Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

30 gen 2012

E bravo Andrea !



Bravo e ora vediamo se funziona.....
Cosi non ci saranno piu' le 2000 e mail in ogni casella della posta.
Chi è libero è vuole agregarsi legge qua, commenta ecc....
Al prossimo week allora ...No anzi prima se no come si fa' a utilizzare la nuova funzione.
Ciao a Tutti
Riki

Schollenhorn

E’ proprio vero che la fortuna sorride agli audaci.
Dopo la solita scelta dell’ itinerario durata 3 giorni e 300 telefonate alle 7,30 a Chiasso non si era ancora ben deciso dove andare.
Prima di arrivare a Bellinzona una forte nevicata ci rifa’ fare il giro delle telefonate.
Maurizio è il piu’ ottimista e ci convince per il Schollenorn
La strada è davvero conciata gli spazzaneve sono all’ opera ma il fondo è ghiacciato o innevato….
Entriamo nel traforo di San Bernardino con il morale sotto le scarpe ma quando usciamo si incominciano a vedere delle schiarite….
Alle 10 passate arriviamo a Splughen, e il sole incomincia a farsi vedere…

Il Paese sembra ancora addormentato sotto uno spesso strato di neve


Ma c’è chi lo sveglia, un orda di scialpinisti lo invade..Siamo noi.


La cittadina ritorna alla sua normalita’ quando finalmente la lasciamo…


Vedere tutta questa neve è troppo bello…


Il gruppone piu’ o meno compatto procede verso l’alpeggio


Anche Benedetta lo raggiunge


E i soliti Simone e G8 tirano il gruppo…


Sullo questo strappo il gruppo perde di coesione e ognuno fa’ il suo passo…


Arrivati alla sommita’ del dosso finalmente compare il Schollenhorn. Ma di strada ce n'è da fare ancora..


Lucie e la lunga cresta appena fatta


Ultimi strappi.


Simone e G8 sempre avanti


Giotto è il primo ad arrivare


Poi arrivano Lucie e Andrea


Anche noi ci abbracciamo.....


Foto con i primi arrivati


Dire che la neve era bella è dire poco…


Arrivati al primo alpeggio che si è raggiunto la mattina, a qualcuno viene un idea…Ripelliamo !


Tornare a risalire è da pazzi ci dicono….


Ma con una neve cosi come si fa’ a non approffitarne


Ora basta salire si scende…


Gita stupenda nessuno di noi si aspettava una neve cosi e il Sole…
Quello che è giusto è giusto GRAZIE San Maurizio della neve !


Un grazie veramente a tutti, unire due compagnie non è stato facile ma alla fine i risultati parlano da soli.
Grazie anche a chi ci a seguito con le ciaspole e grande il Mario che è pure arrivato in cima con quelle cose….Ma che neve ti sei perso …..



24 gen 2012

Grande Giotto !

Esiste un filing fra il cane e il suo padrone….Non credevo fino a pochi anni fa’ che una “bestia “ mi avrebbe fatto provare emozioni del genere.
Chi non ha mai avuto animali in casa non puo’ e non potra’ capire cosa spinge una persona a uscire alla sera o alla mattina presto con il suo piu’ fidato amico.
Sono 2 anni e mezzo che condivido con Giotto queste esperienze e ogni volta mi accorgo di come lui diventi sempre piu’ in gamba.
Lui mi studia tutte le mattine, guarda come mi vesto e di conseguenza sa dove andrò.
E’ il primo che alla sera mi aspetta festosamente dietro la porta, e se alla mattina preparo le cose per andare in montagna , diventa la mia ombra.
Sabato seguendo i miei amici che sono scesi da un'altra strada, si è accorto quasi alla macchina che io non ero dietro di lui, non ha esitato, si è rifatto tutta la strada all’incontrario fino al bivio e poi ha seguito la mia traccia che scendeva dalla parte giusta.
Anch’io una volta arrivato alla macchina e non vendendolo sono ritornato su, ho detto agli altri di andare pure a casa , io non sarei andato da nessuna parte finchè non l’ avrei trovato.
Dopo una giornata in montagna le gambe sono stanche ma la voglia di ritrovare chi è importante per te è superiore alla stanchezza , mi viene in mente il freddo che ha sopportato.
Quindi mi riavvio spero che G8 sia un cane intelligente e non si perda, ogni 100 metri lo chiamo e quando dopo piu’ di 20 minuti lo vedo arrivare la mia gioia è immensa.
Lui capisce di aver sbagliato e si accuccia davanti a me , pensa dentro se qua 2 sberle non me le toglie nessuno….Lo guardo lui è a i miei piedi la gioia è tanta, due lacrime mi scendono . Lo prendo in braccio e lo carico in spalla ora sono veramente contento, la giornata finisce davanti al televisore..Io mi addormento e lui anche accanto a me.
Qua il filmato della giornata appena passata:
http://youtu.be/wiAVGsiNCQ4

Il giorno dopo eccoci ancora assieme questa volta senza sci.

Andiamo a vedere se si è formata la cascata del Ponte del Baffo.

Arrivati sul posto ....Tanta acqua scende, rimettiamo le picche nello zaino e ci avviamo sulla vecchia pista che porta verso San Martino.

Che bella questa valle, mentre Roberto e io chiacchieriamo del piu' e del meno, i nostri cani Lilly e G8 sono liberi di correre dove piu' gli piace...

Ma a un tratto qualcosa richiama la loro attenzione....

Abbaiano e ringhiano, noi non notando niente dalla strada andiamo a vedere....
Una animale giace perterra ma non è morto respira affanosamente.

Chiamiamo un amico di Buglio che pur essendo cacciatore, ci aiuta a salvare l'animale.

Enos chiama i guardia caccia che pero' non possono venire, ma ci autorizzano a portare la capriola che è pure incinta a Buglio. ( senza la loro autorizzazione, chi venisse trovato con un animale in macchina prende una multa di 10.000 € )
Arrivati a Buglio molti bambini ci aspettano.... Non sempre si vede arrivare in paese una capriola che ha fatto l'autostop.
Gli viene dato da mangiare e dell'acqua, e dopo un paio di ore ecco arrivare la forestale, la

portera' a Ponte dove c'è una area apposta per la riabilitazione degli animali selvatici.
Mercoledi abbiamo l'appuntamento telefonico con il veterinario del centro , speriamo che sia in fase di guarigione.

Come sempre le giornate in questo paese passano velocemente e mentre torniamo a casa e gli ultimi raggi di sole incendiano il cielo, il mio pensiero va a Giotto ....Che giornate che ha passato...Il suo fiuto per ben due volte ha risolto le situazioni, ma anche penserà ..."Meno male domani è Lunedi e Orzo va a Lavorare !"


23 gen 2012

Poncione di Tremorgio da Ambrì

Dopo la gran sciata casalinga del Telenek oggi sono di nuovo in Svizzera in compagnia di Natale. Meta il Poncione di Tremorgio in Val Leventina. Si parte dal palazzetto del ghiaccio di Ambrì imboccando una stradina in un fitto bosco. La neve scarseggia ma in fondo siamo a soli 989m di altitudine. Dalle baite Gioett 1450m il paesaggio si fa finalmente più aperto. Risalendo un rado bosco si passa per varie baite guodagnando quota velocemente fino al Lago di Cara 2395m.
Ora si apre la Valle dei Cani (Giotto dove sei??) che si risale fino alle sella quota 2534m dove ci accoglie il solito gelido vento. Da qui in breve alla vetta del Poncione 2669m per i pendii meridionali e per la breve cresta finale.
Discesa in ottima neve farinosa specie nella Valle dei Cani che ci regala ancora ampi spazi da sverginare. Il bosco seguente paragonato a quello del Telenek mi pare una pista da discesa libera!
Stradina finale invece da fare col freno a mano e ultimi 200m con sci in spalla per evitare di far danni.
In mancanza di foto personali ne aggiungo qualcuna presa dal report su camptocamp del Righetti team...non me ne voglia, anzi se legge lo ringrazio per aver tracciato tutta la salita

Alpe Stabiello

Nella Valle dei Cani

Panorama dalla vetta

Spiazzi di Gromo e Val Gerola

WE dedicato all'allenamento e all'apprendimento con gli sci... Questi sconosciuti...
Memore delle recenti mazzate nelle due precedenti gite scialpinistiche decido di tornare sulle piste per migliorare lo (scarso) livello tecnico nella discesa e quindi a malincuore ma consapevole del fatto che mi sarebbe servito per migliorare, declino il gentile invito di Riki per questo sabato.
Mi aggrego spudoratamente, insieme all'amico Emilio, al pullman degli "ospiti" della scuola di sci di Cologno a Spiazzi di Gromo. Lasciate a casa le pelli, sfrutto gli impianti di risalita per allenarmi nella sola discesa, su piste blu e infine rosse. Ho gradito molto l'aver potuto "saggiare" proprio la rossa che arriva fino al Rifugio Vodala (in questo modo alla notturna di Giovedì non dovrebbe essere troppo difficile, vero Riki?).
Non soddisfatta di questo allenamento, domenica la gita "tosta" (per me...) stavolta in compagnia di Rinaldo che si offre davvero gentilmente di darmi "lezioni individuali" di scialpinismo...
Si parte alla volta di Fenile dove lasciamo l'auto e costeggiamo gli impianti di risalita (funzionanti) verso il rifugio Salmurano. Insieme a noi un nuovo amico: Salvatore, che dopo un breve tratto ci saluta per fare una solitaria più impegnativa. Lungo la salita mi accorgo con piacere che le pelli sistemate da Riki tengono mooolto meglio, e quindi riesco a fare molta meno fatica nella salita, il che, unito ai consigli di Rinaldo su come equilibrare i carichi per far lavorare le pelli, salire a scaletta utilizzando le lamine (cose già spiegate da Ale e Riki, ma portate pazienza... Prima o poi la capirò!) etc etc, riesco a salire per circa 700 metri di dislivello, risparmiando energie preziose per la discesa (di fondamentale importanza!!!), fermandomi poco dopo il rifugio per poi scendere.

Partenza!
Impariamo ad usare le lamine per la scaletta...
Panorami da godere

Non ci crederete ma... Scendo anch'io! E con gli sci! Incredibile, vero? Anche se la pista, inizialmente con bella neve uniforme, dopo diventa crostosa e piena di sassi... Mìììì ma devo scendere da qui??? Risposta:" Beh, se vuoi fare scialpinismo..."
Ah, dimenticavo! in discesa uno sci si è incastrato sotto una piccola crosta di ghiaccio facendomi fare il primo vero volo con gli sci... Niente di rotto fortunatamente, quindi ho continuato la discesa fino alla fine.

Qui è bellissima
Qui mi sono appena rialzata dopo la caduta... Sassi e neve crostosa...
Continuo a scendere... Sono un pò stanca... Fortuna che manca poco...
Non ci posso credere! Sono scesa davvero??? Eh, sì

Torniamo alla macchina, dove poco dopo anche Salvatore ci raggiunge e quindi terminiamo questa memorabile gita con una meritatissima bevanda calda...


Un doveroso e sincero grazie a chi mi ha aiutato e sostenuto nella mia prima scialpinistica (addomesticata) con discesa completa!
Rinaldo, se hai bisogno di aiuto quando vai a spaccare legna... Però io porto via i tronchi già tagliati, eh?

Ciao a tutti

Monte Telènek dalla Valle di Campovecchio, Aprica (SO) 21/1/2012


Una delle n-esime perturbazioni che si fermano a ridosso delle alpi stenta ad abbandonare la zona; Le previsioni per le zone di confine, ove bisogna contare per trovare neve accettabile, non sono mai sicure, pericolo 4 in svizzera centrale...
...Ma l'esperienza di anni  di qualcuno (Nano) e di qualcun altro (Orzo) fanno sì che la meta possa essere interessante.

Siamo Andrea, Ricky, Simone, Nano con ciaspodotati Silvia e Pino alle 8.30 al parcheggio di S. Antonio capoluogo dell'omonimo parco naturale posto verso monte.

Il paesaggio è fiabesco, la meta .... ...bè quella è lontana, ne verrà fuori uno sviluppo di quasi 22 chilometri!!;
Il fondovalle da percorrere è lungo anche se vario, qui in basso si sente solo lo scroscio del ruscello, non c'è vento e non c'è pressochè sole diretto, Giotto ha iniziato a fare su e giù con un gruppo partito poco prima.

Più in altro inizia un bel canalone per noi ottimamente ben tracciato che ci deposita in cresta ove invano cerchiamo un ridosso, il vento è teso, la vetta non sembra impossibile.

Attaccano prima Nano sul lato sinistro e poi Orzo sulle rocce di destra, entrambe saggiamente non si fidano della polvere che ricopre i massi dubbiamente stabili; La cima per oggi resta da tutti inviolata inclusi i nostri predecessori che hanno già iniziato a segnare i pendii.

La discesa per tutto il canalone è molto bella fino a quando qualcuno decide per il "bosco orobico"...

Qui Orzo si è fiondato giù, noi abbiamo fatto: legna per il camino, pendoli sulle piante per curvare, saltini di ghiaccio insomma un casino di schiamazzi e blasfeme imprecazioni religioso-sessuali (l'ilarità si è scatenata quando Simone ha imprecato: Porca Tr...ma perchè mi trovo qui bloccato con un bastone nel c..o).
Forse c'i sarà anche un filmino.
Attimo di panico all'arrivo di Orzo, che ha perso sette anni di vita, perchè Giotto non è arrivato inseguendo noi ma a metà ha deciso ritornare su... ...peccato c'èrano due strade....
Dopo una ventina di minuti eravamo tutti al rustico ma accogliente bar con Giotto in auto.




S. Antonio, downtown

 Ambientino
Campovecchio 




Pausa prima del canalone

Fuori dal bosco



 Monte Telènek
 Cresta Monte Sellero
Forzare il passaggio? Non stavolta...
Distensione..
 Compressione...
 Ma dove si va?

 ahhhh finalmente
 No, qui, ...finalmente!



Topografia prima parte, copyright sito treskibike,  (noi NON siamo saliti dalla Valle del Latte a sinistra e siamo scesi diretti dal bosco senza deviare a destra)


Topografia seconda parte (Prima parte della traccia di salita)