Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

19 ott 2009

Kundalini

Era un po' che ci pensavamo a questa via : " Il risveglio di kundalini ", ma le sue difficolta' e la fama dell' arrampicata in Val di Mello, erano troppo per noi, fino ad oggi.
In questa valle non ci sono spit e quasi tutte le protezioni sono da mettere al momento e poi togliere dopo esserci passati, in modo da lasciare la parete come la si è trovata.
Cosi sabato decidiamo di provare, partiamo non troppo presto perchè in questo periodo fa un po' freddino.
Mentre andiamo verso l'attacco della via una spruzzatina di neve ci da il benvenuto, iniziamo bene...
Attarversiamo la frana che quest'estate e scesa giu', pensiamo cavolo che peccato .....

Ma come spesso accade in natura non tutto viene per nuocere, infatti questo è il nuovo laghetto che si è creato.
Arriviamo cosi all'attaco, qua iniziano le discussioni su dove si attacchi la via, io mi ricordavo di averla iniziata piu' in su ma i due bocia mi fanno vedere che le loro relazioni non sbagliano e la partenza e qua .....

Cosi si parte con una bella variante, visto che tutte le altre cordate partono da dove dicevo io.
Comunque ora non si puo' piu' sbagliare e quindi qui Andrea affronta il primo mitico passaggio l'ala di pipistrello.

Le mani avrebbero preferito una bella vietta in riva al mare, ma i loro padroni sono cocciuti,anche se devono scaldarsele ripetutamente continuano.

E arrivano al tiro della serpe fuggente 40 mt di fessura...spettacolo !

Andrea sa che il tiro è lungo e decide di razionare bene i suoi frend, mica da arrivare piu' in su senza niente da sistemare....Grande

Finita la serpe eccoci al diedrone, qua di frend ne metti uno all'inizio e poi spera di arrivare su !

Questo è il tiro piu' duro, andare a prendere l'arcata.

Il tiro sotto l'arco è stupendo mani in opposizione ai piedi e via, un passo per volta.

La fine di questo tiro finisce su una sosta del c...o !
Un chiodo esce abbastanza facimente quindi vediamo di sistemarla con qualche natz, ma le possibilita non sono un granchè.
Se ci fosse stato il martello un altro chiodo lo avremmo di sicuro piantato.
Non si parla di chiodare la via ma di proteggere una sosta, l'arrampicata non deve essere una rulette russa come dice Andrea, se uno cade e salta la sosta ...be meglio non pensarci.
Quindi per chi la volesse ripetere...Ocio.
Anche perche' il tiro che segue sono un bel 30 metri di aderenza.
Simone volge le spalle al tiro sotto l'arcata, a rivederlo da questa posizione fa capire quanto sia bella questa via.

I tiri che seguono sono un susseguirsi di placche tetti e lame un condensato di cosa puo' offrire il granito.
Il penultimo tiro offre un passaggino delicato che vuoi per la stanchezza o per la visione del sottostante abisso, ci fa' un po' tribulare, ma Andrea riesce ugualmente a passare.

E anche l' ultimo tiro parte in aderenza pura per poi attraversare sotto l'ultimo tetto.
Intanto una spolveratina di neve si fa' vedere sulle cime .

La gioia alla fine della via è tanta ,ognuno la esteriora come vuole ,per me è un altro sogno che si realizza, dopo la ritirata fatta ben 20 anni fa', o forse di piu'.
E chi lo avrebbe mai detto che alla fine sarei riuscito a farla.
Ma bello deve ancora venire dopo aver scalato Andrea scivola sul sentiero e si sbuccia tutto un dito...Be menomale che nel gruppo c'è Chandy Chandy, l'infermierina.

E dopo le cure del caso è quasi come nuovo...quasi.
Il caso vuole che su 10 dita, l'indice sbucciato...Ora per almeno 10 giorni bisogna tenerlo in questa posizione.

Non ci resta che scendere in un fantastico sentiero.

Attraversando torrenti e luoghi selvaggi.


Fino ad arrivare ai prati sottostanti, dove ci si ferma a contemplare la bellezza del posto e della via appena fatta.

Be ora no mi resta che congratularmi con Andrea e Simone, 20 anni meno di me, una vita di arrampicate davanti. Se riesco continuero' a stargli legato assieme, anche perche' se no chi fa' le foto (Simone non fotografa mai persone solo preie e neve)e vi racconta le loro imprese ?
Schizzo della via.

6 commenti:

Andrea ha detto...

Caduto sul sentiero? Non sapevo che ora si dicesse così! ;)

Grande via, grande giornata, grandi compagni.

w i polpacci di Simone, mi sono sentito come Cassin sulla Wolker...

Non ancora pronto per sognare in grandissimo, in grande sì però...Chi ha orecchi per intendere intenda...

elena ha detto...

Che bella via...eccezionale e tosta, come i suoi salitori!! Allora, vista la voglia che fate venire, io prima vedo di fare conoscenza con il granito..poi prendo in parola chi mi ha detto: "la val di Mello è splendida, fenomenale, un giorno ti ci porterò". Non vedo l'ora!!
Bravi a tutti e tre, complimenti al cronista, e Andre, occhio a non alzare la mano invano!!

nesquik ha detto...

w i natz!!

ivana ha detto...

ciao a tutti ragazzi...
Andre, il dito è tornato a posto???
E tu richy come stai?
Speravo di incontrarti alla festa del cai ma eri occupato con la tua famigliola!!!
Per fortuna che c'eri tu per il dito di andre...complimenti per la fasciatura!!!!
Un bacio a tutti!!!

Andrea ha detto...

Sembra come nuovo, domani lo collaudo...un bacino

Orzo Bimbo ha detto...

Ciao Ivana.

Da una quasi Dottoressa è bello sentirsi dire che ho fatto un bel lavoro al diti di Andre.
Sai andando in giro con due caproni non è che abbondino i complimenti...

Riguardo al mancato incontro.... figurati a me se non è dispiaciuto... un altro giro sulla canna della bici.... quasta volta ti portavo a Vimercate .....
Ciao bella e mi raccomando io segno il bacio... alla prima occasione!