Per chi ama la montagna il CAI del proprio paese credo sia un punto di riferimento... Infatti per me è così, e non essendo capace di frequentare un'associazione solo da spettatore ci sono dentro fino al collo e ne conosco pregi e difetti.
La frequento da tanti anni e ho un sogno... Che il Cai di Brugherio si rinnovasse un pochino; non nelle proposto che credo siano sempre varie e valide, non nelle attività extra montanare che credo che siano vivaci e interessanti, non nel modo di porsi verso il "nuovo", sia esso un nuovo socio o una nuova idea, ma bensì nella mentalità... Sono stanco di gente imbiancata e incattivita dallo scorrere degli anni, sono stanco di chi è li dentro solo per occupare una poltrona (per fortuna basta una mano per contarli) sono proprio stanco di chi considera il cai come una cosa personale, sono stanco di questi personaggi che mettono in cattiva luce tutti i "vecchioni" che invece sono disponibili e condividono con me parte di queste idee.
E' quasi ora di rinnovo consiglio, in sede c'è già la lista dei candidati, e sogno che i prossimi tre anni (tanto durerà il nuovo consiglio) siano gli anni della svolta. Gli anni dove il Cai di Brugherio torni ad essere il luogo di incontro per gli alpinisti (che a Brugherio sono molti e forti) il luogo di incontro dove trovare nuovi compagni, un luogo dove si respiri montagna, non bar. Per quest'ultimo ci sono altre sedi più appropiate....
Sono cosciente che è un sogno difficile da realizzare, ma per gli alpinisti la parola "difficile" è solitamente di stimolo....
Ciao, Andrea
5 commenti:
Rispondo ad Andrea dopo aver letto la sua idea del cai.
Io da più anni di lui frequento il cai di brugherio e ne ho visti di cambiamenti, ma sappia che questi avvengono gradualmente e non improvvisi come ognuno di noi vorrebbe a proprio piacimento.
Il cai di brugherio negli ultimi 20 anni di cammino ne ha fatta di attività, anche alpinistica e ne sta facendo tutt'ora grazie ad alcuni che sono ritornati (vedasi Riccardo) e grazie anche allo stesso Andrea, all'attuale presidente Piero, a Maurizio e Lele che hanno speso molto del loro tempo per fare un corso di Alpinismo, non ne ho citati altri non perchè meno meritevoli dei nomi che ho scritto (volutamente ho preferito fare nomi) ma perchè dovrei fare una lista più lunga, però non è ne' la sede nè il modo di discutere questo.
In quanto ai vecchioni incattiviti da lui citati, vorrei i nomi. Non mi sono mai piaciuti i commenti impersonali. Tutti al cai hanno un nome ed un cognome coi propri difetti coi propri pregi ma si è sempre andati d'accordo anche dopo normali divergenze su temi vari.
Vorrei solo ricordare ad Andrea che tutta la "gente imbiancata e incattivita dallo scorrere degli anni" (cito le sue parole) ha dedicato molte domeniche e settimane per coltivare nei ragazzi quei valori che per i quali il cai brugherio si è sempre caratterizzato. Nella speranza che qualcuno di questi ragazzi seguisse l'esempio dei "vecchi" e potesse dare un futuro al cai, e guarda a caso un di questi è proprio Andrea..
Dal mio punto di vista, non vedo nessuno che abbia preso il cai come una cosa personale, o voglia occupare una poltrona. Spero che Andrea, con la sua intelligenza, non confonda un "ideale" con l'interesse personale. Io non so se sono compreso o meno tra la sua gente incattivita perchè di nomi, purtroppo, Andrea non ne ha fatti. Non condivido altre due cose.
La prima è che lui ha scritto senza fare nomi e così ha sparato sul mucchio.
La seconda è che ha parlato di gente vecchia che non sa nemmeno cos'è un blog e che non potrà mai difendersi dalle sue parole. sarebbe stato meglio parlare in sede guardandosi negli occhi, magari alzando anche la voce ma alla fine uscire dopo una serata ancora tutti insieme come amici come si è sempre fatto.
Questo non è leale e per quanto mi riguarda la lealtà dovrebbe fare parte di un alpinista...e di un uomo.
Inoltre il cai è sempre, e dico sempre, stato anche un luogo di incontro di amici, di persone che purtroppo l'età o i vari acciacchi non permettono loro più di andare a fare alpinismo o escursioni in montagna, però non hanno mai dimenticato il cai e gli amici che in esso hanno conosciuto, e lo frequentano pur non essendo più o non sono mai stati "Alpinisti"
Mi sono sentito in dovere di rispondere allo scritto di Andrea in qualità di amico e di socio cai.
Essendo anche consigliere del cai brugherio, preciso che questa è una mia opinione personale e non riguarda il direttivo del consiglio del cai.
Voglio dare un consiglio a tutti, qualora ci fossero dei problemi o discussione un invito che faccio è quello di parlarne in sede faccia a faccia come si è sempre fatto. Un blog a mio avviso ha molti pregi ma quando ci sideve raffrontare su certi temi non c'è niente di meglio che una sana e genuina conversazione o "disccusione in sede"
Saluto l'amico Andrea (spero non me ne voglia per questo mio intervento) e tutti gli utenti del Blog.
Meroni Fernando
Volevo rispondere anchio ad Andrea riguardo a quello che ha pubblicato in questo blog.
Per prima cosa non concordo con la sua idea in quanto non mi sembra che nella nostra sezione ci siano persone che considerino il CAI come cosa personale, se così sembra forse è perchè ci tengono e si sentono direttamente coinvolti nella vita della sezione.
In secondo luogo non mi sembra che questo blog sia il luogo ideale dove esprimere i dissensi sulla vita della sezione. Dal momento che siamo tutti maggiorenni e vaccinati mi sembra più logico parlarne faccia a faccia in sede e non lasciare i propri commenti sul blog che probabilmente non è visto da tutti i diretti interessati e che quindi non hanno la possibilità di replicare.
Intanto mi fa piacere che Andrea pubblichi la sua opinione e questo è un luogo come un'altro da cui avviare una discussione.
Io da frequentatore occasionale della sezione, in questi ultimi anni, non ho trovato un ambiente coinvolgente, sia per i miei interressi di frequentatore di montagne, sia rispetto le mie esigenze relazionali e culturali.
Ognuno ha le proprie idee, nel campo dell'associazionismo, del volontariato, della cultura, deve esserci una grande apertura alle
differenze, e al confronto. Per me, una associazione dovrebbe periodicamente rivedere le proprio finalità e i propri metodi, perchè tutto cambia ed è necessario aggiornarsi.
Al giorno d'oggi non ci sono gli stessi ideali (parliamo di alpinismo, escursionismo, ambiente, natura) di 10, 20, 30 anni fa, si vive, si comunica, si pensa in modo diverso, per cui sarebbe interessante se ci fossero delle occasioni per riflettere su questi temi. Non c'è solo il bilancio, la festa, la gita; anche se queste attività hanno la loro importanza e necessità, non sono
senz'altro il solo fine e il solo
mezzo dell'associazione.
A Cesare va riconosciuto che il CAI di Brugherio svolge delle attività di grande impegno organizzativo, come le vacanze in montagna per i ragazzi, le attività di promozione nelle feste di paese, le serate in biblioteca, e altro che non conosco.
Però, io sono proprio contento che oltre alla ordinaria amministrazione, cioè quello che si è sempre fatto, qualcuno dica che vorrebbe qualcosa di diverso, un ambiente più vivace e propositivo, un ampliamento di argomenti e proposte.
Ma questa è la normalità .... io di solito sogno cose molto più impossibili.
Ciao,
ho ricevuto molte critiche e pochi apprezzamenti. Ma parte del mio obbiettivo l'ho già svolto, smuovere le acque...
Rispondo in sintesi a un po' di punti:
1)I nomi sono per chi vuol fare del pettegolezzo, non per chi
vuole analizzare una situazione. Ho sparato sul mucchio perchè è proprio il mucchio (in cui mi ci metto) ad aver creato, a volte, situazioni poco piacevoli. Se si vogliono i nomi basta andare a vedere i circa 200 iscritti della sede cai, ecco i nomi.
2)"Vorrei solo ricordare ad Andrea che tutta la gente imbiancata e incattivita dallo scorrere degli anni ha dedicato molte domeniche e settimane per coltivare nei ragazzi quei valori che per i quali il cai brugherio si è sempre caratterizzato. Nella speranza che qualcuno di questi ragazzi seguisse l'esempio dei "vecchi" e potesse dare un futuro al cai, e guarda a caso un di questi è proprio Andrea" non mi sembra mai di averlo dimenticato e mi sembra che nel mio intervento ciò traspari...
3)Ho parlato spesso delle cose che non mi piacevano del cai direttamente in sede o comunque con le persone
"fisiche", intendo personalmente. Ho usato il blog per rendere noto alle persone che sono esterne, o che hanno scelto di andarsene, che le cose al cai stanno cambiando da come erano quando loro ne sono usciti. Farlo direttamente in sede sarebbe stato un lavare i panni sporchi in casa, cosa credo sbagliata e contro producente.
Sempre leale, amico e alla ricerca di nuova gente che porti nuove teste al Cai di Brugherio, Andre
Piero for president!!!
anche quest'anno...e per sempre!
Cmq appoggiamo pienamente l'intervento di Andrea: rinnovare e migliorare l'organizzazione può arricchire il CAI.
un saluto a tutti e,in particolare ad Andrea
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