Quando si parla di Val d'Aosta il pensiero si arrampica subito fino ai Lyskamm, fino al Pilone Centrale del Bianco o alla Grivola...Montagne simbolo di questa valle. Però la Val d'Aosta è anche molto altro e le sue montagne "minori", quelle che non confinano con la Francia o la Svizzera, sono altrettando belle di quelle "maggiori"e molto, molto più selvagge.
Con Simone, Lucie, Claudio e Marlen andiamo ad arrampicare lungo la cresta spartiacque fra le pre-alpi Biellesi e il lato valdostno di queste.
I luoghi sono incantevoli, enormi boschi sono intervallati da sporadici alpeggi dove duri valligiani portano a spasso le bestie. Oramai è estate...I profumi del timo sono intensi e sono il più bel regalo dopo troppi giorni di piggia. In alto qualche chiazza di neve lotta contro il sole che, forse, si è accorto che è già fine giugno e combatte contro un freddo vento che cerca di mantenerla intatta. Io tifo per il sole!
Saliamo ad andatura regolare fino ai 2400 m del col di Lozoney, poi traversiamo a destra fino al Col di Loo e scendiamo un pochetto nel versante Valsesiano...
La parete si alza sopra di noi, e la via è caratterizzata dal diedro del quarto tiro, non quello immenso al centro della foto, bensì quello piccolino sulla destra di quello immenso :)
Purtroppo Marlen si è fermata sotto una pianta durante la salita in quanto la sua tendinite consiglia di n on esagerare. Così il buon Claus si spupazza quellatroiadelloggioni.
Una buona relazione la trovate sul sito di Scuola Guido della Torre, mentre su Alpinline le correzioni a questa (che gli istruttori di SGdT non si incazzino! Le loro relazioni sono sempre perfette, questa è la prima volta che non siamo d'accordo!)
Lunghezza 1: salire la placca puntando allo spigolo di sx. S1 su 1 spit (IV - 30 m).
Lunghezza 2: vincere il muretto sovrastante (1 ch. e 1 sp.) e la fessura ad incastro che segue (2 sp.). S2 su 2 spit (V+ - 30 m). Il grado c'è tutto....
Lunghezza 3: per cengie e muretti, puntando alla base del gran diedro (1 sp.). S3 su 2 spit (III - 30 m).
Lunghezza 4: affrontare il diedro, prima in dulfer, poi con tecnica ad incastro (3 sp.). S4 su 2 spit (V+, VI-, poi V - 30 m). Un VI pieno non gli fa male
Lunghezza 5: traversare a sx (2 ch. e 1 sp.), poi diritti per gradoni con erba (2 ch.) a guadagnare la cengia di sosta verso sx (1 sp.). S5 su 2 spit (V - 30 m). Non travrsare troppo, dall'ultimo spit andare su diritti
Lunghezza 6: per una lama fin sulla cengia, poi verso sx (2 ch. vecchia sosta) fino ad una fessura ideale che si risale (è una BELLISSIMA fessura che ricorda la Serpe fuggente di Kundalini) (3 sp. e 1 ch.), quando questa si spegne si traversa verso dx per raggiungere la sosta. S6 su 2 spit (V - 35 m). Leggere: V pieno
Lunghezza 7: diritti per placca (3 ch. e 1 sp.), traversare a dx e ancora per placca (2 sp.) fino ad un diedrino strapiombante (1 ch.). S7 su 1 chiodo e 1 spit (V, V+ - 30 m). La sosta è sotto il diedrino. Il grado è in aderenza lungo una placca dura dura....
Lunghezza 8: Affrontare il diedro (V) e proseguire nel pericoloso canale pieno di erba. Occhio a non scivolare! Si incontrano un paio di soste a spit che si possono saltare per andare a sostare direttamente alla fine della via (48 metri giusti giusti)
Ah...Foto della via non ne abbiamo, la macchina è rimasta nello zaino.
Arriviamo alla base del diedrone e ci accorgiamo subito che presenta tratti bagnati. Non mi perdo d'animo, ho troppa voglia di salire questa via e così mi faccio dare tutti i friends di Claudio e optiamo per la tecnica dell'assalto. In realtà la prima metà la arrampico in libera, ma per la seconda metà ricorro all'artificilae pesante...A1 su friend. Sinceramente non so dire se il VI- della relazione sia corretto, dovrei provare ad arrampicarlo veramente.L'impressione che ho avuto è che un VI pieno non ci starebbe male...
Una volta recuperati gli altri tre possiamo proseguire indipendenti e arrivare in fondo a questa bella via ad ammirare il Gran Combin e sua maestà il Bianco.
Poi giù di corsa a recuperare Marlen e salutare le mucche prima che vadano a nanna...
w le Alpi!