Dopo tanti post sull’alpinismo …… un po’ di escursionismo…. Nonostante la lunga inattività, una volta giunto in Valle D’aosta in vacanza con la famiglia, non riesco a resitere a fare almeno un’uscita escursionistica che mi riesca a portare senza enormi sforzi a vedere un panorama di tutto rispetto… quindi decido che aiutato da una mutanda da Superpippo (e naturalmente da un mantello blu) la mia metà sarà la Tête de Ferret che va a chiudere la valle omonima al confine con la svizzera.
Partenza dalla Val Ferret Fraz. Arpnouva (Courmayeur) - 1769 Mt. – alle ore 8.30, su comodo e agevole sentiero raggiungo Rifugio Elena a Pré de Bar (2061 mt), proseguo fra bassi nuvoloni bianchi in direzione est all' Alpe Pré de Bar (2264 mt),risalgo il sentiero accompagnato dai fragorosi rumori provocati dal crollo dei seracchi alle mie spalle sul ghiacciaio di Pré de Bar, mi volto per individuare se i crolli si trovino su qualche percorso alpinistico ma di fronte a me trovo solo un mare di nuvole; continuo a salire fino ad un tratto a mezzacosta che porta fino al Col du Grand Ferret (2537 m), qui il sole inizia a farsi vedere.Dal colle proseguo seguendo le tracce di sentiero sulla cresta erbosa che conducono alla Tête de Ferret (2714 m). Accompagnato finalmente dal sole e un vento direi fresco alle ore 11.00, giungo in vetta, dinanzi e dietro di me le due valli ferret (Italiana e Svizzera), ampi panorami sul ghiacciaio di Pré de Bar, del Dolent, il Gran Combin.
Felice, decido di scendere per la stessa via, ma una volta sceso dalla cresta erbosa mi lascio accarezzare dall’idea di deviare verso destra e raggiungere la base del ghiacciaio passando dal bivacco fiorio….ma decido di rinunciare in quanto come ben sapete non sono in formissima…..quindi opto per un buon panino e patatine fritte al rifugio elena…
Partenza dalla Val Ferret Fraz. Arpnouva (Courmayeur) - 1769 Mt. – alle ore 8.30, su comodo e agevole sentiero raggiungo Rifugio Elena a Pré de Bar (2061 mt), proseguo fra bassi nuvoloni bianchi in direzione est all' Alpe Pré de Bar (2264 mt),risalgo il sentiero accompagnato dai fragorosi rumori provocati dal crollo dei seracchi alle mie spalle sul ghiacciaio di Pré de Bar, mi volto per individuare se i crolli si trovino su qualche percorso alpinistico ma di fronte a me trovo solo un mare di nuvole; continuo a salire fino ad un tratto a mezzacosta che porta fino al Col du Grand Ferret (2537 m), qui il sole inizia a farsi vedere.Dal colle proseguo seguendo le tracce di sentiero sulla cresta erbosa che conducono alla Tête de Ferret (2714 m). Accompagnato finalmente dal sole e un vento direi fresco alle ore 11.00, giungo in vetta, dinanzi e dietro di me le due valli ferret (Italiana e Svizzera), ampi panorami sul ghiacciaio di Pré de Bar, del Dolent, il Gran Combin.
Felice, decido di scendere per la stessa via, ma una volta sceso dalla cresta erbosa mi lascio accarezzare dall’idea di deviare verso destra e raggiungere la base del ghiacciaio passando dal bivacco fiorio….ma decido di rinunciare in quanto come ben sapete non sono in formissima…..quindi opto per un buon panino e patatine fritte al rifugio elena…
3 commenti:
E bravo il Lele...Dopo "Orzobimbo" abbiamo anche "Superpippo", la lista dei supereroi si allunga...
bravo lele però adesso non aspettare altri sei mesi per tornare tra i monti!
Grande !!!!
La volonta', è un arma ecezionale se si riesce ad usarla.
Ora fai quello che devi fare e poi nessuno ti ferma'.
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