Lo Zupò quest'anno spopola: da quando il dream-team di on-ice ha fatto la salita un mese fa' le ripetizioni sono state numerose, potenza di internet! L'innevamento abbondante ha poi fatto il resto.
La gente che viaggia si fa questa cima in giornata, noi (io e Mario) abbiamo ben altri ritmi così spezziamo la salita in due giorni pernottando al confortevole locale invernale della Capanna Boval 2495m.
Raggiungiamo la stazione del Morteratsch sabato pomeriggio. I primi 2,5km pressochè pianeggianti sono da percorre sci in spalla, qui le distanze sono scandite dalle paline che indicano il ritiro del ghiacciaio: dal 1900 -2km.
Finalmente sci ai piedi risaliamo il ghiacciaio del Morteratsch sotto un bel cielo azzurro.
Superato il primo pendio il ghiacciaio si fa di nuovo piatto fin sotto la Capanna Boval posta sopra la morena. Dopo un paio d'ore in neve fradicia raggiungiamo il rifugio occupato solo da due giovani svizzeri arrivati dal Diavolezza, loro il giorno dopo faranno il Bernina.
Dalla terrazza gran panorama su Bellavista-Zupò-Argent-Crest'Aguzza
Palù e Bellavista
Diavolezza-Cambrena
Prima di cena, col sottofondo incessante di fragorose valanghe, studiamo l'itinerario di salita per lo Zupò: in rosso la salita, in verde un piccola variante che abbiamo seguito
Cena veloce e poi via di corsa a lustrarsi gli occhi con la luce del tramonto
Biancograt
Al mattino partenza alle 4.30, dal rifugio si perdono circa 100m e a 2400 si rimette piede sul ghiacciaio. Rigelo perfetto, all'inizio del primo ripido pendio artigliamo gli sci. Dopo circa un'ora il Bernina e la Biancograt si accendono
Ultimo spicchio di luna
In prossimità dell'isolotto roccioso traversiamo a destra quasi in piano verso il passaggio chiave: il "Buuch".
Questo tratto solitamente è molto tormentato ed in molti inverni trovare un passaggio è cosa complicata, quest'anno invece nessun problema. Solo la neve fresca ci fa fare un po' di fatica nel tracciare.
L'ambiente glaciale è impressionante, ci si sente piccoli piccoli e si cerca di passare senza disturbare troppo questi giganti
Sui pendii sommitali sotto il tiro dei seracchi: via veloci qui! eh già fosse facile
Verso il Cervino, ah no Crest'Aguzza
La possente mole del Bernina (prima o poi è da fare con gli da questo versante)
Il Piz Morteratsch
Il tempo cambia
In fondo la Fuorcla Zupò tra Piz Zupò a sinistra e Argent a destra
5 minuti dopo saremo immersi nelle nuvole, arriviamo comunque alla Fuorcla (3846m) dove c'è il deposito sci. Picca e ramponi fremono per gli ultimi 100m, attendiamo un po' ma la schiarita non arriva anzi ora la visibilità è di pochi metri. Decidiamo quindi di rinunciare alla vetta (noi non siamo mica forti come Orzobimbo che al grido "In cima a tuti i costi" non si sarebbe certo fermato, anzi adesso ci insulterà pure ma a noi che ci frega).
Primi metri di discesa seguendo la nostra traccia di salita che il vento non ha ancora del tutto cancellato. Poi più giù finalmente le nubi scompaiono e possiamo affrontare i punti critici con ottima visibilità. Su questo itinerario un errore ti porta quasi sicuramente in guai seri...
Il "Buuch" in discesa, troveremo ottima neve polverosa.
Ci fermiamo più volte ad ammirare le seraccate del Labyrinth: qui quelli che hanno un gran manico scendono!
Pendii inferiori su neve appena remollata
Quasi sul ghiacciaio del Morteratsch
Poi piattone con solo qualche crepo da evitare. Sulla morena il rifugio
Dopo questa entusiasmente discesa dai 3846m della Fuorcla ai 2000m del ghiacciaio non ci resta che rifare i 2,5km fino al parcheggio felici e contenti.
Ciao Morteratsch, torneremo. Intanto sarà difficile trovare una gita per il prossimo weekend che regga il confronto! Forse la Bondasca??