Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

27 lug 2018

Traversata delle cime del Pizzo Suretta

Bella escursione in zona Passo dello Spluga con tratti misti di neve e roccia e panoramica traversata in cresta, lungo il confine con la Svizzera, a toccare in successione la Punta Nera (3027 m), la Punta Rossa (3020 m) e la Punta Adami (2969 m). Fatta in 2 giorni per comodità, sfruttando l'appoggio del bivacco omonimo, ma possibile anche in giornata.
Presenti: Ale (roccioso capocordata), Fausto (roccioso veterano) e il sottoscritto micascisto.

Il percorso: dal punto verde (base del ghiacciaio, dove finalmente il mio gps ha deciso di svegliarsi)
al punto rosso (parcheggio)

Il percorso in cresta, dal versante sud [mappa interattiva, cliccare qui... taac]

Partiti comodamente da Brugherio intorno a mezzogiorno, arriviamo nel primo pomeriggio nei pressi del lago di Montespluga (1908 m), dove lasciamo l'auto e prepariamo l'equipaggiamento.

Il lago di Montespluga è noto per essere in discesa

Salendo, il paesaggio cambia velocemente

E ben presto la vegetazione lascia spazio alla nuda roccia

Quando siamo ormai in vista del bivacco Suretta, la furia degli elementi mette alla prova la nostra determinazione, regalandoci uno scroscio di pioggia con annessa grandine, che non basta tuttavia a impensierirci.
Arriviamo al bivacco, da 7-9 posti, dove troviamo solo una coppia tedesco-polacca (palesemente entusiasta di condividere la notte in baracca con noi). Segue una cena soddisfacente, grazie ai viveri di Ale e Fausto, che consentono anche il sostentamento dell'addetto al trasporto di corda & cordini, nonché estensore di bellissime relazioni. Nanna. Sveglia alle 5.

Facce da 5:30 del mattino

Dopo un breve tratto roccioso giungiamo all'attacco del ghiacciaio, dove ci equipaggiamo con con piccozza e ramponi, indispensabili data la pendenza elevata.


Tornati su roccia, proseguiamo con qualche passaggio semplice di arrampicata, fino alla cresta (ore 7:00).

Il percorso fatto a partire dal bivacco (cerchiato)

Deviamo subito verso ovest per raggiungere la Punta Nera (Surettahorn). Qui ci leghiamo in cordata per tornare sui nostri passi e proseguire verso est.

Alba dalla Punta Nera
Non è una gita senza un PeakFinder

Percorriamo con calma tutta la cresta, tra passaggi di arrampicata semplici ma decisamente esposti, dove Ale mette protezioni quando necessario.
In sequenza raggiungiamo la punta Rossa e infine la Punta Adami (ore 9:00).

Guidati in vetta dal maestro Ale-san





I 3 della Punta Adami


Da qui comincia la discesa, a chiudere approssimativamente un anello che ci riconduce alla base del ghiacciaio. Affrontiamo questo tratto sempre legati e nuovamente con piccozza e ramponi, disarrampicando nel tratto più ripido di neve e ghiaccio, fattosi ormai più cedevole, con annessa esercitazione di caduta e mio tentativo (velleitario) di bloccaggio con piccozza.
Tornati al bivacco a rassettare e recuperare diligentemente la rumenta, proseguiamo con la discesa facile, ma come al solito interminabile.


Where's Ale?
Where's Fausto?

Giornata conclusa nel pomeriggio con un ottimo pranzo a base di pizzoccheri chiavennaschi (colmando così una mia grave lacuna cultural-culinaria), e immancabile coda affrontata senza battere ciglio dal prode Faustotaxi.

19 lug 2018

Gemelli del Triolet

Quest' anno l' aggiornamento istruttori del Cai Monza viene fatto al Rif. Dalmazzi
Vero nido d'aquila.
Sabato pomeriggio non riusciamo manco a srotolare le corde che gia' piove....
Niente paura in camerata, con letti a castello a 4 piani ripassiamo paranchi calate a bilancino ecc...
Il giorno dopo sveglia alle 5, nessuna meta prestigiosa , perche una nuova perturbazione è in arrivo nel primo pomeriggio.
Il ghiacciaio è pieno di penitentes , curiose erosioni del manto nevoso dovute all' acqua.
La neve è molto molle non riusciamo a forzare la terminale quindi ci tocca aggirarla.
Ora ci toccherebbe scendere dall' altra parte per completare il giro del gemello, ma le condizioni del ghiacciaio dell' altro versante non ci piaciono , decidiamo quindi di salirlo.
Dopo il rimonto della prua...
 Facili roccette portano ...
All' ultimo salto.
Ed eccoci tutti in cima
I capicordata diventano ultimi e si scende
 Il tempo sta cambia velocemente, meglio scendere...
 La seraccata finale offre colori bellissimi, mi ricordano onde del mare....
 Il nostro gemello lo lasciamo la , in mezzo al ghiacciao
 Poco prima di arrivare al rifugio notiamo sullo sperone che scende al Dalmazzi i nostri amici che scendo in doppia.
  Qua la cartina con il percorso che si doveva fare.
Dove comunque si vede bene dove è situato il Gemello

16 lug 2018

Punta D' Albiolo dal Tonale

Uscita corso di Escursionismo Avanzato 2018
Parcheggiate le macchine sulla strada che sale alla Malga Valbiolo
Prendiamo il sentiero a destra che salendo a grossi ziz zac
Alla Citta' Morta
Da qua seguendo il filo di cresta saliamo fino alla cima Tonale
Da qua iniziamo il sentiero degli Austriaci 
Che corre sulla cresta
Durante la guerra era la prima linea.
Camminamenti , ricoveri  e posatazioni sono posizionate su tutta la cresta
Nei punti piu' esposti sono state messe delle catene
e anche assi di legno.
Certi passaggi ricordano le bocchette
Quasi sempre sul filo di cresta il sentiero prosegue
 Un abitante del posto ci osserva incuriosito
Ultimo strappo...
 Ed ecco finalmente la cima ! 
Il panorama da quasu' spazia  a Nord ; Ercavallo, Vioz ecc...
A Sud Presanella, Presena Adamello ecc....
 La cima pero' non è l' arrivo ma il giro di Boa.
 L' intenzione era di continuare la cresta facendo ora il "Sentiero degli Alpini"
Ma purtroppo delle frane hanno divelto le catene 
come pure il collegamento che porta direttamente al passo dei contrabbandieri ha subito dei danni.
 
Scendiamo quindi al rif. Bozzi e da qui saliamo al passo dei Contrabbandieri
Da qui una lunga discesa che passa accanto alla Malga Valbiolo ci riporta alla macchina.

Ringrazio Fabio per le belle foto, traccia Gps e grafico che mi concesso di pubblicare.