Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

21 mag 2012

Rancio, ferrata del Medale, monte Coltiglione, Resinelli, Segantini, Sinigaglia, Rancio

Sabato io e Paolo abbiamo voglia di lasciare gli sci e iniziare a fare un po' di gamba e di fiato in vista degli appuntamenti alpinistici estivi. Il meteo non promette assenza di precipitazioni e quindi optiamo per un giro "nostrano" che possa essere interrotto in più punti in caso di temporale. Personalmente, da ignorantone quale sono in geografia, nemmeno sapevo che dalla cima del Medale si potesse raggiungere i Piani dei Resinelli (mi parevano tanto lontani) e tantomeno che dai Piani ci fosse la selvaggia Val Calolden che collega questi ultimi a Laorca, poco distante da dove si lascia la macchina per arrampicare in Medale e Antimedale, e invece...

ecco qui le nostre mete

 Alle 8:09 lasciamo l'auto e ci dirigiamo alla ferrata, dopo solo un'ora 9:09 (lo ritroveremo spesso il 9...) siamo in cima, breve telefonata ad Orzo che con altri amici attaccava una via li in zona e si riparte verso la seconda cimetta di giornata, il Coltiglione.

ecco qui la parte suggestiva della ferrata del Medale
 
anche se non sembra è primavera
 eccoci in cima
 uno sguardo alla prossima meta il Coltiglione
Vi arriviamo in cima e guardiamo l'ora: 10:29 (ma sto 9?!) Ripartiamo x la bella e rilassante traversata panoramica...

che termina con la discesa nel bosco di faggi in direzione dei Resinelli, breve pausa in panetteria e ci rimettiamo in marcia verso la Grigna, mi sfugge l'occhio sull'orologio: 11:09!! Nooo! a ridaje sto 9.

Dal bosco uno sguardo al prossimo obiettivo, la grignetta ci attende...

Ci incamminiamo di buon passo sulla Direttissima, con i suoi scorci unici

e alle 12:29 (che caso) attacchiamo la Cresta Segantini, di foto ne farò poche viste le avvisagle di maltempo e le numerose cordate da superare, guarda caso usciamo in cima alle 14:09...ma ormai non ci facciamo più caso oggi è una costante; faccio invece caso al GPS che mi dice che sino a li abbiamo fatto più di 14 km e 2.000 mt di dislivello, le mie gambe effettivamente lo sospettavano...


Per scendere decidiamo ci completare il logico  anello e quindi imbocchiamo la Cresta Sinigaglia, guardiamo verso nord est e siamo tentati...ci guardiamo tra noi sorridenti come 2 bambini... guardiamo il Grignone laggiù in fondo alla traversata alta e...quasi quasi...ma per fortuna inizia a grandinare, siamo salvi dalle nostre stesse idee pazze! iniziamo a scendere verso valle!! 


Giusto i 5  minuti che sono serviti per convincerci a risparmiare la salute (per questa volta) e poi smetterà, varchiamo nuovamente la soglia della panetteria giù ai Resinelli e inizia a piovere con decisione, uau! Che fortuna!
Pausa, birretta fresca e poi ripartenza, dopo alcune peripezie riusciamo a tagliare i prati ai piedi del Medale senza perdere troppa quota e, come per quella magia che segna le gite dove va tutto per il verso giusto, ecco spuntare dietro l'angolo la nostra macchina parcheggiata sul tornante; Paolo mi chiede con aria beffarda l'ora...17:39!! Non volevamo crederci, ancora il 9!!!
Gran bel giro, selvaggio sino ai Resinelli senza incontrare anima viva (volpe a parte) e variegato sulla Grigna, al mattino in panetteria incontriamo eserciti di ciclisti, mentre al pomeriggio di alpnisti, compreso Matteo Bernasconi che già venne a parlare in una serata al CAI un anno fa http://alpinline.blogspot.it/2011/05/serata-dibattito-con-il-grandissim.html
Nota di colore finale: come al solGito la Segantini regala spunti di riflessione sulla variegata popolazione di alpinisti: chi come noi con 15 mt di corda e scarpe da trekking, chi con l'intera da 50 mt con scarponi da alpinismo e ramponi al seguito, chi invece con scarpette d'arrampicata pantloncini e 2 mezze corde da 60 tirate a far ponte tibetano tra le guglie...bellissimo!

P.S. le ginocchia oggi ringraziano Paolo per le sue idee sempre massacranti
ecco loschizzo del giro, verde= salita; nero= diescesa

3 commenti:

Orzo Bimbo ha detto...

Grandi che bella cavalcata !!!
Complimenti !
Se come primo allenamento vi fate sto giro...Chissa' quale sara' l'obbiettivo estivo.....
In bocca al lupo !!!

Vecchioleone ha detto...

Sperem...di idee Paolo ne ha tante, la realtà poi dirà se si possono realizzare davvero...

aivlis ha detto...

belle esperienze, anch'io da ragazza ho vissuto queste avventure, guardare le vostre foto è stato come rivivere le mie .grazie ciao. silvia