Finalmente l’ho fatto: ogni volta che sono stata sulla Grignetta quel torrione stretto e lungo di una bellezza pressoché strepitosa, mi ha sempre attirata a sé facendomi desiderare di affrontarlo ….
L’occasione me l’ha regalata (perché di regalo si tratta) il mio compagno di giochi Ale Campi, altresì noto come Vecchioleone …. perché ne sa!
Come preludio una sana dormita sotto la vigile protezione degli One Direction: a dirmi “vah Morghi che stai per divertirti proprio come una bambina!”
La solita oretta di avvicinamento, là dove il sentiero sembra andare diretto in paradiso
Viene fatta con calma, perché man mano che il sole faceva breccia, la foschia si alzava e ci regalava una giornata autunnale tersa e calda.
Il primo tiro, di terzo, Ale me l’ha addirittura fato fare da prima …. Cielo quanto desidero imparare per davvero: il gusto cambia completamente!
E poi il nostro vecchioleone, che si proclama un po’ arrugginito per il tempo di inattività e per il brutto infortunio, comincia invece ad affrontare un’arrampicata tanto bella quanto delicata: è fantastico nel salire, nell’integrare laddove i chiodi sono forvianti e nello scegliere quella variante Boga che mi ha fatto contorcere dalla fatica prima e dalla soddisfazione di averla superata poi …. (Per fortuna c’è un cordino che, quantomeno psicologicamente aiuta e non poco!)
Eccoci alla croce in soli 2 tiri
Ed ecco la calata di 60m in doppia nel vuoto
Ale, amico di giochi, grazie infinite!