, quest'anno la zona sotto al rifugio è un bel pendio di neve che facilita la salita.
In 4h45min siamo finalmente al caldo, fuori le nubi sono sparite ma il vento continua incessante
Domenica l'idea è di unire Polluce e Castore. Alla sveglia alle 4.15 il vento continua a farla da padrone. Il rifugista ci consiglia di tornarcene a letto: in effetti fuori è difficile stare in piedi durante le raffiche più violente, inoltre la temperatura è sui -10° e le cime sono pure avvolte dalle nubi.
Seconda sveglia alle 6.30, il vento si è un po' placato. Alle 7 partiamo, direzione Castore.
Tutti i crepacci sono ben chiusi, giusto uno inizia ad aprirsi ma col freddo di oggi il ponte che permette di superarlo direttamente è solidissimo.
La Ovest del Castore è un'elegante parete di 400m con pendenza massima sui 40°. Le condizioni sono ottime e ci permettono di salire in fretta. Verso la fine c'è la terminale che ad oggi si supera agevolemente.
Poi si sbuca in cresta da cui in pochi minuti si è in vetta.
Il socio di oggi, ilCatena, in vetta
Dedicata ad Orzobimbo
Verso il Vallese
La Val d'Ayas con in fondo il lago Blu
Breithorn e Cervino
Discesa per la via di salita, in breve siamo alla base della parete con temperature un po' più piacevoli.
L'ambiente glaciale fa davvero la sua porca figura
Il Polluce, apputamento rimandato
Una lunga lunga lunga discesa ci aspetta. Poco sotto il rifugio Guide incontreremo Giovanni, quello di Aldo Giovanni e Giacomo! Se ne incontrano di personaggi famosi andando in montagna (però la prossima volta voglio le veline)
Lasciamo il regno dei ghiacci e torniamo nel verde della Val d'Ayas
Un giorno si dovrà tornare con gli sci...
13 lug 2009
Dente del Gigante - Aiguille de Rochefort 11-7-09
Due 4000, due cordate , due descrizioni.
Dopo il primo tratto di neve iniziano le roccette...
Concedo il tiro ad Ale, nel frattempo cerco di scaldarmi riparandomi negli anfratti della roccia, dietro di me un panorama eccezionale
Il seguente tiro ci porta alla base dello strepitoso diedro dove riesco anche ad arrampicare un pochetto. Finalmente si arriva in cresta e con un paio di tiri è la volta della cima: quota 4010 m s.l.m.
Un sorriso un po' forzato e giù di nuovo. Ci lasciamo fregare da una guida che ci sconsiglia la linea di calate lungo la parete della via Branchè, così ci tocca scendere lungo la normale...Dopo la gengiva anche noi ci riposiamo gustandoci il ritorno con un tempo decisamente migliore della mattina.
Per quando riguarda la cordata Simone - Orzo Bimbo questo è quello che è successo:Mattina partenza alle 4 da Brugherio, arrivo alle 6.30 all parcheggio della funivia.Alle 7.30 prendiamo la prima funivia, dopo aver salutato Alessandro ( Airborne ) amico di On-Ice e in meno di mezzora ti ritrovi a 2000 metri piu' in su'.Lasciamo come consuetudine il piu' nel locale apposta studiato nel Rifugio Torino e partiamo.Cosi alle 10 siamo alla gengiva e qua Andrea e Alessandro attaccano il Dente del Gigante noi invece proseguiamo per la cresta...
L'aggiramento non è mai banale...
Uno sguardo al percorso fatto in una breve schiarita ,tutto molto esposto e affilato...
Uno sguardo al percorso fatto in una breve schiarita ,tutto molto esposto e affilato...
Finita la lunga cresta iniziano le roccette...
E dopo i teorici 3 tiri , infatti dopo il primo, esco dalla via e vado troppo a sinistra, mi ritrovo su uno scudo liscio e le difficolta' non sono di 3° ma ben superiori,cio' mi fa capire che ho cannato, scendo e finalmente azzecco il canale piu' a destra in breve anche le difficolta' finiscono e siamo in cima Ora come diceva qualcuno non è ancora finita...
E dopo i teorici 3 tiri , infatti dopo il primo, esco dalla via e vado troppo a sinistra, mi ritrovo su uno scudo liscio e le difficolta' non sono di 3° ma ben superiori,cio' mi fa capire che ho cannato, scendo e finalmente azzecco il canale piu' a destra in breve anche le difficolta' finiscono e siamo in cima Ora come diceva qualcuno non è ancora finita...
Bisogna tornare per dove siamo venuti....
Manca poco, ma non dobbiamo perdere la concentrazione.... Ma una volta arrivati alla base della gengiva tutte le difficolta' sono finite, e possiamo finalmente rilassarci...
Anche il tempo si è stabilizzato e il panorama davanti a noi è eccezionale...
E finalmente arrivano anche i soci dal Dente ...
E finalmente arrivano anche i soci dal Dente ...
Alla sera ci raccontiamo le vicende della giornata e programmi per il giorno dopo... Alla mattina Simone ed io partiamo alle 4, ma quando inizia vedersi qualcosa notiamo che il tempo è coperto, forse perche' sono appagato dalla giornata di ieri forse perchè voglio stare assieme con Andrea e Alessandro decido di rinunciare.
Simone si rassegna e cosi torniamo al Torino...
IL DENTE
Ed ecco il racconto dei dentisti: Andrea-Alessandro
Richi ci fotografa mentre raggiungiamo l'attacco. Il freddo è subito intenso e il primo tiro, da relazione V, mi impegna non poco. Arrivo in sosta molto stanco, ma la visione del seguito mi rassicura, un bel canale abbattuto
Ed ecco il racconto dei dentisti: Andrea-Alessandro
Richi ci fotografa mentre raggiungiamo l'attacco. Il freddo è subito intenso e il primo tiro, da relazione V, mi impegna non poco. Arrivo in sosta molto stanco, ma la visione del seguito mi rassicura, un bel canale abbattuto
Raggiungo Ale alla base del terzo tiro, le placche Burgener. Dentro alla nebbia appaiono poco invitanti, ma mi faccio forza e incomincio a tirare. Non senza fatica ne raggiungo il termine, e posso recuperare Ale
Come appaiono dalla sosta
Il seguente tiro ci porta alla base dello strepitoso diedro dove riesco anche ad arrampicare un pochetto. Finalmente si arriva in cresta e con un paio di tiri è la volta della cima: quota 4010 m s.l.m.
Un sorriso un po' forzato e giù di nuovo. Ci lasciamo fregare da una guida che ci sconsiglia la linea di calate lungo la parete della via Branchè, così ci tocca scendere lungo la normale...Dopo la gengiva anche noi ci riposiamo gustandoci il ritorno con un tempo decisamente migliore della mattina.
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