Partenza sabato mattina ad orari per noi insoliti: 7.30. La Valpelline ci attende con la sua diga da costeggiare...bella ma infinita
Al termine della diga siamo al rifugio Prarayer, al rifugio Aosta sono solo 750m di dislivello ma impiegheremo ben 3ore30min...non è certo una salita diretta!
Sull'ennesimo pianone da percore scorgiamo laggiù in fondo il rifugio
Anni fa il ghiacciaio arrivava fin sotto al rifugio, ora non più e per raggiungere il rifugio Aosta si percorre una breve ferratina. Intanto sopra la testa di Andrea incombe la Dent d'Herens
Finita la ferrata una serie di ripidi tornanti ci consegna al rifugio per una meritata birrozza
Il rifugio è piccolino, 30 posti, ma molto accogliente. Anche la cena è ottima e abbondante.
Domenica sveglia 2.30, colazione e partenza ore 3.
Domenica sveglia 2.30, colazione e partenza ore 3.
Si inizia con un breve tratto in discesa poi si risale il ripido pendio ghiaioso fino a toccare il Ghiacciaio delle Gran Murailles. Nonostante il gran caldo dei giorni scorsi le condizioni sono ottime e i crepi si superano senza patemi. Quando inizia a fare chiaro siamo ai piedi del canalino che sbuca al colle di Tiefenmatten Est 3574m. Ci si issa forza di braccia su solidi canaponi cercando si non far crollare troppi macigni...la roccia qui è una vera schifezza.
Dal colle inizia la cresta e la roccia ora diviene ottima.
Dal colle inizia la cresta e la roccia ora diviene ottima.
Si scala sempre sul filo con difficoltà di II e qualcosa di III+ su un paio di gendarmi. Alle 7.40 raggingiamo la spalla nevosa che si raccorda con la via normale. Qui Annalisa decide che per lei può bastare così e fa dietrofront unendosi ad una cordata che ha le sue stesse intenzioni.
Rimaniamo io e Andrea. Superiamo il pendio nevoso e attacchiamo le roccette sommitali fino a sbucare in cresta.
Meglio non farsi distrarre troppo da quella parete
La perfetta Dent Blanche salita l'anno scorso di questi tempi
Gli altri giganti del Vallese
Ore 9 siamo in vetta
Merita una foto tutta per lui
Seracchi
In discesa dopo la spalla nevosa ripercorriamo la cresta. La maggior parte delle cordate scenderà invece con 7 doppie attrezzate sulla parete sud. Alla fine saremo più veloci noi.
Raggiungiamo la cordata di Anna e affrontiamo insieme l'ultima parte di cresta
Raggiungiamo la cordata di Anna e affrontiamo insieme l'ultima parte di cresta
Dietro di noi la Dent d'Herens con la cresta di Tiefenmatten sulla sinistra
Fa caldo ma i ponti reggono ancora bene. A sinistra la parte ripida del ghiacciaio
E all'una siamo al rifugio ad ordinare un bella pasta dal simpatico rifugista
Poi con la panza piena ci spariamo la lunga discesa
4 commenti:
...grazie Simo per il no-comment!!!
alla prossima...magari la traversata delle Jorasses che dici?;-)))la prossima pasta rossa offro io assieme alla birra di Luca!!!un abbraccio a tutti
bravi a tutti come sempre...vi abbiamo pensato tanto, soprattutto quando alla 1.30 di domenica mattina tornavamo dal matrimonio !!! vabbè pazienza, c'è sempre tempo e modo per recuperare e volontà di esserci.
anna, già ti vedevo in cima !
ma ci siete al vajolet ad inizio settembre?
Bravissimi! Complimenti!
peccato...peccato...peccato...sempre più peccato non esserci stata. vabbè..mi rifarò. Grandi nesquik, pippalunga e annina, anche senza cima!!
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