Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

27 lug 2012

Cima Castore (4221 mt)

Come descrivere la gioia e l'emozione del primo 4000?
Io ci provo...
E' un sogno che si avvera, e subito faccio un doveroso ringraziamento all'amico Piero che mi ha aiutato a realizzarlo nel migliore dei modi, scegliendo con intelligenza i giorni giusti per l'ascesa, gli orari perfetti, i tempi di percorrenza rispettati etc etc...
Anche se non sono esperta come molti altri non ci vuole molto per capire che salite importanti come questa, anche se un 4000 "facile", vanno studiate: va studiato il meteo, le condizioni del ghiacciaio, gli orari in cui potrebbero comparire vento e nubi e quindi mettersi in marcia ed essere sufficientemente veloci per godere di una giornata spettacolare come la nostra ed essere fuori dai pericoli quando questi si presenteranno...
... Ma soprattutto bisogna essere preparati, di testa e di fisico, allenati alla fatica, alla progressione su ghiacciaio e soprattutto alla quota.
Già, la quota: non avevo mai superato la soglia dei 3800 mt slm e soprattutto non in due giorni (quando mi è capitato ero in Nepal e ci sono rimasta 2 settimane...), avevo un pò paura che il mio fisico da sarda nata e cresciuta al livello del mare non avrebbe retto... invece anche qui non poteva andare meglio.
Ma andiamo per ordine: sfruttando il fatto che ero in ferie, Piero sceglie i giorni di Mercoledì e Giovedì per l'ascesa, giornate perfette dal punto di vista meteo e condizioni, e che ci consentono di non trovare troppa ressa al rifugio Quintino Sella (3585 mt) dove ci fermeremo per la cena e il pernottamento.
Faccio notare che anche in giornate feriali il rifugio era notevolmente frequentato...
Alla partenza da Brugherio intanto vedo arrivare all'improvviso una faccia simpatica e sorridente: é il Diego, che mentre lavorava con il suo camion ci vede e devia per salutarci: il suo sorriso sarà di buon auspicio!
Prendiamo la funivia da Gressoney fino al Bettaforca, e da lì percorriamo circa 900 metri di dislivello su sentiero sfasciumoso con un ultimo tratto attrezzato per arrivare al rifugio.
Alla partenza siamo in 5: oltre a me e Piero tentano la cima anche Luigi, Walter e Umberto.
Arrivati al rifugio ci riposiamo, prendiamo il sole in attesa della cena. Io mi sento proprio bene, solo un leggero mal di testa che comunque era messo in conto... La quota!!! Penso tra me" Finchè è solo quello me lo tengo, poi mi passa"
Invece già Luigi, Umberto e Walter vedo che hanno qualcosa che non va...
Mi preoccupo:"E se capitasse anche a me?" "No, la quota mi fa una pippa!" Lo dico per convincermi ma ho paura...
Durante la notte il solito mal di testa e la solita insonnia già provata in Adamello, ormai la conosco... "La quota mi fa una pippa!" mi ripeto, ed intanto leggo e rileggo gli sms di di Rediquadri, di Orzo e di Chiara che mi rassicurano e mi fanno sentire che tifano per me.
Il mattino seguente, ci alziamo e facciamo colazione e qui si decide: Luigi, Umberto e Walter decidono addirittura di scendere, non reggono la quota del rifugio (ricordo che eravamo già a 3585 mt) e quindi rinunciano. Per me invece il mal di testa è passato... Sto bene, mai stata così bene... Io e Piero quindi da soli ci imbraghiamo, ci leghiamo in cordata e saliamo gli ultimi 600 metri di dislivello su ghiaccio.
Si comincia con un tratto in piano, poi si sale, si arriva in cresta bella, aerea ed esposta, davvero panoramica (mi è piaciuta un casino!!!), mentre il sole fa capolino e ci saluta: giornata spettacolare!!! Durante la salita vediamo un pò di crepacci sulla via ai Lyskamm, mentre il nostro percorso era perfetto e pulito. Piero mi indica tutte le cime che vediamo: i Lyskamm, i Breithorn, la puntina del Cervino... Non è mancato proprio nulla!!! Beh, forse una cosa a me è mancata, anzi in realtà una persona che avrei voluto condividesse il primo 4000 insieme a me... Ma ho trovato un rimedio... 
Salendo la bellissima cresta esposta sentiamo un pò di vento freschino ma assolutamente non fastidioso, quindi proseguiamo agevolmente fino a toccare finalmente la cima, e qui esplosione di gioia e di abbracci!!!

Un pò di foto
Che dite... Non è di buon auspicio questa faccia simpatica?




Appena scesi dalla funivia: pronti, in marcia!!!

 I padroni di casa ci salutano durante il tragitto...







Sarebbe bastato tanto così e l'avrei anche accarezzato...
Ultimo tratto attrezzato prima del rifugio (hanno sostituito il canapone con una corda più agevole)







Finalmente al rifugio




Prima di cena ci si gode un pò il sole...
... E l'indomani mattina ci si incammina sul ghiacciaio! Và che spettacolo...
Il sole fa capolino  e ci saluta
Condizioni perfette e percorso ben tracciato
Arrivo in cresta... Il morale è alto! (e anche la quota...)
Un pò di panorami...
Ultimi strappi...
Bellissima cresta panoramica finale
Cima!!!
...Qualcuno con cui avrei voluto condividere il mio primo 4000...
Stefano... In qualche modo ti ho portato con me...
Dopo esserci riposati ed aver goduto di panorami mozzafiato riscendiamo e recuperiamo Luigi, Walter e Umberto che intanto ci aspettavano alla funivia per il ritorno a casa...

E visto che era giovedì una scappata a Galbiate a salutare Orzo e gli altri ed a raccontare la salita ancora con l'emozione "a caldo" davanti alla solita birra e bruschetta!!!
Ragazzi, che giornata!!!
Grazie ancora Piero!!!
Ciao a tutti

9 commenti:

Orzo Bimbo ha detto...

Bene! Il piu' è iniziare, poi come capita con tutte le cose uno ci prende gusto...
Allora buona la prima o il primo.
Comunque non potevi scegliere un compagno piu' giusto per la tua prima salita .
Il Piero pur non pubblicando mai nulla ne commentando mai, è una colonna del nostro CAI.
Sotto sotto ha fatto molto piu' di noi tutti messi assieme, e questa è una grande dote che si chiama UMILTA'.
Baravi bene bis.
Poi se alla partenza uno super scurbat ti sorride, la cosa non puo' che andare bene !

Vecchioleone ha detto...

Mamma mia quanto tempo è passato...grazie di avermi rispolverato i ricordi, perché a parte qualche foto appesa a casa dei miei (prima di essere rimpiazzate dai sorrisi delle nipoti in verità...) io non serbo immagini nitide di quella salita se non lo stupore di uscire a far pipì a metà della mia prima notte quasi totalmente insonne e vedere i Liskamm e tutte quelle stelle...incedibile la mente di un ragazzino su cosa si fissi di fronte a un traguardo così importante. Farlo a 40 anni ha i suoi pregi, lo hai tanto agoniato che lo gusti di più..
Brava! e Grande Piero che ancora una volta si è prestato ad "allevare" nuovi alpinisti.

Paola ha detto...

Bravissima Ale... Che stupenda emozione che esce dalle righe di questo blog!!!
Mille complimenti

Andrea ha detto...

Super brava!!!!
E grande Piero che sarà la settecentesima volta che porta qualcuno per la prima volta su un 4000!

DiegoR ha detto...

Brava bravissima...presa!!!

Anonimo ha detto...

Confermo le parole di Andrea!
Quel Piero li non lo ferma proprio nessuno!!!
Mattia d.

Anonimo ha detto...

Bravissima Ale! Sono veramente orgoglioso di te!

Stefano/rediquadri

Anonimo ha detto...

E grazie mille per la dedica! Mi ha fatto molto piacere!

Stefano/rediquadri

caterpillar ha detto...

brava Ale i miei complimenti per il tuo primo e non ultimo 4000..
ciao a presto