Forse in molti non se ne sono
accorti ma a circa 200 km da Milano, in quel paradiso arrampicatorio che è la
valle del Sarca, qualcosa sta cambiando...E viste le personalità degli attori
in gioco il risultato è tutt’altro che scontato...
Su Alpinline la mia prima uscita relazionata nella valle del Sarca risale al 2010. Penso che però ve ne sia un’altra che è sfuggita al blog, una
domenica di sole passata sulla via Aspettando Martino, porta di ingresso per
tanti arrampicatori in quella bella valle che parte dal lago di Garda e si
inoltra seguendo il corso del Sarca.
Gli scalatori hanno trovato in questa zona un clima, un paesaggio e
delle pareti veramente perfette per condensare tutto ciò che amano: roccia, sole, cibo e buon vino che non deve mai
mancare dopo una giornata trascorsa su una felesia di calcare.
Heinz Grill ha saputo vedere delle linee – a volte superbe – su pareti
dove gli altri vedevano solo boscaglia. Il lavoro di pulizia e preparazione
delle vie per i ripetitori è stato solo il passo successivo a delle prestazioni
arrampicatorie assolutamente di grande livello vissute quasi sempre da primo di
cordata. Gli arrampicatori devono dire
un grazie grosso come una casa a quest’uomo e alla sua combriccola di apritori
seriali di vie senza i quali non esisterebbero capolavori come quelli sui quali
si può avere il piacere di scalare oggi. Ma non solo gli arrampicatori che dovrebbero
ringraziare: anche tutte quelle persone che grazie a questi vivono in quanto l’indotto
che l’arrampicata si tira dietro non è certo trascurabile! A testimonianza di
ciò ci sono i mille negozi di attrezzatura e i mille bar dove si respira aria
di roccia.
Invece, da quello che leggo, al posto di apprezzamenti, Grill è sempre
più vittima di calunnie, insulti e cattiverie varie che l’hanno spinto
addirittura a chiudere il sito arrampicata-arco.com
Ho avuto il piacere e la fortuna
di vedere nascere alcune di queste vie, di qualcuna ho fatto la decima o
quindicesima ripetizione, può far sorridere i non addetti ai lavori, lo so, ma
questo è giusto per dire come per soli meriti anagrafici sia stato un testimone
oculare dell’attività di quest’uomo nella valle.
Qualche sera fa chiacchieravo con
un amico arrampicatore e come fanno tutti gli innamorati di una disciplina
(arrampicata o violoncello non fa differenza) sboronavamo un po’ sulle salite
fatte insieme ad Arco e cercavo di dare un’interpretazione della situazione che
si è venuta a creare; riflettevamo da una parte sul valore di Grill come
apritore di vie (ah, giusto per precisare, l’attività di Grill mica è confinata
alla valle del Sarca!), dall’altra ci dicevamo che abbiamo avuto una gran
botta di fortuna ad aver visto e vissuto questi anni caratterizzati da questa
intensa attività arrampicatoria in valle.
Quando fra 25 anni le vie saranno
unte e quando itinerari oggi considerati come grandi classici verranno evitati
dalle nuove generazioni che si orienteranno verso luoghi ancora da scoprire,
noi potremo dire di aver avuto la fortuna di aver ripetuto queste linee dopo “appena”
15 cordate come ogni tanto si scopre leggendo i libri di via.
GRAZIE GRILL!!!
Per approfondire la questione:
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