Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

24 nov 2009

Via Anniversario...Finalmente

Con l’anticipazione della stagione sci-alpinistica del fine settimana scorso, temevo che la parete del Medale mi fosse scappata anche per quest’anno. Invece riesco a combinare con Simone.

Parete del Medale, Via Anniversario. La via d’accesso alle grandi della parete. Per chi non conoscesse la parete (prima si vergogni poi vada a comperarsi la guida del Pesci), 400 metri di calcare perfettamente verticali dove grandi nomi dell’alpinismo (Cassin, Gogna, Bonatti...) hanno tracciato vie di difficoltà che non mi sono ancora permesse.



Sarà che in passato questa via ci ha già respinto, sarà il grado elevato, sarà che la parete del Medale oggi era particolarmente tetra, sta di fatto che ero agitato, ma avevo una gran voglia di salirla, infatti non ho discusso neanche sull’orario di partenza anche se già mi aspettavo una permanenza in macchina aspettando l’alba. Poco male, almeno siamo i primi ad attaccare, 7.37 passavo la corda nel primo rinvio.

I primi 6 tiri passano veloci, erano quelli già saliti in passato. Poi, arriva il 7° tiro, quello da cui avevamo deciso di buttare le doppie....Questa volta no, anche se gli spit della Saronno ’87 confondono abbastanza, riusciamo a trovare l’itinerario giusto e arrivano una serie di diedri veramente duri ma ben protetti.



Difficoltà continue di VII- dove non mi faccio problemi a tirare chiodi, peccato che i passaggi obbligati ci sono e sono difficili. Dopo questo segue un altro tiro duro ma interessante, atletico e molto poco fisico, se non per l’uscita da uno strapiombino che richiede un po’ di forza (o per farlo in libera o per tirare i cordini). Poi con tiri di V discontinui si raggiunge l’ultima sosta della Saronno ’87, da cui con un’ultima lunghezza un po’ duretta si arriva in cresta.

Completiamo la giornata con la salita in cima, per poi scendere dal versante opposto e concludere con un bel giro ad anello la nostra giornata.

x una salita: consiglio qualche friends medio piccolo, comunque non indispensabili. Sul 6° tiro segnalo che un fittone è inutilizzabile, proprio quello che protegge il passaggio sotto la sosta valutato di VI; ci si può spostare a dx (occhio alla roccia non sempre sana) dove c’è un chiodo nascosto in una nicchia, difficoltà di poco più basse.


Chissà se qualcuno metterà sul blog qualche foto dei tempi che furono..

1 commento:

Orzo Bimbo ha detto...

Bravi Bocia...incominciate ad avere un po' di esperienza...vedete che per tirare non bisogna andare fino a Finale !