Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

15 mar 2010

Pizzo Redorta 3039m

La giornata oggi è iniziata presto: alle 6.05 sci ai piedi partiamo dalla centrale di Vedello 1032m. Oltrepassiamo il paesino di Agneda 1228m, poi un lungo piano e siamo sotto la diga di Scais 1494m che raggiugiamo per il sentiro estivo nel bosco. Costeggiamo il lago sulla sinistra fino ad un ripido bosco oltr il quale si trova la baita Caronno 1612m

Passiamo su un ponticello carico di neve e ci portiamo in un rado bosco di larici dominato dal Pizzo Brunone

Il freddo è intenso ma una traccia orobica ci scalda per bene

Con un breve traverso entriamo nella Vedretta di Porola.

Dalla Baita Caronno fino a qui abbiamo dovuto tracciare seguendo una sbiadita traccia. Ora però incrociamo la traccia di sei scialpinisti che sono partiti dal Rif. Mambretti.
L'ambiente è davvero selvaggio. Attorno a noi canali, pareti e creste ci accompagnano nella salita facendoci dimenticare la fatica.
Intanto è arrivato anche il sole


Voltandoci salutiamo il Pizzo di Rodes

Deviamo verso destra ci portiamo sulla Vedretta di Scais. I sei che ci precedevano stanno già scendendo in neve spaziale. Sulla destra si intravede il canalino di salita mentra a sinistra la cresta dove passa la via estiva

Più ci alziamo più il panorama è emozionante, qui il Pizzo del Diavolo di Tenda con il Diavolino

Ecco il canalino

Quelli che ci precedevano hanno raggiunto la bocchetta della cresta senza salire in cima. Noi seguiamo la loro traccia, tanto (dice ilCatena), la cresta è facile...peccato che gli accumuli nevosi ci fanno fare una bella ravanata specie all'inizio

Sopra la cresta si fa ripida ed affilata, la neve però è piuttosto dura e riesco a procedere spedito. IlCatena invece fatica, dopo una settima di lavoro con due pseudo-cinesi lo capisco!!
Raggiungo l'anticima, da qui bisognerebbe scendere per arrivare all'intaglio dove sbuca il canalino ma ci sono cornici vertiginose. L'unica è aggirare l'anticima e traversare sulla ripida parete per ricongiungermi alla parte finale del canale.


IlCatena rinuncia alla vetta e inizia a scendere per il canalino. Io proseguo
Giro di foto dalla vetta


Ora inizia la discesa, le gambe non proprio fresche ma la neve è bellissima


Peccato doversene andare da un posto così


Mario ma dove c...o sei finito!??!?


Gitone da ricordare...prossimo giro in orobbbia canalone del Druet

5 commenti:

Andrea ha detto...

peccato per il Catena! Vabè dai, sarà per la prossima.

No, no, la diretta l'ho lasciata a quelli forti. Faceva caldino e la neve era un po' cotta, volevo evitare di rotolare e seppellirmi vivo :). Cmq il muro non è niente di che con le condizioni attuali, tremevo peggio!

Oscar ha detto...

Veramente complimenti,ma stai attento che qualche volta ti spezzo le gambette!(che invidia!)

Orzo Bimbo ha detto...

Bravo Simone !
Peccato per Mario, ma uno o se la sente o è meglio cosi.
Quando con Natale abbiamo fatto, la cresta finale, me la ricordo che non è per niente banale.
Complimenti ancora a tutti e due.

Oscar, va che prima di spaccare le gambe, leggi il dislivello che hanno fatto....Chi non ha un buon allenamento col piffero che c'è la fa', quindi allenati !!!

Oscar ha detto...

----Oscar, va che prima di spaccare le gambe, leggi il dislivello che hanno fatto....Chi non ha un buon allenamento col piffero che c'è la fa', quindi allenati !!!----

Ovviamente scherzavo,ma hai voglia ad allenarmi,non arriverò mai a quei livelli!

Orzo Bimbo ha detto...

Mai dire mai !!!!