Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

28 nov 2011

Pian della Paia, Dain - Via dell'Angelo


Ecco, non sono Brugheriese di pedigree ma a sto alpinline mi sono un pò affezionato... Inoltre in questo caso sono andato a ficcare il naso in posti frequentati dai bocia (cfr. Spigolo manolo di Andrea di Ottobre).

Con Fabio ieri abbiamo fatto Angelo, non ricordo chi dei due l'aveva tirata fuori tempo fa.

Beh devo dire che non è la solita "grillata" della parete San Paolo; qua l'impegno sale, la roccia è spesso friabile, abbiamo avuto l'impressione che certi appoggi per i piedi potevano esplodere in piccoli pezzettini magari sul più bello...

Avevamo sotto 2 persone che hanno deciso di rischiare molto (le relazioni dicono: sconsigliatissimo intraprendere la salita se ci sono cordate in parete).

Roccia a parte, in alcuni tiri è ok, la via è bellissima. Nella presentazione c'è scritto che la via è stata aperta con 12 chiodi intermedi e 6 chiodi di sosta. Adesso ci sono 50 fix intermedi, 20 chiodi normali e 22 chiodi di sosta (fix). ..!!..

Abbiamo raggiunto l'attacco scalando lo zoccolo a destra degli spit senza legatura per risparmiare tempo (all'attacco eravamo già andati a vederlo tempo fa ma la prima volta era tardi.)

5 ore e mezza di scalata un pò ansiogena ma in ambiente fantastico; Chissà se la prossima sarà il fatidico Diedro... (non devo parlare con Andrea, non devo chiedergli...:-))

Qui un pò di foto:


L'attacco con l'angelino blu, simbolo-guida per tutta la via.
6° tiro bello esposto
Più su verso il 7° tiro
La qualità della roccia peggiora...arghhh
Sotto i tetti della via Big Bang
Ambiente super
Traverso sotto i tetti, 9° tiro


 Adesso tocca a me!
 Dalla sosta chiamata "pulpito grazie a Dio" si scattano delle belle foto!!
 La strada forestale ha diverse scorciatoie, non è così buio sono solo le 15 e 30 eh...






Francesca


Era da un pò di anni che non mi facevo la "Francesca" alla cima di Piazzotti.
Ne avevo parlato a Riccardo tempo fa.
In settimana mi chiama e mi chiede se ci sono domenica per "Lei".
Come si fa a dirgli di no.
Allora con due baldi giovani, che ci aiuteranno (?), si parte in una splendida giornata autunnale
Avvicinamento tranquillo sotto un caldo sole di fine novembre.
Intanto anche "Lei" si scalda.
Sui versanti in ombra invece il freddo la fa da padrone, ma a noi ...
Il canale iniziale lascia un pò perplessi i due baldi giovani, sia quello che deve aprire le danze che l'ultimo che riesce a deviare un grosso masso diretto verso la sua faccia. Forse "Lei" non voleva concedersi.
Dopo un pò di titubanza però, superato in qualche maniera il primo tiro difficile, entriamo ... nel bellissimo diedro.
e mi sembra che lì Andrea si sia divertito.
Poi tocca a me, seguito da Riccardo e da Luca.
Ditemi se questa non è la faccia contenta di uno che, dopo tanta "fatica"... è soddisfatto!
e che non ci fa mancare il solito rito di vetta.
C'è chi, dopo, si fuma una sigarette e chi invece ... si fa un bel pedicure.
Qualche chiazza di neve ci accompagna al Rifugio Benigni
ed il ghiaccio nel canale ci ricorda che l'inverno è alle porte.
Giunti alla macchina dovevamo festeggiare ma i giovani che dovevano "fare" non ce la fanno...
... ed allora tocca al vecio fargli vedere come si fa
In realtà dovevamo festeggiare la fine degli esami di Andrea che fra un po allungherà la lista dei disoccupati.
Comunque, sono passati 25 anni dalla mia prima volta con la "Francesca", non posso che augurare a quelli un po più giovani di ritrovarsi lì fra 25 anni a festeggiare con qualche altro bocia.

26 nov 2011

Canale del Teobaldo, val Adamè

Sabato avevo voglia di andare a trovare l'inverno...Con il dream team di on-ice (e quel gran figo del Nano che ringrazio per le foto e per l'ottima traccia fatta nel canale) sono andato in Val Adamè, poco sopra al rifugio Città di Lissone, a vedere un po' questo canale che sulla carta promette bene.
Infatti non ci sbagliavamo!
E poi...Oggi è una gran giornata...Bisogna festeggiare la fine degli esami!!



Non è un canale lunghissimo, nella parte alta si restringe e le pendenze arrivano a circa 50°. In corrispondenza di un paio di saltini rocciosi, ora coperti dalla neve, si arriva intorno ai 60°.


Quel pirla di Corvo Nero


All'uscita del canale un bel sole accoglie me e Sergio, oramai anche lui ha conosciuto la gentaglia del forum!


L'Adamello, presenza costante di tutta la giornata....



Consiglio vivamente di entrare nel canale il prima possibile, altrimenti si percorre solo la seconda metà ed è un gran peccato!
In questa foto si può vedere in rosso il canale di salita e in verde quello di discesa.







23 nov 2011

Via Ester, Sud della Regina

L'inverno è oramai alle porte e temevo di essermi fatto scappare la Presolana visto che nei due precedenti tentativi di quest'anno la neve e la pioggia mi avevano rimbalzato.
Ma un bel sole, l'assenza di nuvole e lo zero termico sui 2400 metri hanno regalato una giornata assolutamente inaspettata.

La via Ester corre fra la Bramani-Ratti, con cui condivide un paio di tiri, e lo Spigolo Longo. Come spesso accade su questa parete la roccia è  fantastica.
L'unica relazione che si reperisce in internet è quella sul sito dei Sass Baloss.


 Traversando sul secondo tiro



 Il diedro del III tiro


Rispetto la relazione dei Sass Baloss abbiamo fatto cose un po' diverse:

I tiro: seguito il primo tiro della Bramani-Ratti fino alla sosta
II tiro: i Sass Baloss consigliano di traversare subito a destra ma a noi sembrava abbastanza duro e sprotetto. Abbiamo quindi preferito seguire ancora lo spigoletto (passando alla sua sinistra) della Bramani-Ratti per poi traversare a destra dove era più facile fino a raggiungere il canale che corre parallelo ai primi due tiri della B-R. Sosta su spit con catena.
III tiro: si sale il diedro di VI-  esattamente sopra la sosta. 4 chiodi e un paio di clessidre. Al termine del diedro si esce a destra per placca e si raggiunge la sosta. Da questo punto in poi tutte le soste sono attrezzate con due golfari.
IV tiro: passaggio ostico subito sopra la sosta, V+. Poi a sinistra e a destra seguendo il percorso più semplice fino in sosta alla base di un canale. Sosta su golfari.
V tiro: spostarsi di un paio di metri a destra e poi alzarsi lungo la paretina . C'è un chiodo ma è difficle da rinviare. Poi il tiro prosegue andando a beccare la sosta che rimane leggermente a sinistra. Io non l'ho vista e ho proseguito concatenando il tiro con il VI. Seguendo i cordini nelle clessidre non si può sbagliare ma c'è bisogno di 60 metri di corda. Sosta su golfari.
VI tiro: ci si alza sopra la sosta, poi si traversa a sinstra e si affronta lo strapiombo atletico. Il passo è obbligato in quanto l'ultimo chiodo rimane sotto lo strapiombo. V+ stretto
VII tiro: a questo punto i sassi consigliano di salire l'evidente canale fino a un ripiano da cui ci si sposta sulla paretina a sinistra. Noi abbiamo fatto così anche se la sosta rimane al termine del canale.
Probabilmente si può anche proseguire nel canale (roccia marcia) o uscire a destra. Anche questa sosta è su golfari.

Discesa in doppia:
1a Breve calata fino all'inizio del canale marcio.
2a Altra calata breve fin sotto lo strapiombino di V+
3a Calata lunga fino alla sosta del V tiro
4a Breve calata fino alla sosta in cima al diedro di VI-
5a Calata di 60 metri fin dentro al canale  che separa la Bramani-Ratti da Ester. Bisogna beccare  un chiodino piccol, piccolo  ma molto buono, che si può sfruttare per un'altra breve calata. Oppure si scende disarrampicando gli ultimi facili metri. Attenzione nel recupero delle corde, c'è una maxi fessura a circa metà calata dove le corde potrebbero incastrarsi. L'ultimo che scende deve avere l'accortezza di tenersi alla sua destra (faccia a monte)





20 nov 2011

19-11-2011 Pilastro di Prada- Via della Libertà e Via Cai Vedano

In compagnia di Riccardo con G8, Alessandra, Ale, Gianluca, Morgana, e Emanuele.
In attesa della neve Orzobimbo manda un invito urbi-et-orbi per una arrampicata plaisir. Appuntamento al bar-edicola-hotel 1 stella di Olivedo di Varenna.

Già imbragati da ore, il gruppo attende Ale e Morghi rombanti (...:-)) con le loro 2 ruote, al Cainallo. La Morghi si è scatenata sui tornanti e le gomme hanno gli spigoli sbucciati.

In poco tempo il gruppo si incammina ed arriva alla bocchetta e poi all'attacco.

Andrea (Tiramisù) e Alessandra vanno sulla Via Libertà, gli altri piegano verso la via Cai Vedano, ricordiamoci che trattasi delle prime vie per alcuni!!; Emanuele se ne va per un picnic al sole della Bietti.








Ohoooohhh, c'ho la corda sottoooo non de-concentarmi.....



AAhh finalmente

2 vecchie guardie



Le novizie


Soddisfaziuuune!
Dopo che Emanuele nel rincorrere Giotto impazzito, si è controllato gli sbreghi sulle braghe il gruppo si ricompone, i motociclisti scalpitano per non prendere troppo freddo!!





Il castello di Vezio al tramonto appare mentre già strani discorsi cominciavano a prendere il sopravvento...Il rosso dei nostri visi era camuffato dalla luce del tramonto...

...L'argomento verteva ambiguamente sulle cavità della roccia trovata sulla via, ad un certo punto l'ovomaltina mostrando il suo indice disse che per manovrare correttamente l'inserimento doveva essere pressochè completo. !!

Ringraziando Morghi per l'invito alla pizza, rimandato in altra occasione, la macchina di ammogliati si diresse al bar-edicola-hotel-bettola dove tutto ebbe inizio.

15 nov 2011

12.11 - Medale: via Saronno 87 + via Anniversario + via Susanna sotto le gocce

E come al solito si decide alla sera alle 21:00. Ancora Paolo ed io.
Meta di domani: Medale (perchè no? è una vita che non ci vado!!!), via Saronno 87 (Paolo...ma la danno 6c?)
Via che si va!!partiamo presto così non facciamo notte...visto che sono 11/13 tiri (dipende dalle relazioni...noi consideriamo 11 tiri!) ...
Filiamo come lippe nei boschi per arrivare primi, ma...due luschi figuri ci han preceduto...azz...vabbè...
Ci sistemiamo con calma mentre i due figoni ci guardano con sufficienza e chiedono: "...fate Anniversario?" ... "facciamo è una parola grossa" (pensiamo) "No...Saronno 87...!" "aah......(lungo silenzio)anche noi" (sempre fortunati eh?!)
Attacchiamo Anniversario con la roccia fredda gelata, ma si va...il cielo si sta liberando e speriamo di scaldarci presto.
La via impegna subito parecchio, ma ci dobbiamo sbrigare perchè dietro di noi un'altra cordata preme...loro proseguiranno su Anniversario, ma comunque per ora li abbiamo dietro.



Panorama dall'alto. Le foto sono poche perchè la via diventa sempre più impegnativa.



I tiri di 6c sono davvero tosti...Paolo è bravissimo...mi lascia un cordino da usare per tirare o staffare, ma io me la faccio sotto alla sola idea di dondolare così levo tutto e salgo di forza...pensavo peggio!



La roccia è un po' unta sui piedi e quindi occorre fidarsi davvero. Le gocce tagliano le mani e ben presto a 7 tiri siamo un po' brasati.




Decidiamo di fare un traverso inventato e di passare sul tiro di 5b di Anniversario, arrivare in cima e scendere dal sentiero.



Ma abbiamo sbagliati i conti e siamo sul 6a+...ce la caviamo bene anche se siamo stanchi (io soprattutto).



"E' disonorevole per te se ci caliamo?????"chiedo. Fisicamente si potrebbe continuare, ma quando la mente non risponde più come vorresti e cominci a tirare di braccia, sai che è il momento di girare i tacchi...



Due conti a quello che rischiamo e poi via giù di corsa.



Le doppie sono improponibili: il Medale è sempre il Medale, marcio fino all'osso...scendiamo guardinghi e leggeri come libellule coi piedi sui massi mobili.

La discesa è piena di vegetazione e l'incubo e che ci si incastrino le corde (Paolo ed io abbiamo già provato in passato l'incubo di un temporale a Briancon con la ferraglia che sfrigolava, una ragazza con l'attacco di vertigine, le corde incastrate che abbiamo dovuto tagliare...vogliamo evitare di fare la fine del topo ora!) e in più scendiamo sulla via Susanna sotto le gocce che non conosciamo e soprattutto...speriamo di beccare le soste!


Ma in fondo dopo un po' di ravanate ce la facciamo!!!





...e alle 16:00 siamo a Carugate!
Bella via...da ripetere sicuramente!