Venerdì sfruttando un giorno di ferie eccoci sulle ultime curve del passo Tonale, altro che 2 Aprile, qua sembra ancora inverno.
La giornata di oggi prevede questo giro...
Al Passo Presena si presenta questo spettacolo, anche quest'anno la signora bianca è stata generosa...
Quindi si parte.....
Ormai nei pressi del Rif. Mandrone...
Qua mettiamo le pelli e iniziamo la salita verso il Rif. delle Lobbie.
Anche il tempo migliora ulteriormente e la salita in questo ambiente è uno spettacolo...
Le distanze sono enormi in questi posti, l'allenamento è molto importante per far si che si possa gustare appieno tutto.
Da notare che quest'anno il Parco dell'Adamello non ha permesso di far mettere i bastoncini lungo il percorso, che collega i 2 Rifugi.
A mio avviso, forse perchè chi ha fatto questa legge, non si è mai trovato nella nebbia o col brutto tempo qua su'.
Andrea....
Simone....
E in modo particolare Orzo Bimbo !
Ma mi sto' gustando questi posti e fotografo il piu' possibile cosi da potermeli ricordare meglio.
Qua lasciamo il materiale in eccesso e riprendiamo il nostro giro salendo alla vedretta della Lobbia.
Da qua scendiamo la Vedretta della Lobbia sino a raggiungere il canale che ci portera' al passo del Dosson
La neve fresca complica la salita ma non ci ferma....
Le catene che servono per aiutare la risalita sono sotto la neve e il ghiaccio, ma ogni tanto spuntano cosi le sfrutto e riesco a rinviare e procedere in sicurezza.
Le catene che servono per aiutare la risalita sono sotto la neve e il ghiaccio, ma ogni tanto spuntano cosi le sfrutto e riesco a rinviare e procedere in sicurezza.
A ogni passo devo prima togliere la neve inconsistente , per far trovare ai ramponi un po' di presa.
Questo lavoro fa' cadere sui bocia tutta la neve per la loro gioia....
Sul lato destro del canale resti di filo spinato ci ricordano cosa è successo su queste montagne.
E alla fine anche loro rivedono il sole.
La relazione dice che è subito li, ma non è cosi.
Logicamente non c'è traccia e in alcuni punti la neve arriva fino l'ombelico, ma alla fine eccolo!
Eccoci tutti e tre su, nel vero senso della parola!
Ritornati agli sci davanti a noi il Corno Bianco e un lenzuolo di neve ci aspetta...
E inutile dire che la neve era fantastica.....
Ma come in tutte le cose arriva la fine.
Bisogna ripellare per ritornare su al rifugio, ma ne è valsa la pena.
Prima di entrare nel rifugio un ultimo sguardo....
Trascorriamo una piacevole serata, prima tutti divisi poi su un unica tavola ad assaggiare l'acqua del Lambro.....
Intanto studiamo l'intinerario del prossimo giorno.
Ma come previsto quando usciamo alla mattina dal rifugio ci da' il buon giorno la neve.
Col morale giu' decidiamo lo stesso di provare ad andare verso il pian di neve...
E al sorgere del sole veniamo premiati, le nuvole si aprono e sembra che il tempo tenga.
Io come al solito ultimo....
Siamo partiti in 5 dal rifugio ma i nostri 2 amici non stanno bene e decidono di puntare direttamente al Passo Venezia.
Noi continuiamo e qua Simone e Andrea sono ormai sotto alle rocce terminali del Corno Bianco.
Ma purtroppo il tempo si guasta e in un attimo tutto sparisce sotto la nebbia, dopo averci fatto ammirare per l'ultima volta l'Adamello...
Ma mentre incominciamo la discesa ecco che si apre e vediamo le nostre impronte che abbiamo lasciato....Che beffa, eravamo praticamente su.
Da sotto la cima vediamo il tracciato che dobbiamo compiere e c'è lo stampiamo bene in testa.
L'inclinazione e il manto di neve ventata ci consigli di aspettare a mettere gli sci.
Questa decisione si mostrera' azzeccata ,da li a poco parte una slavina causata proprio da me.
Infatti pianto bene la picozza in una spaccatura di una roccia e poi salto sul manto nevoso fino a farlo staccare.
Ora che il pericolo e diminuito possiamo mettere gli sci e scendere.
Quando arriviamo alla base della parete le nuvole hanno completamente coperto la cima.
Ora che il pericolo e diminuito possiamo mettere gli sci e scendere.
Quando arriviamo alla base della parete le nuvole hanno completamente coperto la cima.
Sotto il Passo Brizio ripelliamo per l'ultima volta.
Sotto il Passo Venezia rincontriamo gli amici e in 5 tutto sembra piu' facile.
Andrea si mette in testa e batte traccia fino al Passo Venezia.
La montagna ogni tanto ci mette alla prova e sta' a noi decidere se andare avanti o tornare indietro. Scendere ora il Pisgana non è semplice, tutto e bianco, non sai quale è la direzione giusta e un senso di nausea di assale.
Dopo aver letto piu' di una volta le relazioni abbiamo capito che dobbiamo abbasarci verticalmente dal passo stando attenti ai crepacci e a non spostarci troppo dalla direzione.
Per questo mentre gli altri sono fermi io scendo finche' li scorgo , questo mi da modo di indirizzarmi.
Mi fanno male gli occhi a furia di cercare qualche riferimento, e dopo esserci abbasati di 200 mt scorgo una traccia.
E' fatta !
Scendendo anche la visuale migliora e tutto diventa piu' semplice anche se il Pisgana è una super discesa.Anche se ad alcuni questo puo' risultare come imprudenza, in nessun momento mi sono sentito non in grado di risolvere i vari problemi.
Anche perche' con me c'erano Andrea e Simone !
4 commenti:
Bravo Richi a traghettarci lungo il nebbioso Pisgana.
L'anno prossimo riusciamo ad andarci col bel tempo??
L'unica cosa che ha richiesto veramente coraggio è stato entrare nel bar con te che indossavi quella camicia!
bravi,bel giro,la foto della neve la mattina se la pubblichi in un forum di astronomia la puoi spacciare per una costellazione di galassie con tanto di nebulosa ☺ .
Quest'anno la neve tardiva sta regalando parecchie soddisfazioni,anche se c'è da stare molto attenti!
Ripeto,
Bravi!
gran giro...ancora più bello visto che si è organizzato tutto all'ultimo grazie alla benedizione di Santa Paola da Cavenago
Splendido giro...gran foto...bel trio...
Non c'è che dire: BRAVI BRAVI BRAVI!!!
Posta un commento