Rieccomi ad Arni, questa volta arrivo presto, visto che il giro è bello lungo e quasi tutto esposto al sole.
Infatti riesco a fare il sentiero che raggiungere lo spallone all' ombra e visto la sua pendenza è tutto guadagnato
Una serie di ometti mi accompagnano nella salita...
Arni è gia ' bella in basso ....
Meglio gustarci l' ultima ombra....
La lunga dorsale che porta ai prati superiori è un susseguirsi di affioramenti di marmo e ciuffi d' erba. sullo sfondo l' Altissimo
Il sentiero va e viene e spesso sparisce, avendo annotato i punti delle altezze e gli scollinamenti sulla mappa , riesco a proseguire senza perdere il sentiero.
Arrivo al Malpasso che di per se non sembra un gran'chè....
Ma visto da piu' in la' .... Capisci che si trova sopra una bastionata rocciosa ( vedi freccia ) probabilmente qualche pecora e forse qualche bipede, dopo essere passati a miglior vita, hanno scaturito il suo nome. Sempre in costa prosegue il sentiero. Da fare attenzione quando si entra nella faggeta, ( Stella ) una bella mulattiera invita a proseguire in falsopiano ... invece bisogna rimontare sopra alcune roccette e prendere il sentiero superiore , cartelli poco piu' in la.
Gli ambienti cambiano di continuo e il cammino è solo piacere.
Arrivati alla Foce di Contapecore ecco apparire il Sumbra
Giotto mi anticipa al Passo Fiocca
Visto dal passo il Sumbra incute rispetto.
La salita è situata sul lato destro della montagna e una fune d' acciaio offre protezione. L' esposizione comunque è notevole.
Come ormai accade da sempre quando c'è d ' arrampicare Giotto entra nello zaino.
Non sto a farlo uscire in cima, visto che scenderemo da dove siamo saliti.
Dalla cima del Sumbra appare il Monte Fiocca prossimo obbiettivo di oggi.
Riscendiamo per la facile ferrata.
Ritornati al passo, prendiamo a salire la grossa placconata
Ogni tanto lo sguardo va a dove eravamo.
Ultimo pezzo prima della cima.
Una croce piu' umile è posata alla sua sommita'....
Ma il panorama dal Monte Fiocca spazia a 360 gradi.
La cartina qua segna una traccia che percorre le creste arrivando sino al passo Sella....
Fatti 500 ci troviamo in una zona esposta con terreno poco compatto, decido quindi di scendere fino a incontrare il sentiero .
Nello scendere a muzzo una sorpresa ci appare, una sorgente sgorga dalle rocce.
Massima gioia per il mio socio.
Qua si vede da dove siamo scesi, occhio a non finire su i salti di roccia.
Come gia' detto prima, basta girare l' angolo e si cambia ambiente rieccoci nella faggeta.
E poi in questo alpeggio ormai abbandonato ove i lamponi lo hanno colonizzato .
Non esiste un sentiero ma paletti che a periodiche distanze indicano la rotta da seguire...
Lamponi e Ortiche alte piu' di un metro infastidiscono il cammino , ma Giotto ad un tratto si ferma e vuole salire in groppa qualcosa lo infastidisce.... Trovo un grosso sasso dove una volta salito mi permette di guardare intorno . A pochi metri da me o meglio intorno a me, le erbe si muovono... sono nel mezzo di qualcosa... grido, fischio e faccio rumore e all' improvviso scorgo scappare un branco di cinghiali.
Sono nel mezzo della radura ,e l' uscita è ancora lontana. Potrebbero essercene ancora, quindi decido di spostarmi da sasso a sasso. ( mi viene in mente il film Tremorss ) Ovviamente prima di scendere faccio molto baccano , poi corsa fino al prossimo sasso
Arrivato alla foce , vedo il Sella davanti a me, ma soprattutto non c'è piu' erba alta !!!
Posso rilassarmi e scendere dalla marmifera fatta 2 giorni fa'.
Qua la mappa con il giro fatto.
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