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31 gen 2011

30-01-2011 Pialeral-Brioschi (in solitaria)

Finalmente il mio primo report dopo tante volte che leggevo con una punta di invidia quelli degli altri... Invidia positiva, si intende, perchè vedere qualcuno che fa ciò che desideri anche tu ti sprona a pensare che è fattibile, a dispetto dei tuoi 40 anni, a dispetto che inizi tardi a frequentare la montagna perchè vieni " da una bellissima regione" ... E che palle! Quasi a volerti dire che per forza devi stare in spiaggia al caldo e basta, che non è roba per te, invece no. Qualcosa si smuove dentro, ma non posso pretendere che chi arrampica o scia divinamente possa pensare di starmi dietro. Così decido che è meglio arrampicare con un istruttore o fare piccoli itinerari in solitaria. Itinerari in solitaria, appunto questo per me è il terzo, tecnicamente meno preoccupante ma fisicamente il più faticoso. Mi faccio spiegare bene l'itinerario dal mio fido consigliere in materia di alpinismo (chissà come fa ad avere stampati a memoria tutti i percorsi, mah), quindi lascio la macchina nel parcheggio di Balisio vicino alla chiesetta in una strada sterrata e desolata (paura!). Comincio ad avviarmi.

L'inizio del percorso


Sola soletta in mezzo al bosco


Quasi al Pialeral


Inizia la neve, il percorso è ben tracciato, peccato per le nuvole basse


Simpatici incontri. Giotto dove sei?


Arrivo al bivacco, inizia il ghiaccio, meglio ramponarsi e meglio imparare a farlo bene! Magari un pò più velocemente...


Ma dov'è il rifugio? Sembra di camminare all'infinito senza mai arrivare... Le nuvole non aiutano di certo... Che percorso spaccagambe...


Dolce cresta


Alle 12,00 in punto eccomi alla croce, finalmente!


Arrivo al rifugio e l'unico che incontro è il Grigna che mi aggiorna sulla posizione degli altri. Io li aspetto, e quando arrivano ridente sbevazzata, foto con bandiera insieme al Presidente e poi si scende tutti assieme! 4 gentili cavalieri (Maurizio, Fausto, Oscar e Piero) mi accompagnano fino alla stradina sperduta dove l'unica auto rimasta era appunto la mia e si torna a casa. Bellissimo!
Beh, che dire, è stato bello alzare un pò il tiro e vedere che si potrebbe osare ancora di più, quindi aspetto che la fervida mente del caro Ale mi proponga altri itinerari gustosi come questo.
A presto

5 commenti:

  1. Brava, bravissima! Carattere e voglia di fare fatica, gli ingredienti giusti per andare lontano...Magari non più da sola, dopo un po' diventa palloso!

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  2. brava brava brava, mi associo al nostro presidente...

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  3. Hai carattere !
    Brava !!!
    Incominciare tardi non è un difetto.
    Tanti iniziano presto e poi vanno a prendere il sole sulla spiaggia.
    Tu hai fatto l'opposto, ma stai attenta la Montagna crea dipendenza, le sensazioni che provi non si possono spiegare con lo scritto, ma frequentandola, superare i propri limiti, crea dipendenza come una droga, e poi ti trovi come noi...
    L'unica cosa cerca la compagnia giusta , lascia perdere i pistola che salgono con gli sci in spalla!

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  4. No Riky,è proprio quando credi che vada tutto liscio che commetti gli errori! Io sono scivolata da seconda su una parete di quarto grado che sulla carta era fattibilissima per me...

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