"Riki non è che gestisci tu l' uscita in Valpelline ..."
"Ma non so ...ho da fare dei lavori a casa....Non c'è nessun altro.. "
"NO !"
"Ok va bene..."
Questa e la sintesi della telefonata fatta dal mio Presidente ...
Che ora ringrazio
Grazie Chiara !!!
Sono stati 2 gg fantastici che mia hanno dato tanta carica e tolta molta ruggine.
Ma soprattutto mi hanno fatto conosce nuova gente .
Ma partiamo dal parcheggio o meglio qualche metro dopo
Siamo in 12 e ci incamminiamo lungo la strada che costeggia il lago.
Dopo 5 km si arriva finalmente al primo rifugio il Prax Raye
E finalmente si incomincia a salire...
Incontriamo l' albero monumentale, un abete nato piu' di 500 anni fa', forse ai piedi del ghiacciaio che ormai si trova a diversi km dalle sue radici, in 7 riusciamo a coprire la sua circonferenza.
A dimenticavo a questa 2 gg una persona molto speciale mi accompagna, mia figlia Olga .
Da notare la diga dove resta, non siamo neanche a meta' strada per arrivare al rifugio Aosta meglio non guardare indietro...
Ma guardare avanti ed entrare nell' altra lunga valle
Il paesaggio i fiori e la natura, piano piano che saliamo si modificano l' unica costante è la' acqua che scende ovunque intorno a noi
E finalmente appare il rifugio piu' piccolo del polpastrello di Olga...
Mi sa che ne manca ancora un po'...
Curiosi fiori con capigliatura moderna compaiono sul sentiero, forse in pendant con quelli del rifugista
Abbiamo guadagnato centinaia di metri in dislivello e km di sviluppo ma per arrivare al rifugio manca ancora un po'... Il sorriso di Olga è un po' spento ma forza manca poco ... Spero
Infatti non è cosi un infinito saliscendi ci attende; ma Fausto chi intrattiene con nozioni sullo
" shivaismo tantrico in stile dioninisiaco "
Ma come tutte le cose prima o poi arriva al fine e compare dal parapetto del rifugio e la causa ti tutto cio' ....
La Chiara !
Finalmente ricompare il sorriso anche a Olga , siamo arrivati !
Qua il tracciato del primo giorno 12 km...e 1000 mt di dislivello.
La serata passa velocemente e la notte dura poco, alle 4 suona la sveglia e alle 5 siamo gia' in cammino...
Alle 6 togliamo le frontali e mettiamo il casco...
... ci prepariamo a salire il Coll de la Division
Il terreno è molto instabile le catene aiutano ...
... ma l' importante è cercare di non far cadere giu' nulla..
Al colle si formano le cordate, Elena e Luca saliranno con me e saremo il fanalino di coda ti tutti...
Il tempo non è il massimo la quantita' di crepacci aperti ci fa' sceglie di fare il giro largo, piu' lungo ma meno pericoloso della diretta.
Per Elena e Luca è la prima volta che si trovano su un ghiacciaio, e i loro occhi sono estasiati
Davanti a noi la cordata Fausto Walter
Piu' in su Andrea Fox guida Anna e Andrea...
Ogni tanto il vento dirada la nebbia e compare il sole...
E ci fa' intravedere la Dent Blanche che oggi sembra essere un vulcano.
Questa visione mi sa che abbia stregato qualcuno ...visto che ha cambiato anche lo sfondo del suo pc !
E finalmente ecco in cima o meglio sul panettone finale tutti assieme
Anche perchè la cima dista 20 mt piu' in la' e lo spazio non permette la foto di gruppo, cosa che invece facciamo con la nostra cordata
Lasciata la cima...
Torniamo verso il gruppo passando su una crestina nevosa
Mentre scendiamo una schiarita fa' comparire il re' delle montagne, sua maesta' il Cervino
Si scende seguendo il tracciato della salita, passando accanto a crepacci .
Come dice il gestore sono le bocche del ghiacciaio che si alimenta di uomini , ma questo ghiacciaio è buono, ne mangia solo 2 o 3 a stagione
Riecco il colle e sperando che non gli venga fama in questo momento proseguiamo...
Ormai siamo fuori e un po' di tensione scema... Bravissimo Andrea a condurre la sua cordata
Riscendiamo il colle chissa' perchè sembra piu' in piedi di stamani...
E per velocizzare la discesa scivoliamo su una lunga lingua di neve
Non sempre in posizione eretta...
Manca poco al rifugio ...
Arriviamo alle 12,30 , il tempo di recuperare le cose lasciate e io decido di scendere da solo, vorrei cercare di raggiungere Olga che si è gia' incamminata... Un ultimo sguardo al rifugio e agli amici che stanno riposandosi al di fuori... I miei pensieri come i miei passi si susseguono, finalmente senza la tensione di controllare gli altri, mi sto rilassando e poi all' improvviso un idea malsana mi assale ... Forse non sara' l' ultima volta che vedrò questo rifugio....
Questo il percorso del secondo giorno, ringrazio ancora Francesco che senza il suo gps e la traccia scaricata non saremmo mai arrivati in cima con la nebbia.
Un grosso grazie va fatto anche alla Chiara che con questa uscita ha risvegliato in me la voglia di alpinismo.