Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

26 apr 2011

Moregallo bis (alla mia prima, mi presento)

Ciao a tutti, mi presento, sono Andrea e questa è la mia prima via di arrampicata, sono contento di averla fatta con questa compagnia di matti del CAI di Brugherio.
In passato con i nonni ho già fatto gite e anche diverse ferrate, un paio di volte ho arrampicato su quella che voi chiamate "falesia", ma mai nulla di simile a questa cresta OSA.

Una cosa che mi è piaciuta e mi ha aiutato tanto è stato Fausto, che essendo sempre vicino lì dietro di me (e quindi sotto), mi diceva cosa fare e come farlo.
Dell’arrampicata la parte che invece mi è piaciuta di più è stato il canalino (che l’Ale ha detto che ho superato come un draghetto), perché ero ormai stanco e perché era verso la fine, era complicato e ha richiesto molto impegno. Poi il ponticello stretto di roccia mi ha fatto un poco paura (fino all’altro giorno io soffrivo di vertigini!!) ma la voglia di arrivare alla svelta ha vinto su tutto…
E finalmente ecco la fine della scalata di quella strana strana compagnia, donne, vecchi, bambini e una pecora curiosa.



Ciao, alla prossima!!!!

25 apr 2011

Moregallo - Cresta OSA... vecchi, donne, bambini, pecore...una strana giornata...

...era un po' che li tenevo d'occhio e siccome mi parevan dei tipi poco raccomandabili, ho deciso di seguirli...
Ce n'era uno che continuava a cantare delle cose strane...boh...chissà poi perchè...
uno piccoletto, piccoletto, un tipo carico come un mulo, due tipe che salivano chiacchierando e una davanti che aveva messo il turbo...
Poi si cono fermati per una foto sul panorama della zona(per me era solo una scusa per sostare perchè eran spompi!!!)

...dopo si sono legati con una roba luna e colorata...a me veniva voglia di darci una morsicata, ma per ora...meglio restare nell'ombra e seguirli di nascosto...
Non capivo che facevano...una saliva, ogni tanto metteva nei buchi un'altra roba più piccola, stava lì ad armeggiare...bohhhhhh...non è più semplice salire e basta? poi urlava qualcosa (che l'altra regolarmente non sentiva, ma a Valmadrera di sicuro sì!) e cominciava a tirare...boh...che roba strana...

...dietro poi arrivava l'altro gruppo...salivano le guglie in questo modo strano, urlando e facendo degli strani tintinnii...boh...forse anche a loro mettono le campanelle per non perderli, ma con tutto quel baccano chi li perde?


Ecco un simpatico fiorellino...lo mangio oppure no?


...e poi uno scarafaggio che se ne stava allegramente sul sentiero...già pensavo che quei bisonti lo calpestassero, ma...son stati bravi...gli han anche fatto una foto...tzè...a uno scarafaggio...e a me?


...dietro veniva l'ultimo dei Mohicani con uno strano vestito fatto di quella roba lunga e colorata...mah...proprio strani sti tizi...poco raccomandabili, io lo dicevo!!!



...ed eccoli verso la vetta (era ora!!!!mi stavo addormentando...)...ecco quello strano tizio che attraversa il "ponticello" col vestito strano...mah...cosa ci trova di interessante?




...grande il piccoletto senza paura!!! lui sì che mi sta simpatico...speriamo che almeno abbiano gli zaini riforniti!


...alla fine sui prati ho dovuto uscire allo scoperto, ma solo perchè la mia pancia brontolava già da un po' e con tutto quello che ho aspettato mi tocca proprio la ricompensa!!!...questo qui cerca di comprarmi con una banana...mica sono un babbuino io!ho un po' di dignità!!!




...questa qui poi ha cercato di darmi da bere dell'acqua...tzè...o vino a me ne vado!...almeno la birra di Orzo!



...lassù qualcuno ci sta tenendo d'occhio...


...alla fine è questo tizio è quello che mi sta più simpatico...mi fa le care...




...mi sbuccia le noci...ma a me piacciono di più col guscio...




...uè per chi mi hai preso? quella mano è vuota...


"Io sono il Buon Pastore..."


Bella gita, Fausto sei sempre uno spasso!!!

...ci siamo pure beccati il temporale scendendo!!!4 zampe ci sarebbero proprio servite!

Brenta: nel regno della roccia con le pelli

Doveva essere un gemellaggio Italia-Francia presso il rifugio Benevolo, però previsioni non troppo belle a ovest ci hanno fatto preferire l’est.

E così si parte, il trio è quello già collaudato su altre salite, con l’aggiunta di Andrea che ci aiuterà a trasportare all’invernale del Tucket un po’ di cibo, poi scenderà a valle purtroppo.


Sabato puntiamo a Cima Sella, una fitta nebbia sul finale ci nasconde la vista del Brenta, dobbiamo aspettare ancora un pochino per godere a pieno di questo mondo incantato. Discesa su neve buona ma con zero visibilità.

Arrivati al rifugio Andrea ci saluta, non aspetta neanche il the. Rimaniamo io, Simo e Mario mentre tutti gli sci-alpinisti abbandonano questi luoghi e scendono a valle al caldo delle loro case dove festeggeranno Pasqua.

Rimaniamo noi e la nostra spesa:

- 1 kg di pasta

- formaggio (1,5 kg)

- due sughi pronti “Mutti”

- speck

- salame

- pane in abbondanza

- the

- idrolitina

- colomba melegatti (1 kg!)

- torta mulino bianco

- biscotti (1 kg)

La mancanza di una bozza di vino si fa sentire, scacceremo il freddo con 7 coperte e una buona pasta che ha richiesto tutto il nostro ingegno per essere scolata dall’acqua.

Prima delle nove siamo già a nanna, chiudo gli occhi e li riapro alle 525, cinque minuti prima della sveglia. Ben riposato guardo fuori dalla finestra e un cielo azzurro mi dà il buongiorno!


Collazioniamo veloci e siamo subito fuori: l’obiettivo di oggi è cima Brenta dallo scivolo Massari.

Dal Tucket si perdono cento metri di dislivello e si risale la parte opposta della valle. Il rigelo è perfetto e procediamo spediti sci in spalla e ramponi ai piedi.

Entriamo nello scivolo Massari vero e proprio alzandoci sopra il sentiero Sosat e, con pendenze costanti sui 40 gradi, arriviamo alla sella tra cima Brenta e cima Mandrone. Lo scivolo ci ha sparato di circa 800 metri verso il cielo….Il sole si è alzato e lo spettacolo è di quelli da lasciare senza fiato: pareti e creste ci circondano, le cime dell’Adamello e degli altri gruppi montuosi che stento a riconoscere ci chiudono la visuale. Salendo ci rendiamo conto sempre di più che oggi saremo soli, “padroni” di queste montagne.


La cima Mandrone illuminata


Lasciati gli sci alla sella incomincia la parte alpinistica della salita: traversi, pendii e creste ci portano ai 3150 m di cima Brenta: l’arrivo su Cima Brenta in veste invernale è uno spettacolo...

Intorno a noi un mondo di canali, creste e cime ancora ingabbiate dall’inverno. Tra due mesetti una miriade di puntini colorati animerà queste pareti, ora è tutto ancora addormentato, silenzioso. Solo qualche corvo gira intorno a noi forse in cerca di cibo o forse di compagnia.

Scendiamo nuovamente alla sella e la cima Mandrone è a portata di mano, vicino vicino e bella tracciata…Come resistere alla tentazione, tanto lo scivolo non è ancora cotto…Ci metto poco a convincere gli altri due e così eccoci sulla seconda cima di oggi. Panorama eccezionale su cima Tosa e canalone Neri che, prima o poi, mi piacerebbe salire...


Campanile Alto (?) e poi bho...


Quando torniamo alla sella il pendio è pronto e il momento che tanto temevo è arrivato. Ma non posso fare skialp solo in salita? Vabè, un respiro e via, incomincia questa discesa…La parte alta è sciabile, sono concentrato come solo sulla Vedretto di Salarno mi è capitato di esserlo. Ogni curva è un’impresa che però mi riesce discretamente. Arrivo alla strozzatura: a destra salti rocciosi, a sinistra idem. Meglio non fare pirlate e quindi opto per lasciarmi scivolare in derapata, non ho i numeri per curvare su queste pendenze con zero possibilità di errore. L’Oggioni saltella felice e contento dentro alla strozzatura…Ancora qualche curva su terreno tecnico e poi sono solo urla e gridi di gioia, lo scivolo è finito!

Una ramazzata al locale invernale, un divertente bosco iniziale che diventerà orzobimbiano nella parte finale e un pranzo pasquale per concludere la due giorni…

La compagnia e la location hanno messo una pezza ai danni fatti dal “minimo barico posizionato sulle coste nord-africane”…ma che si fotta valà….

Incomincio a essere stanco di prendere freddo, bere acqua di fusione, avere i vestiti umidi…Incomincio a sentire la voglia di caldo, di scarpette al posto dei pesanti scarponi da sci e di una bella birra dissetante a fine giornata….


p.s. foto by Oggioni!

23 apr 2011

Monte Cercen

Il monte Cercen è in mezzo a grandi montagne e forse per questo è bistrattato.
Anche il suo itinerario non è proprio semplice in piu’ finita la discesa si aggiunga una risalita alla macchina di 30 minuti, ne fa una scialpinistica per amatori di posti isolati e ripidi pendii…
Come spesso accade l’intinerario l’ha scovato Nesquik…
“Riki guarda qui : http://www.sport.infotrentino.com/pagine/commenti.php?sport=1&comm=285
Che ne dici per Venerdi ? “
E cosi con noi due si aggrega anche Andrea e Giotto sta volta non lo lascio a casa.
Partenza alle 6,30 e dal parcheggio dopo il Tonale, per intenderci quello che si usa anche per andare a fare il Presena passando dal Cantiere.
Ora dopo poca salita sulla sinistra c’è una deviazione da qui in leggera pendenza entriamo nella Val di Presena, al primo sole.
Appena il bosco si dirada ecco il nostro obbiettivo baciato dal sole




Arriviamo fino al caratteristico ponte di tronchi




Dal ponte di tronchi ci siamo spostati un po’ troppo a destra e dopo un lungo traverso verso sinistra ritorniamo sulla retta via.





Davanti a noi si apre il palcoscenico....





Dopo lo scavalcamento della lunga morena finalmente entriamo nel canale





Diventa sempre piu’ ripido.





Meglio togliere gli sci e procedere con i ramponi, G8 non ha problemi …





L’ultima parte del canale è piu’ ripida e anche la neve si presenta piu’ dura, decidiamo di spostarci a sinistra e prendere un bel canale dal sole





Simone sempre davanti...





Alla fine dopo facili roccette ci riportiamo a destra fino a ricongiungerci all’uscita del canale.
Bello in piedi ne G8 !





Poco sotto la vetta una baracca della 1° Guerra




Una volta arrivati in cima, anche con un po' di foschia davanti a noi l'Adamello con tutte le sue vette...




Di fianco la Presanella e il suo ghiacciaio...





La croce non si vede, ameno che non sia il pezzo di legno che sbuca dalla neve.










Ripassando dal canale un occhiata ma niente di piu', la pendenza e la neve dura per ora, non permettono una discesa con quell'esposizione.





Mo viene il bello io su queste pendenze non avevo mai sciato…
Ma si sa mai dire mai…Nel canalino variante neve stupenda










Una volta rientrati nel canale principale,la pendenza e inferiore e anche la neve non è eccezionale , ma ormai siamo lanciati.










Finito il ripido facciamo riposare un po’ Giotto e intanto studiamo la linea di discesa





Arrivati in fondo alla morena uno sguardo al percorso fatto





E poi giu’ fino al ponticello...
G8 e il suo padrone...





Andrea e Simone...





A qualcuno mancava proprio la neve, piuttosto che sdraiasi sull’erba preferisce il fresco .





E ora sci in spalla e ritorniamo alla macchina, la parte piu’ noiosa della giornata





Qualcuno ha scritto che i limiti sono dentro di noi, è giusto, ma è anche vero che per superarli ci vogliono amici come questi.
Grazie !Grazie Andrea per il Filmato chi lo volesse vedere :
http://www.youtube.com/watch?v=INl3VK1zJ_0