La voglia di montagna è più forte della pioggia che sta cadendo in continuazione a Milano e hinterland....Insieme a Simone spulcio tutti i siti meteo, dalla vda al trentino è brutto, idem in svizzera. Guardiamo la liguria e le Apuane ma anche la nulla da fare. Bisogna lasciare stare la roccia, di asciutto non c'è nulla e anche in quei pochi luoghi dove non è ancora piovuto pioverà presto, l'arrampicata è meglio lasciarla stare. Peccato.
Meteo trentino parla di schiarite per la giornata di venerdì, la scelta cade sul versante nord di cima Vermiglio. E' chiaro a tutti e due che ci sono ottime probabilità di prendere l'acqua, ma quando c'è la voglia questi dettagli passano in secondo piano.
Venerdì sera andiamo a dormire a Stadolina, guadagnamo qualche preziosa ora di sonno visto che la sveglia suonerà alle 2.15.
Un'oretta di macchina abbondante ci consegna alla partenza del sentiero per il rifugio Denza: “pronto per i giochi senza frontiere??” mi chiede Simone. Io lì per lì non capisco e mugugno una risposta, in fondo sono le 3.30 del mattino, ci sta che il socio straparli un pochino....Quando mi ritrovo accovacciato in una galleria alta 1,60 e larga 60 cm capisco che non stava straparlando! Le sorprese però non finiscono qua, infatti dopo la galleria è il turno della cascata e della sua bella pensilina. Peccato solo che la tettoia sia crollata e ora bisogna passare direttamente sotto l'acqua, una doccia alle 4 del mattino è ciò che ci vuole per svegliarci! Non ci lamentiamo manco di avere i vestiti bagnati, tanto piove...
Di buon passo e buone bestemmie arriviamo al locale invernale del Denza, non ci pensiamo su manco due minuti e ci buttiamo sotto le coperte mezzi nudi.
Dopo un'oretta il meteo sembra migliorare, c'è il sole! La tanto sospirata schiarita è arrivata e possiamo partire! Conciati come due dei Village people facciamo proprio ridere! Simone in canotta e pile di onice, io a torso nudo e felpa.
Simone, temerario, azzarda la discesa in sci ma gli basta una curva per decidere che le condizioni non la permettono e preferisce seguirmi a piedi. Fronte alla parete, passin passino, arriviamo fuori dalle nuvole su pendenze più tranquille e possiamo scendere sci ai piedi su questa neve bagnata che ha ricevuto acqua fino a due ore prima.
Al Denza ci rimettiamo i vestiti che da bagnati sono diventati umidi e incominciamo la nostra discesa. Arrivati alla cascata c'è solo un modo per non bagnare i vestiti che a fatica si sono finalmente asciugati!
4 commenti:
Certe cose si fa fatica anche a commentarle.....
A parte che vi puzza la salute, come si dice a Milano, non mi viene in mente nulla...
No, Andre, lascia perdere... Siete grandi! Che bello il tuo report... torno ora dalla mitica pizzata di on ice... Ci siete mancati!
Questa volta non sono del tuo parere vecchio leone.
Tentare un uscita anche quando le previsioni non danno nulla di buono, non e da "gente che gli puzza la salute ".
Tante volte siamo andati e poi il meteo non è stato come le previsioni.
Quindi è giusto tentare, poi è ovvio: non tutte le ciambelle escono col buco, ma loro ci hanno provato !
Bravi !
Ma ALe è uno scoppiato e cerca sempre scuse per non far fatica :)
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