Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

26 apr 2010

Pizzo Ferrè

Le previsioni dicevano che una nuova perturbazione sarebbe arrivata in pomeriggio....
Quindi per anticiparla siamo partiti da Brugherio alle 4.
Alle 6,30 partiamo con gli sci ai piedi da Spluga, il primo pezzo e pressochè in piano e non finisce mai, forse per quello si chiama Val Lunga....
Il tempo non sembra promettere nulla di buono....
Ultimo strappo prima del bivacco.
Panorama dal bivacco Cecchini alle 9, un primo raggio di sole apre un varco nelle nuvole...
Arriva anche Natale.
Il tempo sembra tenere, tentiamo...
Il lungo traverso....
Dal colle del Ferrè, il Tambo domina l'altro versante.
Lasciamo gli sci e iniziamo la cresta, ma Natale non è in giornata e dopo un po' decide di fermarsi.
Io continuo, pensavo che era una cosa piu' facile, ma vuoi la neve instabile e vuoi l'esposizione,
è una bella gatta da pelare....
Ma alla fine, chi la dura la vince!
Quando sto per scendere vedo Natale che è bello pacifico (vedi freccia rosa )...
Il furbetto ha mangiato la foglia, visto la neve ha preferito riposarsi al sole tanto lui la cima l'aveva gia' fatta.
Due alpinisti (freccia verde )Mi dicono " Ma il difficile lo abbiamo gia' fatto ? " e io gli rispondo " A dire il vero il bello deve ancora arrivare vedrete dopo ! "
La mia risposta li fa desistere e rinunciano alla cima.
Mo inizia il secondo tempo...Neve crostoso non permette un agevole sciata...
Proviamo ad andare sul lato destro dove il sole dovrebbe averla smollata un po'.
E cosi troviamo una condizione migliore.
Finita la discesa ci tocca ripellare per ritornare su al bivacco, la temperatura è molto gradevole...
E cosi l'ultima sudata è stata fatta.
Ora dal Cecchini c'è solo discesa .....
Verso una bella birra....
La simpatica padrona del Birrificio Spluga G.....ina....
E a una certa eta' non ci si ricorda tutto....ma perlomeno noi veci la Domenica...
Arriviamo in cima !

Adamello per la Vedretta di Salarno

Si doveva andare in Vallese invece il meteo incerto ci ha fatto cambiare meta. La scelta cade sull'Adamello. Anche qui indecisi fino all'ultimo se salirlo dal Salarno o dal Miller. Alla fine sarà Salarno e ne uscirà una magnifica salita in un angolo selvaggio ed isolato...insomma meglio che cacciarsi nella ressa per un 4000!!

Partenza sabato pomeriggio con Andrea e Catena. Viaggio travagliato tra preseunte code in autostrada, rifornimenti dall'epica durata e misteriosi segni di vita dalla subaro del catena che sembra viaggiare senza consumo di benzina e gpl.
Alla fine arriviamo a Fabrezza sopra Saviore dell'Adamello, anzi una valanga ci obbliga a partire circa 200m sotto Fabrezza. Proprio oggi la stavano sgombarndo ma l'omino della ruspa ha piantato lì a metà.
Sci in spalla camminiamo per un'ora sul sentiero estivo massacrato dalle valanghe che in questa vallata ci vanno giù pesanti


Verso i 1700m possiamo calzare gli sci tra nubi minacciose e squarci di azzurro


Sopra Malga Macesso abbiamo il nostro bel da fare


Dal Lago di Salarno risaliamo la lunghissima vallata verso il rifugio Prudenzini, anche qui festival delle valanghe da superare, i colori della sera però ci allietano la salita


Finalmente al Prudenzini 2225m. Locale invernale spartano: 6 letti, un tavolo con panca e un camino (senza legna). Nient'altro, nemmeno una misera candela


Dormita al fresco (3°) ma sotto le coperte (rosicchiate dai topi, ma non stiamo lì a guardare tutto) si sta benone.
Domenica partenza alle 5: cielo coperte e scarso rigelo. Fanculo i gufi ci hanno fregato!! Poco dopo però ecco le stelle e quando iniziamo a risalire la ripida Vedretta di Salarno la neve si fa portante e ghiacciata (rampanti d'obbligo)


I primi raggi di sole colpiscono il seracco che precipita tra il Corno Miller e il Corno di Salarno


La salita si fa seria


Catena ramponato, noi scimuniti saliamo verso il Pian di Neve


Ultimo muro


Ci siamo quasi, sulla sinistra il Corno di Salarno


Eccoci sul Pian di Neve


Destinazione Adamello


Il sole è ancora basso


Lasciamo dietro di noi il Cornetto di Salarno


La bella pala del Corno Miller


Da laggiù arrivano le comitive partite dal rifugio della Lobbia


Cresta dell'Adamello percorribile tranquillamente in sci, io e Andrea facciamo gli alternativi con i ramponi



Alle 9 siamo in cima


Quattro foto e scendiamo, racchettiamo un po' sul Pian di Neve e ci lanciamo giù per la Vedretta di Salarno


500m ripidi il giusto e neve buona: stupendo!! (guai però a sbagliare una curva)




Finita la parte ripida la neve è già molle, un paio di valanghe dai pendii sovrastanti ci arrivano un po' troppo vicino per cui ci leviamo in fretta di torno e arriviamo al rifugio.


Una ramazzata per terra e poi giù per una fantastica discesa-ravanata


L'Adamello non delude mai!!

20 apr 2010

Bivacco Cecchini

Oggi altra dura giornata di lavoro...
Puntuali si timbra il cartellino, dalla faccia si capisce la poca voglia di lavorare


Il nostro ufficio, Val Loga


Bivacco Cecchini! (Il cliente)


I colleghi: Piz Ferrè prima, Tambò dopo



L'interno del bivacco è fenomenale! A quando una due giorni da queste parti?



Anche il panorama non mi sembra niente male...



Un paese, Montespluga, si risveglia dopo il lungo inverno...Dura la vita da queste parti, qualcuno si lamenta ancora di dover spalare la neve dalla discesa dei box?



Abbiate fede, prima o poi imparerò a usare la macchina fotografica e le foto non saranno più sovraesposte!!