Tante volte lo avevamo nominato, ma l'occasione era sempre sfuggita. Quest'anno però è la volta buona. Valcavanale ci vede arrivare di buon ora, poco prima delle 8 Andrea ed io iniziamo a risalire la stradina verso il rifugio Alpe Corte che ci accoglie con un bel profumo di vin brulè.
Illuminati dai primi raggi di sole iniziamo a risalire il ripido pendio verso le Baite Corte di Mezzo
Rampanti utili ma non indispensabili, a patto di non finire nel torrente di sotto.
Il vento dei giorni scorsi ha fatto il suo sporco lavoro
Il silenzio ci accompagna verso il Passo dei Laghi Gemelli
Al passo il vento ci accarezza e ci invita a proseguire in fretta. Dalla relazione avrei giurato di poter scendere verso il vallone dei Laghi Gemelli senza spellare, invece il pendio è bello ripido e la neve dura impone curve accorte. Più sotto un lungo traverso, poi ripelliamo per i 500m finali.
In quattro ore siamo in cima, sci ai piedi anche sulla paretina finale.
Una stretta di mano e via, pronti per la discesa. Oggi il silenzio ci accompagna, ogni tanto è bello anche così.
Discesa con neve di tutti i tipi: polvere, un po' di crosta, placconi superduri e stradina finale di sopravvivenza, il tutto condito dal ripello per tornare al Passo dei Laghi Gemelli che porterà il dislivello di oggi a sfiorare i 1800m. Viva l'Orobia!
Domenica invece giretto in quel di Pescegallo come gita defaticante. 30cm di neve fresca scesa nella notte regalano a me e al Catena una bella sciata. Peccato per il forte vento, ma alla fine giusto così, siamo in montagna. Il vero maltempo è ben altro.
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