Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

29 mag 2011

Zucco Pesciola, via Gasparotto, la gita de: "la prima volta che"

Questa è la gita di quelli della prima volta; la prima volta che vado ai piani di Bobbio senza la funivia (che palle!!!)...la prima volta che vado ad arrampicare guidando una cordata e mi dimentico l’imbrago (che pi..la)…la prima volta che esco in montagna con Antonio “friend” di Chiara, di poche parole ma molta sostanza (lui sa perché ho scritto friend, non me ne voglia)….la prima volta di Alessandra da prima (e si, amiamo il rischio noi!)…la prima volta di Chiara e Maurizio in giro con me (forse anche l’ultima visto cosa ho scelto vero Chiara?!)...ma soprattutto (non me ne vogliano gli altri)… LA PRIMA USCITA DI MORGANA!!!! la sua prima volta in giro con me, con noi, sulla roccia, con una corda, con una imbragatura, e mettiamoci pure il freddo…insomma è stata un’esperienza favolosa, ed è andata benissimo. Una contentezza, che a suo dire superava la stanchezza che pure era tantissima, direi contagiosa; scendendo ridevamo tutti di come lei raccontava al telefono la gita a sua mamma e all'amica Lucie: “c’erano delle rocce grandissime noi le abbiamo scalate!! Si mamma, con le corde i caschetti e legati con l’imbragatura!...È stato bellissimo non mi rendo ancora conto di quello che ho fatto…..devi assolutamente dirlo a papà”

Ma andiamo per gradi, la allegra compagine di oggi perde Richy e Annalisa all’ultimo, aveva già perso Andrea, Lucie, Simone e Fausto, ma se ci fossero stati tutti avremmo dovuto prenotare tutte le vie del monte Pesciola poiché anche così eravamo: Io, Alessandra, Maurizio, Chiara, Antonio e Morgana appunto. Pianifichiamo 2 cordate da tre e come meta scegliamo una delle vie dello Zucco di Pesciola, guarda guarda studia studia e noi mirabili menti del CAI abbiamo partorito tra tutte le vie che ci sono nel lecchese, le uniche con 1000 metri di dislivello di avvicinamento, ed esposizione a nord nel primo giorno di maggio in cui non ci sono 30 gradi all’ombra, un freddo cane!!! Siamo dei geni!

Alla fine puntiamo per la via Gasparotto che corre centralmente alla parete e dritta sotto la cima.La via prometteva di essere di terzo grado con un paio di passi di quarto, ma vuoi per il freddo o vuoi perché di passaggi di quarto secondo noi ce n’erano più di un paio e anche piuttosto atletici, direi che non è stata banale, divertente. Un poco di pepe in più alla gita è arrivato dalla discesa del canale coperto da neve ancora dura , cosa che, viste le scarpe da ginnastica di Morgana, l’inesperienza dei partecipanti e l’assenza di picozze, ci ha suggerito di lanciare 2 doppie e scendere con maggiore sicurezza. Altro pepe è arrivato dal fatto che il sottoscritto ha pensato bene di dimenticare l’imbragatura per la nostra nuova amica, quindi le ho dato la mia e mi son fatto realizzare addosso dalla abile Chiara, un rimedio di fortuna fatto con 2 cordini che avrebbe fatto invidia a Cassin!! Grande Chiara!!

eccola alla partenza tutta agitata

al primo tiro già si sentono poco le dita

Chiara alle prese con l’artificiale

Il canale è un poco stretto

ma per qualcuno lo è troppo…Mauri, una piccola dieta?!

siamo in alto, all’ultimo tiro, ma qualcuno lassù nel cielo è più in alto di Chiara e Maurizio

Ovomaltina va da prima e fa anche la rima

e finalmente in vetta con le membra stanche, ma il viso raggiante di soddisfazione

discesa divertente

e un ultimo sguardo alla via percorsa

Di cose belle ce ne sono state tante in questa giornata, ma una vince su tutte. Noi un po’ abituati a certe difficoltà rischiamo di non emozionarci più per una via di terzo/quarto come questa, e quindi è importante che qualcuno ci ricordi di essere grati al Creatore perché ci da la possibilità di gustarne, grati sia perché le montagne ci sono e anche perché Egli ci da la salute per scalarle. Oggi questo qualcuno per me è stata Morgana con i suoi occhi stanchi ma pieni di gioia, 2 settimane fa è stato Fausto con le sue grida alla Raty, qualche mese fa invece il testimone è stata Alessandra con i suoi sms pieni di orgoglio per avercela fatta a fare il Canalone Porta da sola e prima ancora qualcun’altro. Chissà quante volte abbiamo gioito per una cima attraverso la gioia di una persona che era alla sua “prima”, magari sorprendendoci a gioire su una cima che a noi può risultare insignificante…che bello!! Abbiamo il dovere di favorire un ricambio di persone per tenere viva una sezione che gente appassionata come noi ben 50 anni fa ha fondato. Sto imparando che non è solo una sorta di “doverismo”, di militanza cieca e ottusa, solo di campanilismo o comune senso di appartenenza, bensì è un modo per ridestarci continuamente alla bellezza del comunicare il buono il bello e il vero!!! A testimonianza di questa passione, al ritorno ai prati ci siamo trovati incontro Richy con Giotto, che durante una passeggiata al parco Increa “si sono allungati” sino a li per essere almeno un poco con noi!

Grazie a tutti

8 commenti:

Ovomaltina ha detto...

Io sono sempre stata abituata ad essere "L'allieva", l'ultima arrivata, quella che doveva "rincorrere" quelli che io chiamo "I giganti dell'arrampicata" sperando di catturare la loro attenzione e "meritare" di essere una di loro. Per la prima volta ho visto qualcuno che ha avuto bisogno di me, ed ho capito di essere entrata a fare parte di una grande corrente di sapere e di esperienza che è doveroso condividere e far circolare... Ho capito la "responsabilità" di guidare una cordata: come si fa una sosta con la piastrina? L'ho imparato in palestra, ma farlo dal vivo, in una situazione "vera" è diverso... Grazie a tutti, della fiducia e della compagnia.

Orzo Bimbo ha detto...

Bravi !
E belle parole Ale, condivido in pieno la gioia che ti viene data da chi prova per la prima volta .

Barbara ha detto...

Hai proprio ragione Ale!
Ieri siamo andati alla Capanna Alpinisti monzesi e sono tornata contentissima visto che abbiamo portato anche ns. figlia di 6 mesi, solo un anno fa dopo questa gita avrei detto che "Palle" e invece è stato bello vedere le sue reazioni, non avrei scommesso di arrivare al rifugio e invece... è stata una piccola soddisfazione!

fausto ha detto...

sono veramente commosso da questo racconto grazie ALe e ..... bravissimo per come scrivi

Annina ha detto...

...però dai, adesso puoi dircelo? che ti sei fumato prima di scrivere?
bravi tutti e quanti!!!quanto vi invidierò quando sarò sola lontana in pakistan?

Orzo Bimbo ha detto...

Cioè tu vai in PaKistan per invidiarci ?
Annina mi sa che sei tu che ti sei fumata qualcosa di forte !

Vecchioleone ha detto...

E si Richy, e paga pure per andare sul karakorum ad "invidiarci"....
A Fiorè, mavvvaffa......

Vecchioleone ha detto...
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