Qua la prima parte.
Finalmente torniamo in Grigna, anche se l'estate è più vicina al suo termine che al suo inizio. Il ritorno è in grande stile, via Gandin al torrione del Cinquantenario. Forse una delle più belle vie mai fatte in quel della Grignetta....
Partiamo a camminare verso le 7.30, sul sentiero delle Foppe solo un altro paio di ragazzi, poi finalmente vediamo la nostra meta e ne raggiungiamo l'attacco.
Tiri tutti duri, V+ obbligato in numerosi tratti, non passaggi bensì metri e metri, a volte da proteggere.
Un paio di intelligenti traversi aiutano ad evitare due strapiombi impossibili. Uno però bisogna forzarlo se si vuole arrivare in cima senza deviare sulla normale (6a, appigliato).
Discesa lungo la via Normale con 3 calate.
Si parla tanto del famoso traverso della Cassin, ripetete la Gandin poi mi direte...I traversi sono impressionanti!!! L'esposizione è massima, il grado alto (V, forse con un +) e il chiodo enormemente distante! Altro che il famigerato traverso della Cassin (su cui si sparano un sacco di cavolate)!! Sul Medale si può fare lo scimpanzè da un chiodo all'altro, qua no. Il chiodo si raggiunge, si rinvia e.... si supera!
Complimenti a chi l'ha richiodata. Forse è una delle prime vie della Grigna dove non ci sono fittoni inutili...Dove ci si può proteggere con clessidre o friends sono stati evitati resinati. Proprio un bel lavoro!
Dopo la via piatto di carne e polenta al rifugio Rosalba. La cucina è ottima, il gestore simpaticissimo! La prossima due giorni del CAI avrà il Rosalba come meta!!
Via consigliatissima, da fare!
2 commenti:
La perla del rifugista:
Ci sono due amici, uno fa all'altro:
-Ci comperiamo un bel bottiglione di vino e andiamo nel bosco a ciucciarcelo?
L'amico gli risponde
-Ma prima o dopo?
bravi, via magnifica la gandin.
è stata richiodata mettendo i fittoni al posto dei chiodi, esattamente dov'erano, senza aggiungere nulla.
la roccia poi è fra le migliori della grignetta. una classicona insomma, purtroppo breve, anche se non facile
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