Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

17 gen 2011

Punta di Elgio - Tendata in Val Formazza

Anche quest'anno è arrivato il momento della classica tendata. Meta iniziale la Valpelline ma un bollettino valanghe minaccioso ci fa cambiare meta.
Così di buon mattino arriviamo a Riale in Val Formazza, un bel venticello ci accoglie ma con i tradizionali megazaini da tendata ci scaldiamo in fretta

Fortunatamente la strada per il Passo San Carlo ci permette di salire spediti anche con carichi pesanti

Verso i 2000m abbandoniamo la strada e 100m più sopra troviamo un bel pianoro nelle vicinanze del Lago Castel che pare fatto apposta per accogliere le nostre tende

E ora si inizia a scavare, un Rambo scatenato ci obbliga a fare un trincerone profondo 60cm. Neve al suolo 150cm, numero molto scarso per questa valle che è la più nevosa delle Alpi.

Opera completata, alle nostre spalle la Bocchetta del Castel, a destra la Punta Castel

Campo base degno di un 8000, abbiamo anche due lussuosi bagni e un angolo cottura con vista (manca il vino, d'altronde senza Orzobimbo...)

Ci gustiamo il sole fino alla fine immersi nel silenzio di questo bel posto oramai tutto per noi


Alle 18.30 iniziamo a magnare con un ridente aperitivo seguito da un lauta cena, intanto fuori la temperatura cala in fretta fino a toccare i -6° della notte. Meno male che non siamo andati oltre perchè col mio sacco a pelo da quattro soldi non avrei resistito a temperature più basse!
All'alba la nostra meta è già illuminata (è quella a destra)

Dopo aver smadonnato contro attachini e scarponi congelati partiamo in discesa fino a tornare sulla strada che seguiamo fino al rifugio Maria Luisa (già aperto purtroppo)

Seguiamo inizialmente la traccia cannata di alcuni svizzeri, poi il mastrogita Catena ci riporta sulla retta via
Il Corno Mut
Quasi in cima
In vetta panorama stupendo...l'Aletschorn

Finsterarhorn (o come diavolo si scrive) e Lauterharhorn (o come diavolo si scrive)
Davanti a noi le cime della Val Bedretto: Pizzo Rotondo e Pesciora


Qui invece una calssica della Val Formazza, la Punta Valrossa

In discesa i ciaspolari seguono la via di salita, noi scimuniti ci inventiamo una percorso più divertente.

Poi scoviamo un bel canale (con neve ancora polverosa anche se un po' appesantita) che ci porta dritti dritti alla diga del Toggia

Attraversiamo la diga e ripelliamo. Costeggiandola torniamo al nostro campo base. Dietro di noi la nostra discesa (peccato per i piloni...)
Non ci resta che smantellare, con un po' di malinconia, la nostra reggia...prossimamente la trunata

4 commenti:

Vecchioleone ha detto...

figata!! Bravo Simo, pensa 7 giorni fa che ero li a pernottare a Riale e il panorama era completamente bianco, sia in cielo che per terra che nell'aria, bufera e nubi basse...siete stati bravi a beccare il cielo azzurro, sono luoghi stupendi. Più in la nella stagione ci aspetta il Basodino che poi si scende dal canale splendido della P.ta Castel che si vede in foto

Orzo Bimbo ha detto...

Bella avventura complimenti !
Posti stupendi.
Grande Super Mario a riportarvi sulla retta via

Annina ha detto...

Bravi davvero!che panorami...peccato tornare eh?!

Orzo Bimbo ha detto...

Basta organizzarci...
Dai che facciamo anche noi la tendata !!!