Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

9 gen 2011

Val Budria 06/01 - La MinchiaGGGGGita

Da un racconto di Corvonero

"Vigilia della befana, brutto tempo all'orizzonte, chessifà ? il grigna ha le paturnie, il kikko problemi al collo . chiamo il catena e mi propone con orzo e nesquik la val tartano.ok
l'indomani a morbegno siamo in 6, si aggiungono jena, e un ringalluzzito mau in libera uscita.
risaliamo la carrozzabile in direzione val corta . lasciate le macchine capogita malasortenera si piazza al comando del gruppo e qui incomincia la minchiaggggita del secolo.
si risale con dolce falsopiano tutta la val corta, al bivio con la val di lemma e la val budria , malasortenera ci indirizza in quest'ultima.un'interminabile vallata stretta che emana uscuri presagi. imperterrito il capogita prosegue con passo sicuro . una volta aperta la visuale sulla valle , a noi che seguiamo da dietro ci sorge un dubbio... ( ma questa è una trappola x topi,) una valle chiusa da una testata con colate e canali irti e ghiacciati.... bho, ci guardiamo perplessi , ma dove ci stà portando la malasortenera ?????. giunti alla testata il nostro capogita toglie dallo zaino uno strano libro, e comincia a consultarlo..... di là si và, e ci indica un ripido pendio svalangato con sopra una decina di cm neve polverosa e il seguente sentiero che s'intravvede più in alto . ora passiamo in testa al gruppo orzo e io, optiamo per la risalita con continue inversioni, il mao e jena tolti gli sci salgono dritti sotto un risalto roccioso, nesquik ci segue a debita distanza e malasorte resta dietro e osserva le nostre peripezie...riusciamo chi in un modo o nell'altro a guadagnare qualche centinaio di metri di quota, giusto il modo x prendere un a traccia di sentiero che taglia a meta la ripida parete rocciosa e ghiacciata. ora proseguendo con prudenza giungiamo nei pressi di un canale che da sotto non si vedeva, al cui interno si intravedono lingue di ghiaccio sotto un leggero strato di neve, impossibile proseguire senza ramponi e picca.... abbandoniamo il proseguo della gita e facciamo a ritroso la parte infida. la discesa a valle si rivelerà un ecatombe di infortuni e incidenti. dapprima il mao che cade in un dirupo, jena su un dosso quasi si rompe un ginocchio, orzo affrontando una gobba ripida incespica con gli sci e ruzzola in avanti cappottandosi più volte, io lungo la stradina che ci porterà alle macchine scivolo su una lastra di ghiaccio e vado per le terre .... giotto pure lui stremato ha le zampine sanguinanti, tutti questi incidenti accadono uno dietro l'altro e sempre con la sagoma della malasortenera nelle vicinanze.
l'unico che riesce a non essere colpito è nesquik che per un soffio riesce ad arrivare alle macchine sano e salvo dall'ormai manifesto gnomo della morte....
ed ora le immagine di questa pazzesca e tragica giornata in val tartano
l'inizio


la lunga valle cieca


studia gli ultimi dettagli prima di metterci in trappola


rimanendo nelle retrovie ci esorta a proseguire sull'istabile pendio

l'infido traverso


all'improvviso si ferma mentre noi proseguiamo verso il canale ghiacciato


che presto raggiungiamo e subito ci rendiamo conto della sua pericolosità



e facciamo dietrofront, mentre malasorte finge l'indifferenza


andato a monte il piano malefico ora ne studia uno successivo che avrà i suoi effetti


in una nebbiosa e scura giornata lui nasconde sotto occhiali scuri lo sguardo malefico della morte



ed ecco la sua prima vittima, il mao cade lungo un costone mentre viene spiato dalla malasorte



jena si rompe un ginocchio su un piccolo dosso di attraversamento


orzo bimbo si cappotta più volte fino a lambire il greto del torrente gelido



il povero giotto ha le zampe sanguinanti per il ghiaccio tagliente



l'unico sopravvissuto è nesquik, che ha corso a più non posso e per un soffio è riuscito a mettersi in salvo


che dire di questa mesta giornata ... se non un ricordo dei compagni di sventura, caduti nel perfido piano della MALAMORTENERAAAAAAAAAAAA.........
E RIPOSARONO SULLE SOFFICI POLVERI DELLA VALBUDRIAAAAAAAAAAAAAA"

2 commenti:

Orzo Bimbo ha detto...

Non tutte le ciambelle escono con il buco ... quando si va in posti dimenticati dal mondo possono succedere tali avventure... ma volete mettere la soddisfazione !
Comunque se si va piu' attrezzati lo scoglio lo si supera ....Quindi a presto !

Andrea ha detto...

Viste le mie ultime sciate...strano che non ci fossi!