Sabato, ore 3:04 la sveglia suona e come consueto la spengo, dopo un tempo indefinito che poteva essere 1 minuto come anche 2 ore, apro un occhio terrorizzato: ma io dovevo andare in Dolomiti con Andrea e Simone!!!! che ore sono?! 3:06, fiiiuuu!!! mi sono addormentato solo 2 minuti.
Puntualissimi 3:30 si parte e alle 6:30 siamo a Madonna di Campiglio, il passo verso l'attacco della via è molto celere, ma comunque riesco a fare alcune foto di luoghi e cime che non conosco, Andrea aggiungerà i nomi
Prime luci sulla cima Tosa, il canalone Neri è ancora in ombra.
eccoci di passaggio dal Rif. Brentei, meta odierna anche dei nostri amici del corso di escursionismo, che tra l'altro in discesa incroceremo.
Il canalone Neri appare. E' messo maluccio, fino a qualche anno fa il ghiaccio non si interrompeva neanche a settembre
In fondo la Bocca di Brenta. La punta in corrispondenza del tetto della cappellina dovrebbe essere la Cima Margherita, meta di una fallimentare arrampicata di qualche anno fa....
Avevo già fatto da ragazzo alcune gite con la parrocchia sulle Dolomiti e quindi la morfologia delle montagne e i panorami particolarissimi che mi attorniano non sono cosa nuova, ma è la prima volta che vado a fare una via d'arrampicata e devo dire che la cosa mi esalta. Certo questo è un mondo a parte, noi siamo abituati ad arrampicare in Lombardia, Val d'Aosta e Piemonte, spaziamo dal gneiss al granito al calcare, ma qui è un altro mondo. Avevano ragione Andrea e Simone, da queste parti occorre venire con le orecchie basse, in punta di piedi e arrampicare su vie di almeno un grado in meno del solito.
A tal proposito la via Fherman al Campanile Basso è una via bellissima e molto logica, attacca la parete lungo una magnifica successione di diedri, ha alcuni passaggi di V ma nel compesso è tutta sul IV+ continuo per tutti i suoi 13 tiri (dolomitico però dalle ns parti gli darebbero un bel 5), quasi sempre esposta, verticale e chiodata praticamente solo sulle soste, si viaggia a suon di un chiodo ogni 40 mt e quindi se non ti puzza la salute qualcosina lo devi pur mettere mentre sali, ma non troppo o non finisci più. Insomma, dapprima rallentati da 2 tedeschi che poi non l'hanno terminata, e poi stanchi cotti per la mazzata fatta in giornata, in circa 6 ore la vinciamo. Non dei fulmini ma per essere la mia prima volta su queste vie e per giunta da primo, sono soddisfatto così. Una nota di merito va alla relazione tratta dal sito sasbaloss, è facile sbagliarsi su queste pareti, ma la relazione ci è stata di grande aiuto, precisa ed essenziale come serve.
Ecco alcune immagini che testimoniano l'ambiente sontuoso e la verticalità della via.
la parete da scalare, con la sua successione di diedri
ecco i valorosi iscritti alla odierna "maratona"
alle nostre spalle la sagoma di cima Tosa (o almeno credo...)
da uno dei comodi terrazzini di sosta osservo la progressione dei miei compagni
Andrea mi raggiunge...
ed è la volta di Simone che inizia a mostrare segni di stanchezza (per fortuma nessuno faceva le foto a me, altro che segni di stanchezza, sarebbero state smorfie di pura sofferenza!!)
finita!! facce soddisfatte, ma...Simone?!
Ah! eccolo impegnato sugli ultimi metri, muoviti che arriva l'acqua!! (notare l'esposizione della via e il paretone che fa da sfondo alla foto: Crozzon di Brenta)
le nubi iniziano ad addensarsi e giocano con le cime, noi ci affrettiamo alle doppie x la discesa ma non perdiamo l'occasione per ammirare il Campanile Alto.
Andre...
...e...ma si muove o no?!
...ecco che arriva anche Simone
il "sentiero" di discesa (sentiero Delle Bocchette), da solo vale una gita e infatti è la meta del corso di escursionismo del nostro CAI, chissà se il meteo glie lo avrà consentito...
Che dire? Gran via, grande ambiente e grandi i miei soci che mi hanno portato ad arrampicare da queste parti.
La discesa tanto per cambiare si fa di corsa, questa volta per non prendere l'acqua, saremo fortunati e prenderemo solo una manciata di gocce. Alle 19 dopo circa 12 ore siamo alla macchina e alle 22 tra le mura di casa.
Che altro aggiungere?
TUTTO PERFETTO
Puntualissimi 3:30 si parte e alle 6:30 siamo a Madonna di Campiglio, il passo verso l'attacco della via è molto celere, ma comunque riesco a fare alcune foto di luoghi e cime che non conosco, Andrea aggiungerà i nomi
Prime luci sulla cima Tosa, il canalone Neri è ancora in ombra.
eccoci di passaggio dal Rif. Brentei, meta odierna anche dei nostri amici del corso di escursionismo, che tra l'altro in discesa incroceremo.
Il canalone Neri appare. E' messo maluccio, fino a qualche anno fa il ghiaccio non si interrompeva neanche a settembre
In fondo la Bocca di Brenta. La punta in corrispondenza del tetto della cappellina dovrebbe essere la Cima Margherita, meta di una fallimentare arrampicata di qualche anno fa....
Avevo già fatto da ragazzo alcune gite con la parrocchia sulle Dolomiti e quindi la morfologia delle montagne e i panorami particolarissimi che mi attorniano non sono cosa nuova, ma è la prima volta che vado a fare una via d'arrampicata e devo dire che la cosa mi esalta. Certo questo è un mondo a parte, noi siamo abituati ad arrampicare in Lombardia, Val d'Aosta e Piemonte, spaziamo dal gneiss al granito al calcare, ma qui è un altro mondo. Avevano ragione Andrea e Simone, da queste parti occorre venire con le orecchie basse, in punta di piedi e arrampicare su vie di almeno un grado in meno del solito.
A tal proposito la via Fherman al Campanile Basso è una via bellissima e molto logica, attacca la parete lungo una magnifica successione di diedri, ha alcuni passaggi di V ma nel compesso è tutta sul IV+ continuo per tutti i suoi 13 tiri (dolomitico però dalle ns parti gli darebbero un bel 5), quasi sempre esposta, verticale e chiodata praticamente solo sulle soste, si viaggia a suon di un chiodo ogni 40 mt e quindi se non ti puzza la salute qualcosina lo devi pur mettere mentre sali, ma non troppo o non finisci più. Insomma, dapprima rallentati da 2 tedeschi che poi non l'hanno terminata, e poi stanchi cotti per la mazzata fatta in giornata, in circa 6 ore la vinciamo. Non dei fulmini ma per essere la mia prima volta su queste vie e per giunta da primo, sono soddisfatto così. Una nota di merito va alla relazione tratta dal sito sasbaloss, è facile sbagliarsi su queste pareti, ma la relazione ci è stata di grande aiuto, precisa ed essenziale come serve.
Ecco alcune immagini che testimoniano l'ambiente sontuoso e la verticalità della via.
la parete da scalare, con la sua successione di diedri
ecco i valorosi iscritti alla odierna "maratona"
alle nostre spalle la sagoma di cima Tosa (o almeno credo...)
da uno dei comodi terrazzini di sosta osservo la progressione dei miei compagni
Andrea mi raggiunge...
ed è la volta di Simone che inizia a mostrare segni di stanchezza (per fortuma nessuno faceva le foto a me, altro che segni di stanchezza, sarebbero state smorfie di pura sofferenza!!)
finita!! facce soddisfatte, ma...Simone?!
Ah! eccolo impegnato sugli ultimi metri, muoviti che arriva l'acqua!! (notare l'esposizione della via e il paretone che fa da sfondo alla foto: Crozzon di Brenta)
le nubi iniziano ad addensarsi e giocano con le cime, noi ci affrettiamo alle doppie x la discesa ma non perdiamo l'occasione per ammirare il Campanile Alto.
Andre...
...e...ma si muove o no?!
...ecco che arriva anche Simone
il "sentiero" di discesa (sentiero Delle Bocchette), da solo vale una gita e infatti è la meta del corso di escursionismo del nostro CAI, chissà se il meteo glie lo avrà consentito...
Che dire? Gran via, grande ambiente e grandi i miei soci che mi hanno portato ad arrampicare da queste parti.
La discesa tanto per cambiare si fa di corsa, questa volta per non prendere l'acqua, saremo fortunati e prenderemo solo una manciata di gocce. Alle 19 dopo circa 12 ore siamo alla macchina e alle 22 tra le mura di casa.
Che altro aggiungere?
TUTTO PERFETTO
7 commenti:
Complimenti per la via !
Peccato non aver raggiunto la cima .
Ne mancava ancora un po' e avete fatto bene, un temporale sul Basso non dev' essere uno scherzo.
Bravi !!!
Come mi piaciono queste strapazzate.....
Anche se in 2 giorni uno se la gode di piu'.....
Ma col se', e con il ma' non si fa' la storia... E soprattutto non si riescono a gestire gli impegni famigliari !
"le nubi iniziano ad addensarsi e giocano con le cime, noi ci affrettiamo alle doppie x la discesa"
La foto che si vede Andrea con la corda in spalla....
Ma quello è il campanile giusto, con la cengia e l'ultimo pezzo ?
Ma si esce cosi lontano dalla normale ?
beh, vi siete persi una birra !!!
noi eravamo li ad aspettarvi :-)
sarà per la prossima, mau ba chia
Richi, quello che vedi in foto è sì il campanile...ma quello Alto, non il basso.
La via Fherman esce sullo stradone provinciale a due minuti da dove si attacca il camino della normale che porta in cima (Ricodi? Quello che due anni fa ci fece perdere un po' di tempo per l'incertezza della strada da seguire). Avremmo potuto optare per la Preuss ma il meteo e l'ora ci hanno consigliato di scendere.
Grandi dolomiti, che ambiente!
Andrea avete fatto benissimo a scendere, quando il tempo è incerto e meglio non rischiare.
Si anch' io mi ricordavo che l'uscita della Fherman era abbastanza vicino ( anzi mi sembra pure di aver visto delle cordate uscire )...Ma quella foto mi ricordava piu' o meno la fine del basso....
Si vede bene il cengione e il camino sulla dx, ma la cima mi sembrava un po' diversa....Ci credo era quella Alto...
Bisogna tornarci per rinfrescare la memoria......
Davvero, complimenti ancora per la via in giornata !
miii ma voi siete proprio dei pazzi furiosi!
in brenta per un giorno solo?!
la mia radiosveglia prima delle 7 non suona, il bottone s'è rotto :D
allora son costretto ad attarci due o tre giorni
grandi....voi in Dolomiti!!! Averlo saputo...vi raggiungevo!!! Così ammiravo un doppio spettacolo ;-)
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