Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

31 lug 2011

Becca di Rayette

In questa pazza estate non ho ancora combinato nulla di quanto programmato durante l'inverno....Mi sono (in parte) consolato facendo altro, ma la voglia di andare a pestar neve è troppo forte. Così quando nella tarda mattinata di sabato Ale mi propone un interessante giro in Valpelline non posso che accettare con entusiasmo.


Ci ritroviamo alle 17 scarponi ai piedi, alla partenza del sentiero per il rifugio Crete Séche dove troveremo gli altri due soci del week: G&G, ovvero Gianni e Giancarlo.
Il sole incomincia a tramontare mentre un vento fresco gioca con le nuvole che continuano ad avvolgere tutte le montagne intorno a noi...


Al caldo del rifugio si aspetta l'ora di cena studiando l'itinerario del giorno seguente


Dopo una lauta cena io e Ale ci rimettiamo in marcia, il nostro letto si trova una mezz'oretta più in alto: bivacco Spataro


Per arrivarci possiamo scegliere fra la pietraia di destra e le placche sottostanti il bivacco stesso. Optiamo per una via di arrampicata di 4 tiri con un primo tiro di IV, mentre il resto non supera il II+ :)
Alle 2030 attacchiamo la via, alle 2110 siamo già nell'accogliente bivacco.


Notare le lenzuola usa e getta che Ale si è portato, mi hanno fatto molto ridere


Bon nuit a tout le monde!


Ore 530 di domenica il fornelletto scalda l'acqua per il the mentre iniziamo il rito della vestizione. Alle 6 arrivano anche gli altri due soci e possiamo partire.
Le condizioni sono perfette: bassa temperatura e nessuno sul nostro itinerario!
Per arrivare al colle di Chardoney si percorre ciò che resta di vecchie morene, uno smaronamento unico che dura più di un'ora. Si viene ripagati della fatica dal notevole panorama che si osserva una volta arrivati al colle: dietro di noi la ovest del Gran Paradiso, a sinistra il Grand Combin e guardando il ghiacciaio di Epicoun spicca la nostra cima.





Dopo aver attraversato il ghiacciaio (ottime condizioni, tutto chiuso) ci infiliamo nella parte rocciosa della salita dove perdiamo contatto con G&G.
Finita la roccia incominciano pendii nevosi sui 40° che conducono alle roccette sotto la cima.


In cresta stanno girando l'ultimo episodio di Indiana Jones: "Indiana Jones e la montagna maledetta".


Contrasti


Cima!


Dove siamo noi sempre elicotteri...


Arrivano anche G&G


Dalla cima si può ammirare la lingua del ghiacciaio di non mi ricordo come si chiama. Uno fra i più lunghi della zona.


Possiamo quindi iniziare la discesa che si svolge sul versante opposto con una prima parte di cresta fino al Noeud della Rayette da cui si scende a sinistra per un infinito vallone percorrendo quel che resta del ghiacciaio di Chardoney.



Dopo un paio d'ore di ineguagliabile smaronamento arriviamo finalmente agli alpeggi di Barrier che in salita si possono evitare accorciando di quasi 1 h l'ascesa al rifugio.

Il vitello si ribella all'ordine della stalla



A questo non fa piacere venir fotografato


Chiacchierando del più e del meno con un valligiano ci ritroviamo gambe sotto un tavolo con una grapppa in mano offertaci dal gentile Amato, persona molto ospitale.



Amato non si limita a dissetarci ma ci scrocca anche un passaggio in macchina da un suo amico che parla solo in dialetto. Accettiamo di buon grado e torniamo in breve al punto di partenza dopo esattamente 24 h

Strano modo per bere da una fontana


Giro per amatori del genere: buoni dislivelli e nessuno in giro. Questa punta viene snobbata a favore del ben più noto Mont Gelè.
L'ascensione è completa poichè presenta tratti su ripidi pendii ghiacciati, progressione sul III grado e discesa non banale su cresta (possibilità di fare due doppie; ancoraggi ben visibili).
Il panorama sui 4000 del vallese da una parte, e sul Cervino e Monte Rosa dall'altra è impareggiabile.

Vi assicuro che merita una visita.

4 commenti:

Vecchioleone ha detto...

Ti faccio ridere eh?! Il lenzuolino da principino era x l'eventualità che ti abbandonassi e dormissi in rifugio, e visto il freddo al naso durante la notte ho potuto metterlo sotto senza prendere il colera con le coperte del 1915...
Mentre il cappellaccio....invidia eh!?

Vecchioleone ha detto...

L'elicottero era per le riprese aeree del film...

Orzo Bimbo ha detto...

Bel giro !
E come mi manca quella cosa bianca.....
Devo cercare un rimedio ....
Ma presto ve lo svelero'....
Bravi e buone Vacanze !

Vecchioleone ha detto...

occhio che tra la valtellina e la svizzera ci sono i cani antidroga!!!!