Dopo la serata in biblioteca dove abbiamo visto il documentario Vajont di Paolini, eccoci qua nel 60° della tragedia.
In questa foto fatta dalla ferrata, si vede bene la collina che scivolando dal versante del Toc ha riempito la diga facendo tracimare l' acqua in essa contenuta....
Ma la nostra giornata parte con una visita guidata di 3 ore dove oltre a passare sulla diga ci viene spiegata la sua storia
Arrivati nel centro si vede bene la gola del Vajont , e la in fondo Longarone.
La visita lascia ora la diga per andare sulla frana.
Le piante che sessant'anni fà erano 1000 mt piu' in su, sono state trasportate giu'.
Non sono morte ma pur essendo piegate hanno continuato a vivere e creato questo fenomeno; dal tronco sono cresciute nuove piante.
La bellezza e la forza della natura.
Oggi sono patrimonio dell' Unesco e del ricordo
Uscendo dal bosco ci troviamo sulla sommità della collina della frana, da qua si vede da dove tutto questo materiale è arrivato....
Sono passati 60 anni ma la cicatrice sulle pendici del Toc sono ancora ben visibili
Finita la visita ci si confronta con i partecipanti , c'è chi salira' ad Erto per pranzare e per poi salire con comodita' al Rif. Maniago e chi eviterà di magiare per andare a fare a ferrata del ricordo.
Questo è il laboratorio di Marco Corona a Erto, si intravede lui .
Mentre in 3 andiamo sulla ferrata.
Se il primo pezzo è tutto facile , se si ha una frontale...
In quanto si passa in cunicoli scavati.
E in cenge esposte
Poi la ferrata si impenna...
Sotto di noi il Vajont
Non ci sono staffe quindi bisogna sapere usare bene i piedi.
Infatti qui le difficoltà aumentano...
Siamo nel tratto D
Siamo ormai all' altezza della diga.
E alla fine le difficoltà finiscono
E lasciamo la dedica sul libro della ferrata, grandissimi Elisabetta e Fausto !
Questa la veduta aerea della ferrata
E ora ci tocca correre se vogliamo mangiare al rifugio...
Sono le 17 quando ci incamminiamo e a passo veloce saliamo...
In un bosco bellissimo ma infinito continuiamo...
Fino a quando appare...
Una lavata e una asciugata e una Birra !!!
ed è ora di cena !
Buona notte....
Il giorno dopo arriva e lasciamo il rifugio.
Si sale ... Lasciando i simpatici folletti del rifugio
La prima parte nel bosco...
Poi compare la bastionata..
Ci si mette imbrago e caschetto e si prosegue...
Si mettono corde fisse nei punti non protetti ma esposti.
E finalmente guadagniamo la spalla
Dietro di noi svetta il Duranno.
Noi arriveremo su qua
Il gruppo è affiatatissimo e ci si aiuta a vicenda...
Si scende per ghiaioni..
E si continua su questo lungo sentiero attrezzato
Osvaldo Zandonella
E finalmente si arriva alla macchina, e da li ad Erto dove una buona pizza ci attende...
Ma un altra prova attende gli autisti 4 ore per tornare a casa ....
Alle 3 del lunedì siamo a letto...
Stanchissimi ma felici di aver spremuto questo weekend.
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