Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

28 dic 2024

Pointe de Falinier e Fontana Freida

 Vista la relazione che dava 60 cm di neve e copertura su tutto il percorso avevamo intenzione di andare a fare il Mont Roisetta. 
Ma arrivati al paesino di Cheneil ci accorgiamo che il vento ha tolto tutta a neve.
Decidiamo quindi di provare ad arrivare agli impianti di Chamois.

Ma mentre saliamo notiamo alla nostra sinistra una bella punta...
Il Falinier.

Basta uno occhiata e con marco decidiamo di provare a salirla.
Al colletto lasciamo gli sci anch perchè in cresta non c'è piu' neve.

Ognuno con il suo passo si sale, prima per prati.

Poi per facili roccette


Fino alla cima.

Rimessi gli sci ci spostiamo verso la chiesetta.


E poi da li, sci in spalla ,saliamo sull' altra cima la punta Fontana Freida

E finalmente troviamo un pendio che è stato risparmiato dal vento.
E 4 curve riusciamo a farle.

Di sicuro torneremo per fare il Roisetta, ma bisogna aspettare tempi migliori.





22 dic 2024

Sasso del Morto - Monte Cusna

 Il Monte Cusna è la montagna piu' alta dell' Emilia Romagna.
Gia' all' uscita dell' autostrada, la sua mole appare imponente. 
Tanto che in passato veniva chiamato il gigante dormiente
Lasciato Reggio Emilia la strada entra negli appennini, 
Si arriva a contemplare Bismantova e i ricordi di tante scalate sulle sue pareti
L' ultimo pezzo di strada che ci conduce a Febbio sembra uscire dal film di le "Cronache di Narnia"
Lasciamo la macchina nell' ampio parcheggio.
Si parte costeggiando le piste.
E un ambiente fatato ...
Che ci fà eseguire qualche deviazione...
Ognuna ha il suo perchè.

Il gruppetto dei velocisti però seguendo la bella traccia salta la deviazione verso il Cusna,
quando riusciamo a compattarci siamo troppo in alto per rimediare e decidiamo di proseguire il piu' possibile a destra.
Ci troviamo cosi a salire su una cresta
Dove serve una bella capacità nello svoltare in poco spazio.
Arriviamo cosi alla fine degli impianti 
Da dove si scorge...
Il Mare !!!
Che spettacolo !!!
Qua i gruppi si dividono Simone e Gaia vanno a fare il Monte la Piella

Noi invece andiamo verso il Sasso del Morto
Passiamo quindi sotto le rocce su neve ghiacciata
E poi per facili roccette raggiungiamo la cima

Basta un occhiata a Marco per capire che non è finita... 
Il Cusna ci chiama.
Luca, Vale ed Elisabetta non avendo i ramponi decidono di scendere.
Matteo viene con noi e dopo una sciata sul versante opposto si ripella per risalire
e quando le pendenze e il ghiaccio rendono impossibile l' uso degli sci mettiamo i ramponi.
Per raggiungere la normale di salita prendiamo una deviazione bella ripida
Che ci fa' guadagnare la cresta finale

E da cui...
La cima !

Davanti a noi tutta la catena delle Apuane.
Ed ora giu' su una neve fantastica !!!
Come fantastica è la merenda fatta col gnocco fritto e il Lambrusco.
Questa invece la nostra traccia
E questo invece il nostro Buone Feste !!!

2 dic 2024

Monte Méabè

 Scegliere una uscita vuol dire guardare le webcam vedere i posti e soprattutto trovare qualcosa di nuovo...

E il "nuovo" spesso è un incertezza.

Ma, se hai con te persone solari e disposte a tutto, si puo' fare...

Arrivati alla partenza , un prato verde ci da il benvenuto, capisco che ho cannato.

Nel venire però , abbiamo viso che a nord la neve su dei prati non si erano ancora sciolta...

Decidiamo per non andare subito in trattoria , anche perchè è presto e di provare a salirli.

Da notare il mio stato ... Ma dove c...o li ho portati.


Mentre saliamo le cose sembrano non essere cosi male .
Tant'è che Marcolino eclissa il sole.
Si sale ridendo, anche perchè se no si piangerebbe.
Piu' in su l' innevamento sembra migliore.

E quando capisci che la giornata puo' continuare ti butti giù a uovo.
A Chatelar ci si ricompatta.
E carta alla mano ormai, fuori da qualsiasi itinerario decidiamo come proseguire...
Alla fine il gatto e la volpe sogghignano ...
Anche se qualcuno da dietro ha delle obbiezioni si va.
Seguendo una mulattiera...
Si arriva al laghetto di Damon...
Visto che le trote non abboccano si continua a salire...
Dovevamo arrivare fino alla fine degli impianti , 
poi incontrando uno scialpinista locale ci da una idea malsana...
E soprattutto non consigliata...
Ma vuoi che noi non andiamo a vedere...
Lasciati gli sci, ora si sale a piedi sprofondando fino all ginocchio.
Con Marco ci diamo il cambio a tracciare...
E scegliere dove salire.
La Vale ci segue e ci dice ... "vi aspetto qui ?"
"Ma no dai è quasi finita...."
Si va su dritto per dritto, e anche rimontare l' erba non è facile.
Mentre Marco con una marcia in piu' è quasi in cima...
Prendo fiato e mi giro a vedere Vale....
E vedo passargli accanto un aquila, vicinissima...
Qua si vede meglio.
Affrontiamo l' ultimo tratto di cresta

Ed ecco la cima con panorama mozzafiato , il Cervino e tutti i 4000 del Rosa.
Che compagni !!!

Ed ora si scende cecando di non farlo troppo velocemente.
Che dire, uscita tirata fuori con fortuna e con determinazione,
Ma soprattutto ci siamo divertiti, come quando finisci in una vasca da bagno !

Questa è la nostra traccia, da non consigliare a prossime uscite.