Visto che Andrea me l'ha chiesto e premesso che quello che si vede nel centro della sua foto è il Sasso Cavallo e non il Sasso dei Carbonari (non sbaglia solo Riccardo!)
mi tocca tornare al 1987, passando dalla Bocchetta di val Cassina
per trovarmi con Luigi di fronte alla più impressionante, per me, parete del Lecchese
La parte destra della parete, dove oggi salgono diverse vie moderne, che spero Andrea possa salire, era percorsa allora dalla Oppio, che è rimasta un sogno nel cassetto, e non so se da qualche altra via.
Noi invece siamo saliti sulla Cassin che sale più in centro con difficoltà un pò più umane.
I primi tiri sono belli e strapiombanti, poi la parete si adagia e si prosegue su difficoltà minori con roccia un pò sporca.
3 commenti:
Ero sicuro di aver sbagliato!!
Io nascevo tu eri su quella parete, grandi!
Grandi è dir poco....
Pensa che sono stati i miei istruttori di Alpinismo quei due tipi ....E non solo...Infatti il loro motto è : "non esiste solo la montagna c'è anche BACCO e VENERE !!!!!"
Che Bei ricordi di Ciucche e .....
Forse è li che mi sono fottuto i neuroni per i nomi delle montagne ed ecc.....
Ma non è che invece di "grandi" volevate dire "vecchi"?
Allora largo ai "piccoli"!
E mi sembra che ultimamente di "piccoli" ne stiano arrivando anche di nuovi.
Spero che anche loro vengano contagiati dal "mal di montagna" ... oltre che da Bacco e Venere e ...
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