Fino all'ultimo incerti sulla meta, poi tutto diventa chiaro quando chiedo la macchina per due giorni e mi ridono in faccia...ok solo sabato (ma verrà quel giorno prima o poi....)
Così comunico ad Ale che non ci aggreghiamo a lui e contatto Simo per la meta: Val di Mello, zona Porro, Albigna...Ma tutto il granito sembra essere sotto metri di neve o cascate d'acqua. Dove trovarne altro? Pensiamo....Pinnacolo Maslana ancora presto, monte Bianco no per ovvi motivi. Stiamo quasi per darci per vinti quando ci viene in mente il vallone di Bourcet!!!
Premessa:
per chi non lo conoscesse (io fino a ieri) questo splendido vallone è un posto abbastanza selvaggio localizzato in Val Chisone lungo la strada per il Sestriere. Certo, i 445 km non stimolano molto, però per lo Sperone centrale valgono veramente il viaggio.
La vai è una di quelle la cui relazione mi intriga da matti...300 metri, 14 tiri tutti di V VI e VII-. La chiodatura a spit, ma da integrare, hanno reso questa via dir poco entusiasmante!
Veramente bella e mai banale. L'obbligato è altino, V forse anche con un più, impensabile mettersi ad azzerare tutti i passaggi duri, sarebbe massacrante. I due tiri di 6a sono molto piacevoli, il primo è un muro a buchi che richiede tecnica e forza nelle dita, il secondo è uno strapiombino ammanigliato.
Muro a buchi
Strapiombo
Possibilità di concatenare i primi 4/6 tiri, dopo la via incomincia a essere tortuosa e le corde fanno molta fatica a scorrere...però, questi, sono anche i tiri più belli.
A due tiri dalla fine
Il fondo valle visto dalla cima della struttura
Nota: ringrazio il fotografo per le foto, però esistono anche le persone! Sai quelle strane cose che si muovono su due arti e parlano?
Però forse è meglio avere la sicura quado arrampico...ci penso su valà
1 commento:
gran bella via! da tornarci in autunno, ora inizia a fare troppo caldo per i 1000m del bourcet.
consigliabile fare un salto al ristorante cacciatori dopo l'arrampicata: ottimi piatti a prezzi contenuti
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