Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

31 gen 2011

Canalone Ovest del Grignone

La montagna è quella cosa capace di metterti a nudo, ridimensionarti e farti capire quanto tu sia piccolo, è una maestra dura, ma è anche capace di stregarti , e drogarti di lei .
Oooh che parole pesanti, è vero,ma è il succo della giornata di ieri è proprio questo.
Ma andiamo per ordine; questa volta non all’ ultimo come accade spesso decidiamo la meta, per sta domenica è il canalone ovest del Grignone.
Scarichiamo relazioni e foto, guardiamo i tempi di percorrenza, insomma organiziamo proprio bene il tutto.
Anzi , come vedrete dai prossimi report, ognuno è venuto su da una parte diversa chi dal Pialleral e chi dalla Piancaformia , si fa’pure una scommessa; l’ ultimo che arriva paga da bere a tutti.
Ma dato che non siamo mai contenti vogliamo rendere ancora piuremunerativa la gita , quindi perché non portarci su gli sci e poi fare anche la discesa diretta la rifugio ….
Visto che tanto per le 11 saremo su, è inutile star li ad aspettare gli altri…Cosi pensavamo, ma le cose non sono proprio andate come noi speravamo….
La giornata inizia subito bene , riesco a bloccare la orzomobile nella neve al parcheggio del Cainallo.
Si perché noi siamo superiori agli altri, abbiamo un 4x4 e chi ci ferma piu’, un dubbio mi era venuto quando ho visto delle fiat panda 4x4 ferme prime dell’ ultimo tornante, ma come detto prima,noi siamo in una botte di ferro…
E infatti piano piano arriviamo al parcheggio, e che c’è voluto ma al momento di fare inversione andiamo un po’ troppo sulla neve fresca e tombola le ruote girano a vuoto, va be mettiamo il 4x4 , niente,le ridotte …niente…Porca Vacca siamo bloccati !
Be dai montiamo le catene … Si bell’ idea peccato che la neve arriva fino al mozzo….
Tira fuori la pala, spala e alla fine ne usciamo, sudati, e con il primo insegnamento; meglio fare 5 min. i strada in piu’ che perdere piu’ di mezzora per tirare fuori la macchina.
La salita alla Bietti procede abbastanza bene, in qualche punto decidiamo di provare a mettere gli sci , ma a piedi si procede piu' facilmente, e intanto ci chiediamo, chissà perché nessuno ha avuto la nostra idea degli sci….Ma incominciamo a capirlo, il peso dello zaino si sentire e altre persone ci passano davanti piuspeditamente, sembriamo il condottiero di “Missing” con la sua armatura appesa alla schiena…
Passata la Bietti sappiamo che dobbiamo cercare il nostro canale , delle belle tracce poco dopo sparano su , ma noi abbiamo le foto relazioni, e tanto orgoglio , no quello non è l’ attacco giusto e piu’ in la dietro a quel costone.( Dopo capiamo che con quelle tracce si evita il tratto difficile )
E infatti lo raggiungiamo ci prepariamo e via , se lo chiamano canale è perchè tutto quello che cade finisce li dentro, altre cordate piu’ su alimentano il flusso di neve e ghiaccio che scende e dobbiamo stare attenti a non farci colpire da questi proiettili.
Cerchiamo di stare attaccati alla parete rocciosa su un lato, cosi da essere protetti ma i pezzi che arrivano rimbalzano e ci martellano lo stesso.
Arriviamo finalmente alla goulottina che viene classificata di I- II grado, passarla con il ghiaccio è un po’ piu’ complicato , il ghiaccio è sottile e salire verticalmente risulta pericoloso, optiamo per traversare a destra , anche il traverso risulta ostico, lo spessore di ghiaccio è di 5- 10 cm mettere un chiodo per proteggerlo è difficile ma ci tento.
Per 2 volte sento il chiodo toccare le rocce sottostanti, devo ritentare ma per far prima tolgo un guanto cosi lavoro meglio , lo appoggio davanti agli occhi su una piccola sporgenza, mentre traffico con sta vite sento i polpacci indurirsi , devo allentare la tensione guardo sotto e vedo il vuoto….Calmo hai i ramponi in presa e una picca ben conficcata non puo’ succedere nulla rilassati…
Ma ecco sentire un sibilo e un pezzo di ghiaccio che arriva , mi cade davanti ed esplode quando riapro gli occhi guardo davanti a me e il guanto non c’è piu’, in compesso delle schegge hanno preso la mano e ora sanguina…
"Sei un pirla!" mi dico, quante volte lo hai detto agli altri …E ora che fai , vaffanculo il guanto, vaffanculo il chiodo, e pure la mano, senza guanto parto e finisco il tiro senza piu’ mettere dentro niente .
Riesco a fare una sosta su picche e aspetto Andrea, mi raggiunge e si ferma sopra alcuni metri in una zona un po’ meno ripida.
Devo prendere i guanti di riserva, ma questa operazione sul verticale risulta abbastanza complicata, ma con la calma si riesce a fare tutto.
Sento finalmente il caldo tornare nella mano , dai non è finita, non siamo neanche a meta’ e va quanto tempo abbiamo gia’ perso…
Ora dobbiamo pero’ ritornare nel canale e quindi altro traverso a sinistra.
Se sotto c’era il ghiaccio qua la neve è piu’ morbida, ma questo non è un pregio infatti bisogna fare delle belle impronte per far si che il manto nevoso tenga, arrivo finalmente a delle rocce ma sono marce , pareva se andasse bene una…
Guardo Andrea dall’ altra parte siamo entrambi tesi, la testa è la cosa piu importante in certe circostanze .
Viti da ghiaccio non servono con questa neve non farebbero presa , ma vedo attaccato al imbrago un chiodo da roccia , in un punto abbastanza solido trovo una fessura, e lo pianto il rumore diventa sempre piu’acuto la roccia non si apre , tiene !
Basta un chiodo come protezione che ritorna la serenita’, continuo fino a rientrare nel canale , Ormai il passo chiave è stato superato, qua i ramponi prendono bene e le picche pure , non ci resta che seguire il verticalita’.
Ormai vediamo pure i nostri amici, che hanno finito la Piancaformia, mancano 100 metri alla fine,
Andrea si slega e mi supera , io faccio qualche foto e mi godo questo momento ora sono solo, sento la tensione che si allenta e mi viene addosso una strana stanchezza , ma non è finita ne manca ancora per uscire.
Cerco le forze dentro di me, Andrea è ormai arrivato , maledico il peso dello zaino e l’idea degli sci, ma alla fine eccomi alla ringhiera la scavalco e solo allora capisco che è finita.
O meglio adesso viene il bello, tutti sono gia’ arrivati e oltre a sfotterci perchè siamo arrivati ultimi, ci tocca pure pagare da bere !

Dopo aver tirato fuori la macchina dalla neve ci avviamo verso la Bietti.
Classica foto alla porta di Prada.
Come si vede la neve non è sufficente per usare gli sci.
Sopra la testa di Andrea il canale.
Andrea sta' sul lato vicino alle rocce per evitare di essere preso dalla roba che cade dall'alto.
Notate nel centro del canale che solco creato.
Eccoci alla goulottina.
Dalla sosta sulle picche, ecco arrivare il Presidente.
Finalmente rieccoci nel canale.
Andrea è gia' arrivato.
Un ultimo sguardo verso il canale fatto.
Finalmente scavalco la ringhiera.
Alessandra è arrivata su da sola dal Pialleral, merita una foto con la bandiera.

Bella figura, ma soprattutto che insegnamento, mai sottovalutare le cose, mai fare gli sborroni , ma soprattutto mai perdere la testa.
Una persona normale venderebbe il tutto e si darebbe alla pesca….Ma noi non siamo normali…Approposito che si fa’ domenica ?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

BRAVISSIMI e sopratutto sono d'accordo con te mai sottovalutare le cose io non mi sono fatto problemi a chiedere una sicura in un punto della piancaformia visto che avevamo corda ecc ecc se diventero' piu' bravo mi devi portare a fare il canale naturalmente io gli sci li lascio a casa ciao a tutti fausto

Andrea ha detto...

Fausto! Vogliamo le vostre foto! Piaciuta la Piancaformia??

nesquik ha detto...

azz che avventura...aperto una nuova via??

Ovomaltina ha detto...

Riky, grazie per la foto con bandiera, ci tenevo davvero!

Andrea ha detto...

Ma che nuova via! Se non si salta l'inizio come hanno fatto sette persone davanti a noi, il canalone ovest presenta questo saltino che è divertende per i manici del ghiaccio, impegnativo per le schiappe come me! Comunque ottimamente protetto e, viste le attuali condizioni, perfettamente proteggibile con viti. L'unica cosa è il traverso verso dx che presenta poco ghiaccio. Volendo si può tirare dritti con qualche metro di misto (e chiodo già in loco ben visibile)

Vecchioleone ha detto...

bella li ragazzi, bravi. Se non scalda la prossima settimana ci provo pure io che anche questo intinerario è da anni che lo rimando.
Per voi scialpinisti provetti suggerisco la zona delle alpi marittime che sono ben innevate, qui da noi pare agli sgoccioli....

Annina ha detto...

Bravi davvero, altro che schiappa bello mio! siete stati davvero bravi! Ricky non ti abbattere...avete fatto una bella salita, l'avete resa ancora più difficile con il peso degli sci che vi impicciavano...siete dei grandi questa è la verità!

Orzo Bimbo ha detto...

Ale ocio alle condizioni.
Guarda la differenza tra quella fatta settimana scorsa qui :
http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=9768&postdays=0&postorder=asc&start=30
e quella fatta da noi.
Il ghiaccio è peggiorato.
Comunque forse perchè come giustamente dice Andrea, noi siamo due pippe , ma farlo da solo, col c...o che lo farei.

Vecchioleone ha detto...

Ma una domanda mi sorge spontanea visto tutto questo assalto al Grignone: ma Simo?! Dov'era domenica? Tutti lo pensavamo nel canale con voi!!!!

Orzo Bimbo ha detto...

Simone non è mica una schiappa come me'.
Se c'era lui lo faceva tutto slegato, e in meta' tempo.
Vai su on- ice e trovi dove è andato, ma se aspetti un po' mi sa che pubblica anche qua.