Si scrive Oberland bernese ma si legge sviluppo e dislivello: una delle regioni alpine che ancora mi mancava di visitare e che abbiamo potuto osservare dalla vetta dell'Aletschhorn, immaginata assai di frequente negli ultimi due anni.
Saliamo da Egga in religioso stile catenesco: sci in spalla e a piedi in quanto in questa stagione la funivia non funziona...Mannaggia!
L'interminabile ghiacciaio di Oberaletsc: muoversi dentro questa valle, su cio' che resta di un agonizzante ghiacciaio, con le pareti che continuano a scaricare e i segni, evidentissimi, di dove arrivava il ghiacciaio -100 metri più in alto- incute un po' di timore ed incertezza sul futuro.
Per arrivare al rifugio si risale una ferratina su placche modellate dal ghiaccio.
Il mattino dopo l'alba ci accoglie riscaldando il versante opposto al nostro.
Gli amici milanesi ritrovati la sera prima al rifugio ci precedono
Dal deposito sci 500 metri di interminabile cresta; innevamento abbondante e traccia super del giorno prima ci semplificano notevolmente la vita.
Simo e Benedetta in salita, dietro di loro un delirio di cime: Cervino e Dent Blanche svettano imponenti.
Dalla cima la Konkordia Platz. Bello essere quassù dopo aver immaginato cosi' a lungo questa cima.
Averne di donne come queste due....
Bella due giorni nel cuore dell'Oberland.
Gita massacrante che richiede una grande preparazione per via del dislivello e dello sviluppo prossimo a una trentina di km.
...stagione finita?
1 commento:
Bella uscita complimenti"!
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