Chi e perchè.

"Ci piace trascorrere il tempo libero all'aperto, in montagna o in ambiente naturale. Ci piace camminare, scalare, sciare, e osservare. Ci interessano tutti gli aspetti della natura, dell'ambiente e dell'ecologia. E' un'esperienza che non si ferma al ritorno in città, per questo la vogliamo raccontare."
.......................................Club Alpino Italiano - sez. Brugherio

29 apr 2013

Palestra di Roccia Campo dei Fiori

Ormai l' arrampicata sta' prendendo il sopravento allo sci e il gruppo aumenta di volta in volta.
Questa volta ci dirigiamo sopra Varese, dove Carola è di casa e ci ospita nella sua palestra.
 Notizie su internet c'è ne sono poche, peccato perché il posto merita.
Le vie sono belle appigliate ma strapiombanti.
 Il posto è caratteristico perché le vie partono da una cengia diventata camminamento durante la 1° guerra mondiale, essa infatti divide in due questo settore monotiri sopra e sotto vie a piu' tiri.
 Con 5 corde a turno si cambiava via, cosi tutti si sono ghisati bene gli avambracci
 La giornata è trascorsa serena, ci sono stati anche momenti di tranquillita', dove 4 chiacchiere e qualche battuta fanno degli scurbatt un gruppo di gente solare.
 In pomeriggio abbiamo cambiato settore e siamo andati in quello del "Fò"
 Anna si è subito trovata a sua agio con i paesani Renè e Salvo, attimi per vedere cordate calabresi...
 E per finire birretta , o non esiste solo l' arrampicata !
 Qua sotto una foto presa dal libretto del CAI di Varese  si vede la cengia-camminamento dove partono i tiri D .Sotto con la lettera G le vie di piu' tiri.
Con Fabio abbiamo iniziato G12 " Scaletta " ma a meta' ho seguito dei chiodi che la raddrizzano, questo è uno dei punti a sfavore del posto, vi sono tantissime cose da fare ma non sono segnalate come le due vie a spit viste da noi e riportate in verde.
So che hanno fatto una guida recentemente della zona ma non so se sia abbastanza dettagliata, se qualcuno ha delle informazioni le accetto sempre più che volentieri.
Per finire qua c'è il servizio fotografico che Carola ha fatto a Fabio :
 

22 apr 2013

Muzzerone la casa del sole

Partire da Brugherio sotto la pioggia e arrivare a Muzzerone sotto un bel sole non ha prezzo.
Ma vi assicuro che organizzare il tutto non è stato facile.
Trovare l' unico buco dove non avrebbe piovuto e stata dura, piu' facile invece è stato trovare 9 amici che mi hanno seguito fino qua.
Qualche perplessità magari l' hanno anche avuta, ma alla fine eccoci nel settore "la cava degli anelli".
Il paretone centrale era tutto occupato e questo angolino invece c'è lo siamo monopolizzato noi.
Tutte le 8 vie che vanno dal 4a al 6a+ sono state fatte da ognuno dei partecipanti quindi bravi tutti !
 Omar, Alessandra e Luca
 Viviana e l'otto , un mese non sapevi cos'era l' arrampicata e va oggi cosa fai...
 Diego, la soddisfazione in persona.
 Luca alle prese con la via piu' ostica, dietro Viviana in aderenza.
 Ovviamente le coppie si formano e si disfano ma queste due mi sa che le vedremo spesso assieme...
 Luca chiude l' altra via di 6a+ , mentre Viviana chiude il suo primo 5c
 La super determinata Alessandra alle prese con il muro liscio di 6 a+
 Qualcuno si gode il sole mentre riposa.
 Daniele esce dall' ombra anche lui oggi lanciatissimo.
 Miss Felicita'.
 E pensare che a casa piove....
 Dopo aver fatto tutte le vie del settore decidiamo di cambiare settore, ma nella zona del Paretone Centrale è tutto pieno, come pure sulla Parete delle Meraviglie, decidiamo di vedere com'è il Pilastro del Forte ma la zona è un po' impervia e non si presenta troppo bene a ospitare 10 persone
Quindi optiamo per andare alla Cajenna  passando per una traccia che entra nel forte...
Da qua inizia l' avventura....
 Attraversiamo reticolati e vecchi camminamenti ...
 Fino a guadagnare la sommita' del pilastro del Bunker.
 Trovare l' uscita da questo labirinto è un bel gioco e i bimbi si divertono...
 Prova di qua...
 Poi sul tetto...
 Passiamo nel poligono...
 Proviamo negli scantinati...
 Sembra che forse ci siamo....
 Ma alla fine per uscire dobbiamo calarci dalle mura.
E' stata veramente una piacevole giornata passata accanto a persone che hanno fatto subito gruppo allegre e simpatiche.
Anche nei momenti un po' piu' ostici non hanno perso il sorriso.
Grazie a tutti e alla prossima !
 
Qua il filmato della giornata:
 
Qua invece dove andare ad attingere le informazioni sul posto :
 

20 apr 2013

Punta Cadini, scivolo N

Non conoscevo il ghiacciaio dei forni in veste primaverile e devo dire che è proprio bello. Molti scialpinisti in giro e tutti gli itinerari tracciati: giovedì condizioni spettacolari.
Io e Simone ci siamo dati da fare sulla N della Punta Cadini che si trova(va) in ottime condizioni, zero ghiaccio e una simpatica traccia nuova di zecca che i sottoscritti si sono smazzati.
Discesa per la nord su pendenze iniziali di 50° e poi intorno ai 40°. Impegnativa ma veramente super!

Punta Cadini con lo scivolo N


A metà parete gli sci finiscono sul sacco


Oramai in prossimità della cima


Gran Zebrù e Ortles


Ancora un po' prestino per arrampicare in Brenta


Relax sul ghiacciaio aspettando un po' di remollo


Voltandosi appare la parete salita e scesa.





Alle 1115 sopra la seraccata la neve era marmo, sotto firn pazzesco. Ocio alle tempistiche se non si vuole fare una sciata nell'acqua!
Per la N sono assolutamente inutili due attrezzi quando è in queste condizioni. Noi non ci siamo portati manco la carda che è rimasta ad attenderci alla base della parete.




16 apr 2013

Rotondohütte - Leckipass - vetta secondaria del Stotzigen Firsten

Realp, inizio passo Furka, parcheggio. Obiettivo: baita Rotondohütte


Si sale per vallette e dossi


alcuni studiando la cartina


e seguono le indicazioni della “maestra”,

altri hanno la geografia della valle tanto impressa nella mente da usare la cartina per bavaglio della colazione...
Con uno sviluppo più significativo per distanza che per dislivello

con un tempo che ha dell’incredibile,
si arriva a destinazione
dove un gulash caldo ristora corpo e anima
Ormai la forza del gruppo è consolidata: dalla romantica condivisione di una zuppa, alla gioia di stare insieme
tra noi e con gli altri
Nel pomeriggio esercitazioni di gruppo e mitica cena tra pietanze al pepe, palloncini a forma di fiore e qualche bottiglia … di troppo!
La mattina dopo abbiamo visto l’alba
salendo al Leckipass (2892m)

Per la cima ci si leva gli sci
e si fa l’ultimo tratto a piedi.
Ecco la croce:

Quindi si scende per il ghiacciaio del Muttengletscher
 

La neve è talmente bella che c’è chi addirittura scaletta per guadagnarsi quei metri in più …

Sotto la bastionata del Muttenstock si ripella

e via, di nuovo su.
Come spiegarvi la giornata che è stata, tra caldo e sole?
Coi suoi pro
ed i suoi contro
Devo ammettere che il boato di una valanga lascia parecchio impressionati, cosa che non mi era mai capitato di udire.

La seconda cima della giornata è stata la vetta secondaria  del Stotzigen Firsten (2752m).
Ultima parte di cresta



ed eccoci in cima
a goderci il panorama
e a prenderci il sole

La discesa è lungo la dorsale che arriva direttamente a Realp

Erano appena le 11:30 (con l’ora legale) quando abbiamo cominciato la discesa, ma la neve era già bagnatissima, visto il caldo incredibile. Ma questo non ci ha impedito di arrivare al parcheggio comunque entusiasti della strepitosa gita



Questa, aimè, è stata la mia ultima avventura col corso SA1 della scuola Righini (CAI Milano): un’esperienza semplicemente indimenticabile!

Grazie ai miei compagni,
(Dany, Penna, Tom, Lui, Eu, Ste e Marc)   

Ed ai nostri istruttori che sono riusciti se è possibile, a dare un valore aggiunto ad un qualcosa già di per sé perfetto.

Grazie ad Astrid,

Mecki
Mirko


E naturalmente … Marcello!