Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

19 set 2019

Vioz- Linke- Dente del Vioz

Nel ultimo week di Agosto il Cai Brugherio riesce finalmente ad andare a Pejo dopo aver rimandato per 3 volte l' uscita. 
Partiti con il sole...
Mentre saliamo , piano piano il tempo cambia ...
Sul passaggino troviamo pure della neve appena caduta
Riusciamo ad arrivare al rifugio Mantova appena in tempo per evitare la nuova nevicata...
Dentro il rifugio intanto bisogna cercare di far passare il tempo ...
Rullatura di speck e cereali
E chiusura del tutto per creare la "canna tirolese"
Alle 18 finisce di nevicare e compare pure l' arcobaleno... manca un ora alla cena ... dai che andiamo in cima ....
Ed eccoci tutti in cima al Vioz.
Avendo un po' di tempo andiamo a vede anche il percorso per il giorno dopo...
La salita al Palon della Mare.... Ma la cosa mi sconvolge... Mi ricordavo una salita completamente su neve e invece per arrivare in cima c'è ora una lunga cresta di sfasciumi
Essere responsabile di un gruppo,  vuol dire prendere decisioni su cosa sia meglio fare, piuttosto su cosa sia bello fare ...
Se fossimo in pochi si potrebbe tentare, ma in 14 salire e scendere per degli sfasciumi ...
E poi c'è il meteo, domani danno anche un peggioramento nel pomeriggio...
Faccio presente le mie perplessita' a i 2 Andrea e a Chiara...
Decidiamo di non compiere la salita....
Con un po' di amaro in bocca, torniamo al Rifugio la cena ci aspetta
Visto come si muovono i ragazzi sulle roccette che ci riconduco al rifugio, capisco di aver preso la scelta giusta
La serata passa serena e in allegria e anche in camerata la goliardia regna. 
La notte vola e un nuovo giorno nasce.
Come sempre è un momento fantastico, che ogni volta mi emoziona
Mi piace stare solo, pensare e ricordare ....
Concordato con il rifugista la possibilita' di visitare la galleria della Linke , che di solito è chiusa, partiamo dal rifugio con almeno un obbiettivo. 
Ritorniamo in cima al Vioz e da qui scendiamo sul ghiacciaio , le testimonianze della grande guerra ci accompagnano...
La nebbia non permette di vedere un granchè ....si va seguendo dei paletti di legno, e ad un tratto ecco apparire la Linke.
Attrezziamo una corda fissa ...
che dia sicurezza nel compiere gli ultimi metri di salita.
Ed eccoci tutti insieme sulla cima.
Riscendiamo e poco sotto la cima entriamo nella galleria, guidati dalla nipote di Mario.
Tutto dentro è ghiacciato...
E le pareti sono ricoperte  di ghiaccio
O meglio è la galaverna che crea questo spettacolo,
 trasformato l' umidita' dell aria in grossi cristalli.
In fondo alla grotta c'è la sala principale dove tutto è rimasto come 100 ann fa'.
E soprattutto c'è il cuore dell impianto teleferico, il motore 
                                    Un po' d anni fa' infatti era chiamata la Grotta di Cristallo
Con Mario l' attuale gestore andavamo a vederla...
Bisognava entrare strisciando ed era un po diverso, come diverse erano le montagne che ricordavo...
Rientrati al rifugio ,decidiamo se il meteo c'è lo concede di provare a salire sul Dente del Vioz.
Detto fatto, collochiamo delle corde fisse che aiutano tutti a salire , visto il risicato posto in cima, si fa' prima una foto verso il Vioz , da notare il tempo che c'è su.... 
E poi verso valle 
Riusciamo a scendere fino a Pejo senza prendere acqua , 
ma ovviamente passando da Doss dei Cembri uno sguardo va al Dente appena salito.
Qua la cartina con in Rosso il percorso in programma non fatto,in Giallo il percorso fatto per andare alla Linke

17 set 2019

Joderhorn

Uscita fatta il 24 Agosto ma solo ora sono riuscito a pubblicarla.
Lo Joderhorn è una cima sopra Macugnaga con una vista sul gruppo del Rosa eccezionale...
Ma ovviamente oggi sbarchiamo dalla funivia immersi nelle nuvole
 Seguiamo gli impianti di risalita...
 E poi scendiamo perdendo 150 mt di quota per aggirare la placconata ed ecco apparire
l' intaglio dove è situato l ' attacco della via.
 Andrea nella bella dulfer del 2° tiro.
 E qua nel passo chiave.
 Lasciamo passare i nostri amici mentre noi ci caliamo.
Le mani fredde di Valeria non ci permettono di proseguire, la decisione è un po' sofferta perchè il tiro piu' duro era stato fatto... ma con l' arrivo del brutto è meglio non indugiare.
 Ritornati con i piedi perterra una temporanea schiarita fa' apparire la parete e i nostri 2 tiri .
 Qua i percorsi fatti :
Giallo =  L' avvicinamento.
Azzurro = Arrampicata
Verde = La discesa
Bianco  = Il percorso in cresta fatto per arrivare al passo Monte Moro
 Dove è collocata la Madonna delle Neve
Ovviamente non ci perdiamo d' animo e torneremo quando ci sara' bello e la funivia riaprira' ... 
O forse perchè no, anche senza prendere la funivia.

3 set 2019

Ferrata del Sumbra e Monte Fiocca

Rieccomi ad Arni, questa volta arrivo presto, visto che il giro è bello lungo e quasi tutto esposto al sole.
Infatti riesco a fare il sentiero che raggiungere lo spallone all' ombra e visto la sua pendenza è tutto  guadagnato 
 Una serie di ometti mi accompagnano  nella salita...
 Arni è gia ' bella in basso ....
 Meglio gustarci l' ultima ombra....
 La lunga dorsale che porta ai prati superiori è un susseguirsi di affioramenti di marmo e ciuffi d' erba. sullo sfondo l' Altissimo
 Il sentiero va e viene e spesso sparisce, avendo annotato i punti delle altezze e gli scollinamenti sulla mappa , riesco a proseguire senza perdere il sentiero.
 Arrivo al Malpasso che di per se non sembra un gran'chè....
 Ma visto da piu' in la' .... Capisci che si trova sopra una bastionata rocciosa ( vedi freccia ) probabilmente qualche pecora e forse qualche bipede, dopo essere passati a miglior vita, hanno scaturito il suo nome. Sempre in costa prosegue il sentiero. Da fare attenzione quando si entra nella faggeta, ( Stella ) una bella mulattiera invita a proseguire in falsopiano ... invece bisogna rimontare sopra alcune roccette e prendere il sentiero superiore , cartelli poco piu' in la.
 Gli ambienti cambiano di continuo e il cammino è solo piacere. 
 Arrivati alla Foce di Contapecore ecco apparire il Sumbra
 Giotto mi anticipa al Passo Fiocca
 Visto dal passo il Sumbra incute rispetto. 
 La salita è situata sul lato destro della montagna e una fune d' acciaio offre protezione. L' esposizione comunque è notevole.
 Come ormai accade da sempre quando c'è d ' arrampicare Giotto entra nello zaino.
Non sto a farlo uscire in cima, visto che scenderemo da dove siamo saliti.
 Dalla cima del Sumbra appare il Monte Fiocca prossimo obbiettivo di oggi.
 Riscendiamo per la facile ferrata.
 Ritornati al passo, prendiamo a salire la grossa placconata
 Ogni tanto lo sguardo va a dove eravamo.
 Ultimo pezzo prima della cima.
 Una croce piu' umile è posata alla sua sommita'....
 Ma il panorama dal Monte Fiocca spazia a 360 gradi.
 La cartina qua segna una traccia che percorre le creste arrivando sino al passo Sella....
Fatti 500 ci troviamo in una zona esposta con terreno poco compatto, decido quindi di scendere fino a incontrare il sentiero .
Nello scendere a muzzo una sorpresa ci appare, una sorgente sgorga dalle rocce.
Massima gioia per il mio socio.
 Qua si vede da dove siamo scesi, occhio a non finire su i salti di roccia.
 Come gia' detto prima, basta girare l' angolo e si cambia ambiente rieccoci nella faggeta.
 E poi in questo alpeggio ormai abbandonato ove i lamponi lo hanno colonizzato .
 Non esiste un sentiero ma paletti che a periodiche distanze indicano la rotta da seguire...
Lamponi e Ortiche alte piu' di un metro infastidiscono il cammino , ma Giotto ad un tratto si ferma e vuole salire in groppa qualcosa lo infastidisce.... Trovo un grosso sasso dove una volta salito mi permette di guardare intorno  . A pochi metri da me o meglio intorno a me, le erbe si muovono... sono nel mezzo di qualcosa... grido, fischio e faccio rumore  e  all' improvviso scorgo scappare un branco di cinghiali.
 Sono nel mezzo della radura ,e l' uscita è ancora  lontana. Potrebbero essercene ancora, quindi decido di spostarmi da sasso a sasso. ( mi viene in mente il film Tremorss ) Ovviamente prima di scendere faccio molto baccano , poi corsa fino al prossimo sasso
 Arrivato alla foce , vedo il Sella davanti a me, ma soprattutto non c'è piu' erba alta !!!
Posso rilassarmi e scendere dalla marmifera fatta 2 giorni fa'.
 Qua la mappa con il giro fatto.