Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

31 mag 2009

Punta Milano

Per chi non ha problemi di cresime e morose oggi partenza per itinerari nel Vallese alla ricerca di 4000 da inserire nel proprio paniere.
Andrea ed io purtroppo non possiamo aggregarci con i nostri amici quindi sfruttando l'unico giorno disponibile di questo lungo ponte, partiamo alle 5 alla volta della selvaggia Val Masino.
Primo sole e primo approccio alla stagione alpinistica 2009, noi gli sci li abbiamo gia' messi giu' in cantina.
Salendo verso la Omio incontriamo una famiglia di caprioli
La temperatura di notte è stata abbastanza fredda basta guardare il ghiaccio sulle sponde del ruscello, e in fondo la nostra meta.
Da dopo il Rifugio si cammina sulla neve, pregi di quest' anno.
Sembra li ma non si arriva mai...
Finalmente all'attacco...
Andrea supera il 3°tiro,il piu'bello della via.
Poco sotto la cima, c'è una strana finestra.
Gli ulti metri ...
La foto in cima, con Simo mi sa ma non avevo la bandiera, e l'obbiettivo sporco.
Abbiamo fame e vedendo il Rifugio aperto,pensiamo di mangiare qualcosa,ma il gestore ci dice che non ha niente se voliamo c'è da bere.
Be con tutta l'acqua che scende non è un problema bere, e con la pancia che brontola ci fiondiamo giu' ai Bagni di Masino.
Andrea vorrebbe addentare questi bei funghi, ma non sapendo se sono buoni preferisce aspettare il panino.

Che altro aggiungere, in bocca al lupo agli amici che sono nel Vallese.

26 mag 2009

23- 24 maggio Piani di Bobbio

Aspettando le foto più belle degli altri partecipanti alla 2 giorni a Piani di Bobbio, anticipo quelle fatte da Olga.

Orzo Bimbo che sprona il gruppo

Fioritura

Ogni occasione è buona ...
Prima bisogna farla ubriacare pero'!!!

Che altro aggiungere... posto stupendo...gente fantastica...tempo perfetto...tutto ok...o quasi se si escludono i tre della tenda...aspetto insulti dai suddetti.
Alla prossima !
Per gli amici di Bergamo il mio indirizzo e-mail è :
ricmulaz@tin.it

Bene, mi impossesso del post di Richi per concluderlo...non volermene ma almeno tutto rimane bello ordinato...

Sabato, dopo essere arrivati con relativa calma al rifugio Lecco, procediamo verso l'attacco della ferrata Mario Minonzio, bella cavalcata di cresta mai troppo impegnativa: Romano si diverte molto, Mauro e Barbara confermano la loro capacità di muoversi sulla roccia. La new entry "Ronchi il ferramenta" (soprannominato "il Sadu" dai bergamaschi) dimostra sicurezza e capacità di muoversi in ferrata. La cima è una bella soddisfazione!








Rientrati al Lecco ci riposiamo sulla terrazza, sarà l'aria di montagna a fare miracoli?



Ottima cena, il trattamento è stato veramente fantastico! Pasta, stinco e formaggi a volontà ci sfamano. Birra, vino e grappa ci dissetano...



A nanna qualcuno va presto, altri si intrattengono con grappa e...i Bergamaschi con le loro "specialità"...

Chi è andato a nanna presto si sveglia presto, infatto con Richi saliamo l'Ongania alla luce delle frontali. Però siamo più veloci del previsto e alle 5 siamo già di ritorno al rifugio, potevamo dormire due ore in più!!
Vabè, sfruttiamo il tempo guadagnato per presentarci a "Tendopoli" con un campanaccio da mucca, berghèm ha ringraziato con una cantilena che non ho capito bene perchè era in dialetto, però l'ho immaginata!

Alle 8.30 si parte con il gruppone per il giro del Campelli: Piani di Bobbio --> Valle dei Megoffi --> Bocchetta dei mughi --> Sentiero delle Orobie --> Piani di Artavaggio --> Moggio. Il gruppo procede sempre compatto, tra paesaggi dolomitici e animali magnifici.




Finalmente arriva il Rifugio Nicola, dove ci riposiamo. Qualcuno pensa bene di farlo mediante un piatto di Pizzoccheri, altri salendo al Sodadura (11 minuti....).


La giornata si conclude con una noiosa discesa su Moggio dove arriviamo più o meno tutti interi...

Tirando le somme il week è stato magnifico: la compagni si è rivelata ottima, sia quella di Brugherio che quella raccattata in giro, speriamo di non perderci di vista però!

A tutti quanti, alla prossima!!

Andrea

17 mag 2009

Piz Zupò

Lo Zupò quest'anno spopola: da quando il dream-team di on-ice ha fatto la salita un mese fa' le ripetizioni sono state numerose, potenza di internet! L'innevamento abbondante ha poi fatto il resto.

La gente che viaggia si fa questa cima in giornata, noi (io e Mario) abbiamo ben altri ritmi così spezziamo la salita in due giorni pernottando al confortevole locale invernale della Capanna Boval 2495m.
Raggiungiamo la stazione del Morteratsch sabato pomeriggio. I primi 2,5km pressochè pianeggianti sono da percorre sci in spalla, qui le distanze sono scandite dalle paline che indicano il ritiro del ghiacciaio: dal 1900 -2km.
Finalmente sci ai piedi risaliamo il ghiacciaio del Morteratsch sotto un bel cielo azzurro.


Superato il primo pendio il ghiacciaio si fa di nuovo piatto fin sotto la Capanna Boval posta sopra la morena. Dopo un paio d'ore in neve fradicia raggiungiamo il rifugio occupato solo da due giovani svizzeri arrivati dal Diavolezza, loro il giorno dopo faranno il Bernina.
Dalla terrazza gran panorama su Bellavista-Zupò-Argent-Crest'Aguzza


Palù e Bellavista


Diavolezza-Cambrena


Prima di cena, col sottofondo incessante di fragorose valanghe, studiamo l'itinerario di salita per lo Zupò: in rosso la salita, in verde un piccola variante che abbiamo seguito


Cena veloce e poi via di corsa a lustrarsi gli occhi con la luce del tramonto



Biancograt


Al mattino partenza alle 4.30, dal rifugio si perdono circa 100m e a 2400 si rimette piede sul ghiacciaio. Rigelo perfetto, all'inizio del primo ripido pendio artigliamo gli sci. Dopo circa un'ora il Bernina e la Biancograt si accendono


Ultimo spicchio di luna


In prossimità dell'isolotto roccioso traversiamo a destra quasi in piano verso il passaggio chiave: il "Buuch".


Questo tratto solitamente è molto tormentato ed in molti inverni trovare un passaggio è cosa complicata, quest'anno invece nessun problema. Solo la neve fresca ci fa fare un po' di fatica nel tracciare.
L'ambiente glaciale è impressionante, ci si sente piccoli piccoli e si cerca di passare senza disturbare troppo questi giganti


Sui pendii sommitali sotto il tiro dei seracchi: via veloci qui! eh già fosse facile


Verso il Cervino, ah no Crest'Aguzza


La possente mole del Bernina (prima o poi è da fare con gli da questo versante)


Il Piz Morteratsch


Il tempo cambia


In fondo la Fuorcla Zupò tra Piz Zupò a sinistra e Argent a destra


5 minuti dopo saremo immersi nelle nuvole, arriviamo comunque alla Fuorcla (3846m) dove c'è il deposito sci. Picca e ramponi fremono per gli ultimi 100m, attendiamo un po' ma la schiarita non arriva anzi ora la visibilità è di pochi metri. Decidiamo quindi di rinunciare alla vetta (noi non siamo mica forti come Orzobimbo che al grido "In cima a tuti i costi" non si sarebbe certo fermato, anzi adesso ci insulterà pure ma a noi che ci frega).
Primi metri di discesa seguendo la nostra traccia di salita che il vento non ha ancora del tutto cancellato. Poi più giù finalmente le nubi scompaiono e possiamo affrontare i punti critici con ottima visibilità. Su questo itinerario un errore ti porta quasi sicuramente in guai seri...
Il "Buuch" in discesa, troveremo ottima neve polverosa.


Ci fermiamo più volte ad ammirare le seraccate del Labyrinth: qui quelli che hanno un gran manico scendono!


Pendii inferiori su neve appena remollata



Quasi sul ghiacciaio del Morteratsch


Poi piattone con solo qualche crepo da evitare. Sulla morena il rifugio


Dopo questa entusiasmente discesa dai 3846m della Fuorcla ai 2000m del ghiacciaio non ci resta che rifare i 2,5km fino al parcheggio felici e contenti.
Ciao Morteratsch, torneremo. Intanto sarà difficile trovare una gita per il prossimo weekend che regga il confronto! Forse la Bondasca??