Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

28 set 2010

V Festa CAI

Tradizionale incontro di inizio ottobre dove potersi conoscere, ritrovarsi e progettare nuove salite....


Rossano Libèra, alpinista di punta sulla scena internazionale, ci racconterà vent'anni di attività....
(Ingresso libero)


27 set 2010

Parco dei 100 Laghi in bici....

Fare sempre le stesse cose annoia....o meglio a noi annoia...
Quindi perchè non provare qualcosa di nuovo, e scoprire posti nuovi...
A dire il vero tutto nasce all'ultimo quando le previsioni per Domenica sembrano essere belle.
Noi non fidandoci andiamo a vedere....
Decidiamo di andare a farci una pedalata nell Parco dei 100 Laghi.
Essendo un attivita' nuova non so bene cosa portare quindi meglio preparare la borraccia con l'integratore.....Io sono allergico al ghetoreid e isostat, quindi....
Per arrivare prendiamo l'autostrada della Cisa ,
Usciamo a Berceto, e dirigiamo verso il Passo Sillara, poi seguiamo l'indicazione per Bosco di Corniglia....Qua il Navigatore di Natale da i numeri, e allora è meglio tornare ai vecchi metodi per capire che strada fare..
Finalmente raggiungiamo il punto di partenza nei pressi del Passo del Cirone...
Porcorse poche centinai di metri lasciamo l'asfalto per iniziare finalmente il percorso ciclabile...
All'inizio è cosi.....
Poi diventa impossibile per noi proseguire in sella e quindi bici in spalla per raggiungere la Pina della Tavola, ma prima uno steccato sbarra la strada...Ma a noi non ci ferma nessuno !!!!
C'è chi apre e chi chiude...
E poi si prosegue...
Nei prati grossi gruppi di mazze di tamburo fanno capolino....
E un peccato prenderle, anche perchè bisognerebbe fare il permesso, e di prendere una multa per delle mazze non è da noi....
Continuiamo a pedalare su questi bei prati.
Poi inizia la discesa nel bosco, ma ad un certo punto,un cartello indica uno strano pericolo.....
Possibilita' di caduta ALBERI !!!!!
Comunque la strada boschiva è bellissima !
Con anche punti molto caratteristici.
Guardate questo lago che spettacolo !
Siamo in localita Lagoni.
E tutto fa rima ai Lagoni arrivano i belloni!
( Per il Checco . Essendo zona con i laghi abbiamo preferito anche questa volta indossare i salvagenti ! Il riferimento è sul commento fatto da te al report Monte Isola )
Ora ci attende un altra salita verso il Passo della Colle.
Che puntalmente e in modo molto rilassato arriviamo...Non ci sta' mica correndo dietro nessuno.
Ora avremmo potuto continuare la biciclettata, ma 1 non volevarmo annoiarvi ulteriormente, 2 il tempo stava volgendo al brutto, 3 AVEVAMO FAME !!!!!
Quindi siamo ritornati al rifugio Lagodei dove una polenta fritta con lardo ci aspettava...
E anche del cinghiale con i funghi...
Il mangiare e il bere hanno un po' influito sul rendimento nell'ultima salita fino alla macchina ma alla fine io arrivo.....
Qualcuno piu' esperto invece se la prende comoda e aspetta che il primo ( pirla ) che arriva alla macchina ritorni a prendere il 2 ...
Nella cartina che segue ( fotografata da un insegna ) c'è il percorso svolto:
0 = partenza e arrivo
1 = Rif. Lagodei
2= Rif. Lagoni
3= Colle delle Colle
4=Finita la discesa del dopo pranzo inizia la salita ....La Mazzata !!!!!
Ritengo che al di la della nostra uscita, che ha uno sviluppo di circa 38 km e 1000 mt di dislivello, non sia esaltante come fare un 4000 o un bella scalata, ma quello che a noi piace è divertirsi e in questo credo non ci sia chi ci batta tanto facilmente!!!!

19 set 2010

12 set.10 Nadelgrat (quasi)

Eccomi finalmente dopo più di un anno di frequentazione abituale alla mia prima pubblicazione sul blog, sono anche in ritardo di una settimana ma in questa occasione spero mi perdonerete.
Mentre la compagnia della prostata di Riky andava alla Waismisessese...e, come la chiama lui, io con altri 4 amici altrettanto "prostaici"eravamo esattamente di fronte a loro a tentare di fare la Nadelgrat; bella cresta di 4 cime oltre i 4.000, culminanti nel Nadelhorn 4.327 mt. Ho detto tentare perchè arrivati nei pressi del canale che ci avrebbe dovuto portare in cresta per iniziare la cavalcata in quota, ci siamo accorti che le condizioni sarebbero state proibitive per una cordata composta come le nostre, tenuto conto dello stato di forma e dell'attrezzatura di 3 su 5 componenti. Abbiamo quindi proseguito sul ghiacciaio e raggiunta in qualche modo la via normale risalente dalla Mishabelhutte sul versante opposto al nostro, siamo andati in cima al Nadelhorn da li. Poi da qui io e Paolo (detto mister 4.000 per averli fatti quasi tutti quelli delle alpi e più di una volta da vie diverse) abbiamo fatto una capatina a ritroso sulla cresta per fare anche le altre 2 cime della cresta più prossima a noi.

L'allegra compagnia della prostata 2 si avvia. Giancarlo, Gianni, Silvio e Paolo

ecco che subito dietro l'angolo del paese si scorge la meta, ma al rifugio mancano 4 ore!!!

I ghiacciai qui son sempre molto "vivaci" e quando coperti di poca neve fresca come in questi giorni, celano moooolti buchi che puntualmente io e Paolo da buoni capi cordata, abbiamo pensato bene di centrare un paio di volte...santa corda tesa...


Rifugio aperto ma non gestito e quindi atmosfera favolosa poca gente e scambio di cibi cotti su
stufa a legna, ottimo!


Partiti alle 03:30, dopo 3 ore la splendida alba ci raggiunge


quel che avremmo dovuto fare...

...e invece Paolo e Silvio mentre raggiungono il passo che porta alla via normale...

...perchè il canale era davvero una schifezza

Ecco la cresta che ci attende, a sinistra la bella nord della Lenzpitze


dopo numerose imprecazioni di chi mi segue finalmente eccooci in cima con i panorami consueti cervino, dent d'erens dent blanche, da altre posizioni

ora io e Paolo di corsa andiamo qui...Steknadelhorn e Hoberghorn


...e gli altri iniziano la discesa pian piano aspettandoci

Paolo alias mister 4.000 e sullo sfondo Weismiess e Lagginhorn fatto con Simo un mese fa circa


Bella uscita con finale suspance, rientrati alla macchina alle 19 dopo 15 ore e mezza di cammino, tempo di girare l'auto e inizia a piovere, anche questa volta ci è andata di lusso pensa a scendere sotto l'acqua....

Uno sguardo alle cime della valle di Saas-Fee, a Simone non ne mancano molte da fare, ma agli altri forse si, bellissima zona da rivivere quest'inverno

15 set 2010

Pizzo Trona

Dopo un esame bisogna sempre festeggiare e se a questo si aggiunge che sono iniziate due settimane di vacanza allora bisogna fare una cima.
Con Sergio stavamo pensando una meta quando Nando mi propone di accompagnarlo sul Pizzo Trona...Compagni e meta trovati, si può partire!

La val Gerola ci accoglie in questo mercoledì di settembre senza una nuvola e quindi con visibilità spaziale: dal Viso ai Palù è tutto per noi!
Seguiamo il sentiero che da Laveggiolo porta al rifugio Trona e quando siamo quasi arrivati al rifugio facciamo una scoperta: è nata una strada! Sicuramente gli alpeggi e i rifugi ringraziano.



La nostra meta ancora lontana...


Passiamo dal rifugio Trona ancora chiuso, siamo a fine stagione e la rifugista preferisce dormire, proseguiamo verso il lago di Inferno e la cresta nord del Pizzo Trona.
Un venticello fresco fresco incomincia a soffiare, prima da sud poi da nord. Non ci facciamo impensierire e risaliamo l'ultimo pratone che ci consegna all'inizio delle difficoltà.


Dopo un primo pezzetto di sentiero arriva la roccia e facciamo subito un'amara scoperta...Le catene non esistono più, neanche le poche che erano sopravvissute alla pulizia eseguita negli anni passati da parte di qualche purista della montagna. Decidiamo così di procedere legati, sicuramente più lenti ma più sicuri.


Un brivido ci corre lungo la schiena quando un metro cubo di roccia parte da sotto i piedi del sottoscritto e sfiora Nando. Nulla di che, solo qualche graffio. Possiamo ripartire....
La placchetta del distacco


Nella parte alta la qualità della roccia migliora e con essa anche il morale, divertenti facili passaggi ci portano in cima.


In discesa il rifugio è aperto e ci fermiamo volentieri a salutare la nostra gestora preferita...Elisa!!
Anche se è indaffarata con le pulizie ci fa un the e versa due grappe....


Elisa ci chiede di aiutarla a collaudare la strada, così la discesa si rivelerà molto comoda....




La giornata mi ha proprio rilassato.
Il panorama mi ha permesso di ripercorrere con pochi sguardi tutte le fatiche di questa lunga estate: dallo spigolo Vinci al Rosa...Tutto davanti ai nostri occhi, oggi solo per noi!